mercoledì 24 maggio 2017

26-27 maggio appuntamenti anti G7


VENERDI' 26 MAGGIO, ORE 17:30 ASSEMBLEA POPOLARE CONTRO IL G7 IN PIAZZA MUNICIPIO A GIARDINI

PER L'ACCOGLIENZA NEI PRESSI DI GIARDINI-TAORMINA:

In assenza di qualsiasi risposta dalle istituzioni in merito al problema dell’accoglienza dei manifestanti che vorranno scendere il 26 e 27 Maggio a Giardini ed in assenza di spazi autogestiti o privati che possano dare ospitalità in loco, abbiamo raccolto gli indirizzi di alcuni camping tra i più vicini alla zona per chi volesse farci base. Questi camping distano, al meno, 3 km da Giardini ed è quindi consigliabile spostarsi da essi in macchina per raggiungere i luoghi degli appuntamenti. Sono, però, in paesi regolarmente serviti dalla linea ferroviaria che collega Catania a Messina. Ricordiamo a tutti che il 26 e 27 la stazione di Giardini di tale linea sarà chiusa, mentre al momento risultano aperte e funzionanti le altre della stessa tratta.

Camping Almoetia - via San Marco 19, 95011 Calatabiano (CT) -http://www.campingalmoetia.it/home/

Camping "La Focetta Sicula"
Contrada Siena, 40
98030 - Sant'Alessio Siculo (ME) http://www.lafocetta.it/camping/it/

Camping Paradise Strada Statale 114 km 41 Letojanni (Me) Sicilia http://www.campingparadise.it/

CONTRO IL G7 DEI POTENTI,
SABATO 27 MAGGIO CORTEO CONCENTRAMENTO ORE 15:00 AL TERMINAL BUS DI GIARDINI NAXOS

martedì 23 maggio 2017

G7 come una guerra contro le masse popolari e di occupazione del territorio

La Sicilia trasformata in "zona militarizzata"
I rappresentanti dei padroni del mondo stanno a taormina e in due giorni consumano quanto decine di lavoratori, precari hanno in anni di lavoro; è chi per la "sicurezza" di Ministri, e i loro mega staff, che decidono piani di miseria, sfruttamento, peggioramento delle condizioni di vita di milioni di proletari, giovani, donne, masse popolari, di usare fondi sociali per rafforzare la repressione, per le guerre, contro i popoli, contro i migranti, e per questo viola ogni regola democratica, di libertà collettiva e personale; è chi si attrezza con micidiali gas lacrimogeni tossici, manganelli, armi a rispondere, reprimere ogni legittima manifestazioni di lotta
.."PRETENDONO CHE NON CI SIANO PROTESTE VERE

che non si disturbi il manovratore, che ci si limiti a innocui controvertici e manifestazioni fuori dalla zona del conflitto, con il consenso attivo di chi nel movimento propugna la pace senza giustizia, la repressione senza ribellione così possono lavorare in pace i padoni delmondo e i loro ministri PER ETERNIZZARE IL SISTEMA IMPERIALISTA , I LORO GOVERNI, I LORO STATI, IL LORO POTERE ECONOMICO, POLITICO,MILITARE



CONTRO IL G7 DI TAORMINA E' GIUSTO RIBELLARSI! PALERMO SIT-IN AL CONSOLATO AMERICANO

CONTRO IL G7 DI TAORMINA 

CONTRO I POTENTI DEL MONDO, DA TRUMP... A GENTILONI, CHE CONFERMERANNO E POTENZIERANNO LE LORO POLITICHE DI GUERRA IMPERIALISTA, DI RAPINA, DI MISERIA, DI RAZZISMO, DI REPRESSIONE AL SERVIZIO DEL SISTEMA DEL CAPITALE, A DISCAPITO E A DANNO DI MILIONI DI LAVORATORI, GIOVANI, DONNE, MIGRANTI... MASSE POPOLARI


RIBELLARSI E' PIU' CHE LEGITTIMO E GIUSTO


20 maggio sit-in presso il Consolato Americano a Palermo
denuncia, volantinaggio, contro-informazione




a sostegno delle guerre di popolo di liberazione 
in India come in tutto il mondo



giovedì 18 maggio 2017

USA - Guardie rosse Austin

USA - Red Guards Austin: In These Times Pacifists are Shameful


Verso il G7 di Taormina: presidio a Palermo al Consolato degli Stati Uniti - sabato 20 maggio ore 16

Questo G7 a maggio è il primo importante viaggio del fascio-imperialista Trump, e quindi dobbiamo far sentire la voce dell'opposizione proletaria e popolare, antifascista e antimperialista del nostro paese.

