sabato 31 agosto 2013

Più armamenti con i soldi dell' Università. Prepariamo a mobilitare tutto il movimento studentesco nelle università !


armamentiNessun taglio in vista per l'acquisto di armamenti e sistemi militari nel "Bel" Paese. Anzi, una bella impennata, fortemente voluta dall'Esecutivo.
Così in uno scenario di dismissione strategica del welfare complessivo, in cui le élites tendono a fare quadrato per consolidare i profitti, la mossa a tenaglia è presto servita: rafforzare il budget e gli investimenti alla Difesa. Saranno oltre 14 miliardi quelli previsti per le forze armate quest'anno, 800 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente.

La voce in capitolo più consistente, manco a dirlo, l'acquisto di caccia EuroFighter, con preventivi che raggiungono cifre da capogiro (stime lievitate a oltre 20 miliardi di euro spalmati in diversi anni).
La "crisi", che in tal modo assume caratteri ancor più grotteschi, prevede dunque che si spenda di più in armamenti che nel periodo pre-crisi. Ce n'é per tutti i gusti: nuove navi per completare la flotta, nuovi elicotteri, jet, blindati, fregate,sottomarini,Lince, nuovi Kit per i soldati. .

Tutto qui? Non sia mai; all'armamentario "tradizionale", si aggiungano i finanziamenti per nuovi sistemi da applicare a droni e radar. E qui ci soffermiamo, perche nell'inchiesta pubblicata dall'Espresso una settimana fa risulta che a questa voce 500 milioni di euro ce li mettono il Ministero dell'Università e Ricerca e l'Agenzia Spaziale.
DAll' Università già spolpata da Gelmini e Spending Review vengono destinati dunque (ulteriori)centinaia di milioni di Euro dritti dritti in tasca alle lobby dell'industria bellica.

Niente di cui stupirsi. Se da un lato vediamo i venti di guerra spirare minacciosi lungo le coste del Mediterraneo e le terre mediorientali, in "casa" constatiamo che le larghe intese minano ancorpiù le possibilità di una larga fascia, soprattutto giovanile, di intravedere uno scampolo di futuro che non sia quello fatto di lavori ulteriormente sottopagati e indebitamento.
Alla faccia di un Esecutivo che aveva dichiarato di prendere di petto come nodo fondamentale la "questione giovanile".Per tagliargli le gambe?

mercoledì 7 agosto 2013

libertà immediata per il giovane maoista internazionalista olandese arrestato nelle filippine

  

Philippine Government Free Thomas Van Beersum Now ! 

Attivista olandese arrestato dai funzionari dell'immigrazione
Scritto da RONALYN V. OLEA
Bulatlat.com
6 Agosto 2013

MANILA - Un attivista olandese che si è unito all'azione di protesta durante il discorso annuale del presidente Benigno Aquino III, è stato obbligato dai funzionari dell'immigrazione a lasciare il paese.

Thomas van Beersum si trova presso il Ninoy Aquino International Airport (NAIA). E' stato riconosciuto quando sono uscite le foto che lo ritraggono mentre denuncia a voce alta davanti ad un poliziotto la carica violenta per disperdere la manifestazione contro il discorso dello stato.

In un'intervista telefonica con Bulatlat.com, Efraim Cortez dell'Unione Nazionale Avvocati dei Popoli (NUPL) che poteva parlare con Van Beersum al telefono, ha detto che all'attivista olandese era stato chiesto di possedere un'autorizzazione dal National Bureau of Investigation (NBI) prima di poter lasciare il paese. Cortez ha detto che un certo Soloren che si è presentato come un ufficiale dei servizi segreti del Bureau of Immigration ha detto al telefono che Van Beersum deve avere un'autorizzazione dal NBI che dica che egli non si trova ad affrontare eventuali carichi pendenti. Cortez è alla ricerca di modi per parlare con l'attivista olandese di persona.

"Lui non è a conoscenza di accuse presentate contro di lui", ha detto Cortez a Bulatlat.com. "Non ha fatto niente di illegale, ha semplicemente espresso il suo parere per quanto riguarda la situazione dei diritti umani nel paese. Stava solo esercitando la sua libertà di parola ".

