sabato 10 gennaio 2009

VIA I SOLDATI ITALIANI DAGLI SCENARI DI GUERRA

Ancora una volta la morte di un “nostro” militare richiama l’ipocrisia e il melodramma dei media nazionali. Quotidianamente in Afghanistan muoiono centinaia di civili a causa di una guerra provocata dall’imperialismo occidentale,anche da quello italiano, e non piange nessuno. Se muore un occupante come un nostro carabiniere invece è la fine! È importante ribadire che non si tratta di “missioni di pace” ma di aggressioni militari verso paesi legittimamente sovrani con lo scopo di rapinarne le risorse energetiche o per interessi geopolitici. Le missioni umanitarie e la semplice distribuzione di acqua e cibo così com’è stato detto in questi giorni è inverosimile che si facciano con i carri armati e gli elicotteri mangusta (gli elicotteri d’attacco italiani).
La situazione sui fronti di guerra del resto volge al peggio. Le denunce di Peacereporter confermano non solo che le truppe italiane sono impegnate in combattimenti in Afghanistan ma che i soldati italiani si rendono responsabili di vittime anche tra i civili. Nei Balcani la partenza ormai prossima di un nuovo contingente militare italiano nel quadro della Missione Europea (che si aggiunge a quelli già presenti da nove anni sul terreno), andrà a tutelare militarmente la secessione del Kosovo così come richiesta dalla ridefinizione della mappa geopolitica della regione auspicata dagli USA e dalle potenze dell’Unione Europee. In Libano la situazione peggiora settimana dopo settimana e i militari della missione Eubam al valico di Rafah vengono pagati mentre “riposano e attendono” sulle spiagge di Askelon (Israele) invece che assicurare l’agibilità del valico alla popolazione palestinese.
I governi italiani hanno le mani grondanti di sangue, infatti anche il governo di falsa sinistra di Veltroni e Bertinotti ha agito in netta continuità con il precedente governo Berlusconi, sulla guerra, ad esempio abbiamo assistito ad un aumento del 24% per il finanziamento delle forze armate per basi militari e missioni militari all’estero. Appena caduto il governo, subito si è riunito il Consiglio dei ministri approvando il rifinanziamento delle missioni militari, ecco quali sono le preoccupazioni della sinistra al potere! Contemporaneamente si tagliano fondi per la spesa sociale, il risultato è davanti gli occhi di tutti: sempre più morti sul lavoro, malasanità e scuole che cadono a pezzi. Senza andare lontani la base americana di Sigonella qui in Sicilia è finanziata con milioni di euro dal governo e centinaia di migliaia di euro dalla regione Sicilia! Quando la nostra regione è piena di problemi come la disoccupazione e le infrastrutture.
Sicuramente non c’è da aspettarsi niente di buono dal futuro governo capeggiato da Veltroni o da Berlusconi o addirittura da un governo di grande coalizione.
A tutto questo è giusto ribellarsi e come giovani comunisti maoisti esprimiamo la nostra solidarietà alla resistenza dei popoli iracheno,afgano e palestinese e rinnoviamo il nostro sdegno verso la casta politica italiana che ingrassa sulle spalle dei lavoratori e dei popoli che attacca militarmente.


NO ALLE SPESE MILITARI,SI ALLA SPESA SOCIALE!

NE VELTRONI NE BERLUSCONI: GOVERNI DEI PADRONI!

NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA!

W LA RESISTENZA DEI POPOLI AFGHANO,IRAKENO E PALESTINESE!



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