… La Sicilia, progressivamente insieme a tutto il Sud dell’Italia, è diventata una grande piattaforma militare piena di armi convenzionali e nucleari, di basi militari, Sigonella e aeroporti civili trasformati in militari come Trapani e Palermo, strumenti di controllo delle telecomunicazioni militari come il radar di Marsala e il Muos di Niscemi.

Un’isola di armi, di morte e distruzione dalla quale partono azioni di guerra con e senza droni…


martedì 9 maggio 2017

Ni Macron...ni Macron - Macron vince e si presenta con le cariche poliziesche

Già ieri, nella notte di blocchi seguita all'elezione di Macron, ci sono stati diversi momenti di scontro tra manifestanti e una polizia molto nervosa e subito intenzionata a mostrare il pugno di ferro contro chi non ha ritenuto di dover per forza esultare alla vittoria di Macron. Ma le forze dell'ordine sono state protagoniste anche sabato sera a Massy, dopo le sollevazioni seguite alla notizia di un ulteriore morto per mano poliziesca: quella di Curtis, un ragazzo 17enne che a detta di alcuni testimoni sarebbe stato travolto lo scorso venerdì sera da un veicolo della BAC durante un inseguimento nelle banlieue parigina di Antony.

infoaut

Prima manifestazione “No Macron”, la polizia carica

di Redazione Contropiano


"Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Repubblica. Mobilitiamoci sin d'ora per dimostrargli che la piazza vuole farsi sentire e vuole combattere i suoi progetti di regressione sociale", si legge nell'appello del collettivo rivolto allo schieramento del 'né Macron, né Le Pen'. Alcune migliaia di persone si sono radunate nella piazza parigina rispondendo all'appello del collettivo Front Social per manifestare contro le politiche "ultra-liberali" del presidente eletto. Nella piazza un massiccio dispositivo di sicurezza, con decine di furgoni della polizia e agenti in tenuta antisommossa che hanno perquisito borse e zaini agli accessi e nelle strade adiacenti. Due fermate della metropolitana sono state chiuse. Sventolano diverse bandiere e striscioni, da quella del sindacato Cgt, ai Sans Papiers, dal movimento Nuit Debout presente con un suo coro che intona Bella Ciao e Bandiera rossa, ai sostenitori di Jean-Luc Mélenchon che mettono Macron "sotto tutela" in vista delle legislative di giugno. 
La polizia ha attaccato quasi immediatamente, all'altezza di Place de la Republique, coprendosi come al solito dietro la presunta presnza di black bloc nel corteo. Almeno un ragazzo è stato fermato dopo essere stato violentemente picchiato dai poliziotti in assetto antisommossa. Tutte le strade vengono bloccate e anche i giornalisti vengono trattati malissimo, alcuni di loro lamentano di essere stati manganellati nonostante portassero i contrassegni "press". 

Un primo video: 






Contrastare a Milano - Roma - ovunque i rastrellamenti razzisti del decreto Minniti


MILANO

Bari G7 - Fermati 10 compagni

Non si può restare soli, certe notti qui

Contro narrazione tossica e provocazioni poliziesche al G7 
di Bari.

Questa notte, dieci tra compagne e compagni della – Puglia contro il G7 – sono stati trattenuti in stato di fermo, identificati con foto segnalazione ed impronte digitali; Avvicinati per quello che sembrava un normale controllo, sono stati portati al commissariato di San Paolo senza alcuna motivazione reale se non quella di avere alcuni manifesti del coordinamento Pugliese contro il G7 riguardanti la manifestazione del prossimo 13 Maggio.


Mentre la città di Bari è soffocata dalla narrazione tossica che giornali e testate web continuano a portare avanti in vista del prossimo G7 finanziario che si terrà a Bari seminando paure e allarmismi attraverso lo spauracchio “black block”, le forze dell’ordine, con un ennesimo atto di abuso di polizia, continuano a provocare e minacciare apertamente tutte e tutti coloro che intendono dare voce alla loro opposizione ai “grandi della terra”.

Durante l’identificazione alle solite minacce e provocazioni si è aggiunto il tentativo di rifilare una versione di comodo che i compagni e le compagne si sono rifiutati di firmare e la volontà di sottrarre alla libertà di circolazione un migrante. Lo stesso questore, che difronte a tv e giornali afferma che “sarà garantito il diritto a manifestare per le strade della città di Bari”, la notte alimenta un clima di tensione e persecuzione contro attiviste ed attivisti largamente fomentato dagli organi di stampa in vista del prossimo G7. Uno scenario perfettamente coerente alla legge securitaria Minniti/Orlando, fortemente voluta dal Presidente dell’Anci e Sindaco di Bari Antonio Decaro, che dà il via libera ad episodi di abuso di polizia come quello che hanno subito compagne e compagni questa notte a Bari. L’uso del “teorema della legalità” nasconde solo il tentativo di privarci della giustizia sociale, del diritto a manifestare il nostro dissenso e del diritto alla libera circolazione.
Non saranno queste intimidazioni ad impedirci di scendere nelle strade il prossimo 13 Maggio, per ribadire il nostro rifiuto ad un modello di sviluppo che punta alla svendita dei territori alle multinazionali del gas e del petrolio, così come deciso dal governo Renzi attraverso lo Sblocca Italia.