Van Beersum è stato uno dei più di 200 delegati della Conferenza internazionale sui diritti umani e della pace nelle Filippine tenutasi il mese scorso a Manila. Nella sua lettera aperta a Siviglia Joselito, il poliziotto che ha subito gli urli di denuncia durante la protesta, Van Beersum ha detto: "Ho partecipato alla protesta perché mi era stato oltraggiato dalle violazioni dei diritti umani commesse dal regime corrotto Aquino." Ha menzionato il missionario olandese Willem Geertman, assassinato lo scorso 3 luglio 2012, come una persona che conosceva personalmente.

Cortez ha detto che la detenzione di Van Beersum è un chiaro caso di abuso.

In una dichiarazione, Bagong Alyansang Makabayan (coalizione politica di sinistra delle Filippine, ndr) ha denunciato la detenzione di Van Beersum e ha chiesto la sua immediata liberazione. "Chiediamo che i suoi diritti vengano rispettati, che egli non venga presentato come un criminale", ha detto Bayan.

Cristina Palabay, segretaria generale dell'alleanza dei diritti umani Karapatan, ha detto: "Mentre noti violatori dei diritti umani e funzionari corrotti possono liberamente entrare ed uscire dalle Filippine, l'attivista olandese Thomas van Beersum è stato arrestato dal Bureau of Immigration oggi. Chiaramente, lui è perseguitato dal governo Aquino perché esercita la sua libertà di espressione, un diritto garantito dal Patto internazionale delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici, anche dei non cittadini, e il suo sostegno alla campagna contro le uccisioni extragiudiziali e altre violazioni dei diritti umani".



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Thomas van Beersum:

Ora sono a Hong Kong, in attesa del mio volo di ritorno a Amsterdam. Non mi è stato permesso di salire a bordo dell'aereo e tornare al mio paese ieri mattina. Mi sono trattenuto per circa 30 ore in aeroporto, solo così i funzionari dell'immigrazione potrebbero deportarmi. Questo abuso è ovviamente fatto per distrarre la gente dai problemi reali che il paese deve affrontare, come ad esempio il dominio quasi totale della sua economia da capitalisti stranieri e la complicità dei burattini compradori come Aquino. E non dimentichiamo le violazioni dei diritti umani sotto l'amministrazione di Aquino. Finora ci sono stati 142 casi documentati di omicidio extragiudiziali e 164 uccisioni non premeditate; 16 episodi di sparizioni, 76 casi di tortura e 293 casi di arresto e di detenzione illegali.

Voglio ringraziare le persone e i gruppi che mi hanno sostenuto e anche se sono stato inserito nella lista nera, io saldamente sostengo ancora la giusta lotta del popolo filippino per la liberazione sociale e nazionale. Mabuhay!

TRA GLI STUDENTI CINESI QUALCUNO SPERA AD UN RITORNO DELLE POLITICHE DELL'ERA DI MAO


Statua di Mao all'Università di Fudan a Shanghai


Libera traduzione di un articolo apparso lo scorso 6 Agosto sul Miami Herald

SHANGHAI –  Nel campus della Università Normale di Pechino, i docenti dicono che hanno notato una tendenza che li preoccupa: gli studenti stanno abbracciando la sinistra radicale. Invocano un ritorno allo stato socialista che il fondatore del Partito Comunista, Mao-tse-tung  ha favorito e che i leader cinesi dell’ultima generazione hanno provato a lasciarsi dietro di loro.
Gli studenti indossano spillette con immagini di Mao e portano zaini con le famose citazioni dell’ex leader comunista, come “servire il popolo”.

Alcuni negano le atrocità del Grande Balzo in Avanti di Mao (come viene chiamato il secondo piano quinquennale cinese che permise di ottenere l’autosussistenza economica in molti settori ma a causa di una concomitante carestia senza precedenti viene denunciato in questi termini dalla borghesia n.d.t.), e la Rivoluzione Culturale, dove milioni di intellettuali e dell’elite cinese furono perseguitati e la gioventù urbana fu forzata a vivere con i contadini nelle campagne ( anche qui la borghesia demonizza ciò di cui a paura: il tentativo riuscito per dieci anni che la controrivoluzione borghese e capitalista da parte dell’elite del PCC risultasse vittoriosa e prendesse il potere in Cina, cosa che poi avvenne subito dopo la morte di Mao con Deng-Xiao-Ping n.d.t.). 

Altri conoscono le atrocità dell’era di Mao, ma sono anti-capitalisti e critici dell’occidente, e pensano che i valori maoisti devono essere rafforzati nella Cina moderna.
“La loro logica di base è che l’era post-Mao non è buona, invece l’era di Mao sarà stata migliore,” ha detto Zhang Lifan, uno storico di Pechino (grande analisi! N.d.t.).

Quanto grande sia il movimento rappresentato dalla nuova sinistra è sconosciuto, ma in un paese in cui il pensiero politico è fortemente controllato, l’ineguaglianza sociale e la corruzione governativa sono epidemiche e il lavoro di mercato per gli ultimi diplomati è considerato povero, gli accademici che sono più vicini al fenomeno ammettono di temere che rappresenti una pericolosa frattura nella società.
“Sono sia estremisti di sinistra che di destra,” ha detto una professoressa dell’università dei suoi studenti, chiedendo l’anonimato preoccupandosi che parlare di politica potrebbe risultare in un castigo dal governo. "È un fenomeno preoccupante e anche un qualche riflesso di una divisione nella società”.
“In generale, ci sono più elementi di destra che di sinistra,” ha detto, “ma quelli di sinistra sono molto a sinistra”.

“C’è un largo malcontento tra gli studenti per l’ineguaglianza e la corruzione, più la frustrazione nelle loro stesse vite,” ha detto Yang Dali, il direttore di facoltà del centro Pechino dell’Università di Chicago. “È molto comprensibile che ci sia un sentimento di sinistra”.

L’ascesa della nuova sinistra arriva contro un retroterra di decenni in cui la classe dominante cinese ha permesso più libertà economica (leggi riforme liberali n.d.t.). Ma i sostenitori della nuova sinistra dicono che 30 anni di un’economia orientata alle esportazioni che ha portato centinaia di milioni di persone dalle aree rurali alle città per accedere a lavori a basso salario in impianti di assemblaggio ha portato ad un’ineguaglianza estrema e corruzione.
“Sottolineamo che la riforma e l’apertura verso il mondo esterno non beneficia la gente comune,” ha detto Cui Zhiyuan, un professore di scuola di politica pubblica e management all’Università di Tsinghua che è conosciuto come uno dei fondatori del movimento della nuova sinistra in Cina.

Il movimento ha avuto una tenue relazione con il governo.  L’estromissione lo scorso anno di Bo Xilai, il capo del partito a Chogqing, il cui governo aveva istituito politiche di sostegno ai poveri della città, un’audace campagna anti-corruzione e la ripresa dei canti dell’era di Mao “le canzoni rosse” nelle piazze pubbliche, è stato visto come un colpo alla sinistra, che considerava Bo un sostenitore della loro causa. Oggi, i siti di sinistra, come Utopia, che supporta fortemente Bo, rimangono chiusi.
dopo la rimozione di Bo dal suo posto e la seguente espulsione dal partito, i media cinesi hanno lanciato una campagna di larga scala demonizzando il suo modello di Chongqing, con alcuni giornali che hanno detto che la sua rimozione ha garantito che la Cina non avrà mai un’altra Rivoluzione Culturale. Il suo processo, probabilmente questo mese, con l’accusa di corruzione e abuso di potere quasi sicuramente finirà con la sua condanna. Sua moglie, Gu Kailai, è stata condannata lo scorso anno per l’omicidio di un uomo d’affari britannico.

Ma questa denuncia del governo ha preso una differente piega da quando il nuovo presidente della Cina, Xi Jinping, si è insediato a Marzo. Riconoscendo, forse, ciò che Yang dell’Università di Chicago chiama “la sorgente di supporto pubblico” di Bo, il governo ha fatto passi che la sinistra condivide.
Le università hanno ricevuto ordini governativi di vietare discussioni in classe su sette argomenti, inclusi i diritti umani e i passati errori del Partito Comunista, invece incrementare l’educazione ideologica e la formazione politica dei professori. I maggiori ufficiali, incluso il Presidente Xi, hanno detto che i valori occidentali devono essere sradicati e che l’eredità di Mao dovrebbe essere rafforzata.
Yang ha detto che il governo stava sperando che adottando la retorica di Bo avrebbe “ereditato un po’ di quel sostegno” ha detto divertito. “È ironico, ma è sicuramente una grande strategia,” ha detto Yang.