Invitiamo tutte e tutti a mobilitarsi nei prossimi giorni, a partecipare a tutte le iniziative che si terranno in città contro il G7 dei potenti e alla grande manifestazione che si terrà il giorno 13 Maggio.

Concentramento ore 9:00
Largo 2 Giugno – Ingresso Viale Einaudi

mercoledì 3 maggio 2017

Manifestazioni e scontri nel 1° Maggio a Istanbul-Berlino-Bruxelles - attacco al consolato turco a Zurigo



1ER MAI: UN MORT ET DE NOMBREUSES ARRESTATIONS À ISTANBUL
La police turque a fait usage de gaz lacrymogène et de balles en caoutchouc à Istanbul, ce lundi 1er mai, pour disperser les manifestants qui souhaitaient rallier la place Taksim malgré l’interdiction des autorités. Un manifestant de 57 ans a perdu la vie, écrasé par une arroseuse de la police. La police locale a annoncé l’arrestation de 165 personnes, dont 139 pour des "manifestations non autorisées" à Istanbul. La place Taksim fut le principal lieu de rassemblement pour le 1er Mai jusqu’en 1977, date à laquelle 34 personnes furent tuées. Après avoir été réautorisés en 2010, les rassemblements y ont été à nouveau interdits après les grandes manifestations antigouvernementales de 2013.
Des barrages policiers ont ainsi été installés lundi pour bloquer les accès à la place située sur la rive européenne d’Istanbul. Plus de 30.000 policiers ont été déployés à Istanbul pour la journée. A Ankara, au moins 6 000 personnes ont manifesté, brandissant des lettres géantes formant le mot hayir ("non", en turc), ainsi que des banderoles "Non, c’est non", en référence au referendum constitutionnel augmentant les pouvoir du président Erdogan.
Arrestation à Istanbul

1 MAI: BERLIN
La manifestation berlinoise pour un 1er mai révolutionnaire ("Revolutionären 1. Mai Demonstration") a réuni 10.000 personnes et, encore une fois cette année, a été émaillée d’incidents à Kreuzberg et à Neukölln. Divers projectiles ont été lancés sur les policiers et leurs véhicules. La police a fait usage de spray au poivre et a procédé à environ 40 arrestations.


La manifestation à Berlin
EDIT : A Halle, à 170 km de la capitale allemande, cinq agents ont été blessés alors que les forces de l’ordre défendaient un rassemblement de 500 manifestants d’extrême droite contre une contre-manifestation antifasciste de plusieurs milliers de personnes. La police a fait usage de matraque et de gaz contre les antifas et compte cinq blessé dans ses rangs. A Stuttgart, un policier a également été blessé lors de la manifestation de la gauche révolutionnaire.

Voir le dossier: Allemagne avec les tags: Allemagne - Manifestation - Nos sources

1ER MAI: REPORTAGE SUR LA MANIFESTATION DE BRUXELLES
300 personnes ont participé à Bruxelles pour le Premier Mai à une manifestation co-organisée par le Secours rouge. Le cortège est parti du "carré Moscou" à Saint-Gilles et s’est terminé à proximité de la place Rouppe en passant par la rue Haute. Les organisations de l’immigration ou de l’exil politique de Turquie étaient particulièrement bien représentées dans le cortège qui s’est arrêté à trois reprises à proximité de lieu de mémoires des luttes antifasciste, ouvrière et internationalistes. De brève intervention ont été faites pour rappeler que saint-Gilles abritait des bases de la résistance anti-nazie, que les gendarmes avaient fait un massacre d’ouvrier rue Haute, et que la rue du Poiçon était l’endroit où s’organisait la solidarité internationale.



1ER MAI : LE CONSULAT DE TURQUIE ATTAQUÉ À ZÜRICH
A l’occasion du premier mai, le consulat de Turquie a été attaqué à Zürich. Un groupe de soixante manifestants masqués ont jeté des bouteilles de peintures et des pierres sur le bâtiment et tagué les alentours du fameux "Kill Erdogan" devenu célèbre depuis la manifestation du 28 mars à Berne (voir notre article).