Sui social media, c’è un aumento di commenti pro-maoisti come anche una critica al vetriolo degli studiosi liberali che invocano ulteriori riforme orientate verso il mercato, democrazia (borghese n.d.t.), libertà di parola e diritti umani (come inversamente proporzionale per il proletariato e i contadini cinesi n.d.t.). Lo scorso autunno, durante le proteste anti-giapponesi che scoppiarono circa una disputa territoriale tra i due Paesi, alcuni giovani portavano ritratti di Mao.

“I militanti della nuova sinistra e i neo-liberali, si odiano a vicenda,” ha detto Lu Xinyu,, un professore di sinistra alla scuola di giornalismo dell’Università di Fudan. “ Ci sono un sacco di falsità raccontate dai neo-liberali. Una loro caratteristica molto significativa è di vedere l'America come una sorta di utopia e che la Cina dovrebbe raggiungere quello standard, ma l’America sta fronteggiando una grave crisi.”

Mao Yushi, un prominente economista liberale che ha criticato pubblicamente Mao-Tse-Tung, ha detto di aver ricevuto telefonate di minacce dai militanti di sinistra. A Maggio, prima di uno dei suoi discorsi a Changsha, la capitale della provincia dello Hunan, dozzine di manifestanti, inclusi molti giovani, hanno mostrato degli striscioni chiamando l’economista “traditore”. Uno dei cartelli recitava, “portate indietro Bo Xilay,” ha detto Mao Yushi.
“Quando Bo governava, c’erano un sacco di studenti sostenitori,” ha detto Luo Kai, uno studente dell’Università di Chongqing. “La gente ancora parla di Bo e anelano ai giorni di quando era al potere.”
Ma molti non sono disposti a rivelare la loro identità. 

Un membro di un gruppo studentesco maoista chiamato Sole Centimetro, allo Harbin Institute of Technology nella Cina settentrionale, ricorda che il gruppo aveva circa una dozzina di membri quando è stato fondato nel 2009. Adesso ce ne sono centinaia, ha detto, chiedendo, comunque, di non essere identificato perché teme punizioni.
Il gruppo legge libri sul marxismo e viaggia verso le aree rurali per studiare le ingiustizie sociali (strano che lo facciano volontariamente, non erano imposizioni dei tempi della Rivoluzione Culturale? n.d.t.). A volte cantano canzoni rosse. Molti sostengono il modello Chongqing di Bo.
“Ci riuniamo insieme e discutiamo questioni sulla Cina, come l’etica del governo, e l’assenza di equità e giustizia,” ha detto lo studente. “Non penso che la cultura o i pensieri americani hanno qualche parte avanzata. Abbiamo ancora bisogno di contare sul Partito Comunista Cinese e che il sistema ritorni al nucleo di servire il popolo” (la speranza è l’ultima a morire n.d.t.).
Il gruppo ha fronteggiato l’opposizione. 

A Giugno, altri studenti hanno scritto una petizione chiedendo all’università di bandire il gruppo. 
Sole Centimetro racconta ai suoi membri che la “Cina è stata dirottata dai capitalisti di destra,” dice la lettera. “hanno apertamente mostrato sostegno per Bo Xilai, e avvelenano molto le menti dei nuovi studenti del college.”
“Pensano che Mao-Tse-Tung sia Dio,” ha detto un oppositore dell’organizzazione, che ha anche richiesto l’anonimato. “Ho studiato il retroterra di questi studenti e ho scoperto che molti di loro vengono da famiglie impoverite delle aree rurali. In realtà, molte persone non hanno speranza quindi ritornano ai pensieri di Mao-Tse-Tung.”

“Quello che mi preoccupa,” ha aggiunto, “è che ho sentito che ci sono molti gruppi in altre università”.