mercoledì 28 aprile 2010

Per un 25 Aprile di lotta e di festa, per conquistarci la rossa primavera.

Le azioni repressive e la militarizzazione del territorio da parte del governo Berlusconi aumentano di giorno in giorno, lo stato di polizia per mezzo dei suoi servi in divisa ci sta con il fiato sul collo. Ci etichettano come banditi, teppisti, vandali, violenti che assaltano le strade sol perché ci ribelliamo ad un sistema che produce solo sfruttamento, crisi economica e repressione per i lavoratori e le masse popolari. Se è pur vero che i militanti politici sono più esposti alla repressione di stato tuttavia l’obiettivo è colpire i lavoratori, le donne, i giovani e le masse popolari in genere che sono soggetti ad attacchi non indifferenti quando lottano e si ribellano contro la classe al potere.

Insomma agli occhi della borghesia chi si ribella alle ingiustizie sociali è “criminale” e “pericoloso” per la sicurezza del “bel paese”.

Lo Stato borghese mentre usa la repressione, legittima le carogne fasciste che prendono piede sul nostro territorio.

Il vero fascismo è quello rappresentato dallo stato, i suoi servi con le teste rasate eseguono e ne fanno gli interessi.

Contro i fascisti di palazzo e la sua manovalanza alcuni compagni appartenenti a diverse organizzazioni politiche e studentesche di diverse città hanno costituito una assemblea nazionale antifascista lo scorso 6 febbraio e il 25 aprile è stato il primo appuntamento nazionale di iniziative coordinate in diverse città; su questo filo rosso c’è anche Palermo.

Resoconto giornate di lotta a Palermo:
Alcuni antifascisti palermitani con hanno iniziato un percorso comune che ha portato all’organizzazione di un sit-in il 24 aprile e un corteo serale per il 25 Aprile.

24/04/2010: Sit-in a Piazza Verdi (Teatro Massimo)
Circa 40 compagni antifascisti, comunisti e anarchici dietro uno striscione rosso con su scritto “contro il fascismo non un passo indietro” firmato Antifascisti/e Palermo, in pieno centro città, tra la gente che il sabato pomeriggio affolla le strade, hanno urlato la loro rabbia contro il fascismo che avanza. Il fine del sit-in era quello di informare lavoratori e cittadinanza che ci sarebbe stato il corteo antifascista l’indomani, dire esplicitamente che il 25 Aprile non è una ricorrenza, denunciare le organizzazioni neofasciste che si espandono sul territorio italiano con la complicità delle istituzioni.

Tantissime foto sono state scattate da passanti, spesso anche turisti contenti di vedere le bandiere rosse al vento con la falce e martello (in particolare una giovane coppia di turisti russi che si sono messi in posa insieme ad un compagno che teneva la bandiera dell’URSS), diverse persone si fermavano a parlare e facevano domande mentre prendevano il volantino.

In tutto ciò non è mancata neanche la provocazione fascista: una camerata sulla quarantina mettendosi davanti lo striscione comincia a provocare i compagni insultandoli e facendo il saluto romano.

Ha avuto ciò che si meritava: mentre alcuni compagni gli urlavano quale fine dovrebbero fare i fascisti, le è stato detto di tornare con altri suoi camerati, noi li avremmo aspettati. Subito dopo è stata riempita di sputi in faccia fino a cacciarla.

Allontanandosi, difesa da un paio di sbirri, telefona ad altri camerati citando queste parole: “ non sappiamo fare un cazzo oltre alle raccolte firme, loro (riferendosi ai compagni) erano compatti, io li ho provocati e loro mi hanno sputato in faccia”.

Il sit-in è continuato sempre in modo molto comunicativo e nessun altro si è azzardato ad avvicinarsi.

25/04/2010: Corteo con concentramento a Piazza Verdi.
Ore 20:00, presenti circa 200 compagni, parte il corteo aperto dallo striscione comune, a seguire lo striscione “Per un 25Aprile di lotta e di festa, per conquistarci la rossa primavera”di proletari comunisti e Red Block.

A seguire l’ultimo striscione quello dello spazio occupato Anomalia.

In sostanza un bel corteo combattivo e comunicativo per tutto il percorso, infatti una scelta degli organizzatori è stata quella di non usare sound system stile rave party ambulante, l’intento principale era proprio quello di comunicare, attraverso gli interventi al megafono e gli slogan, cosa stavamo facendo e i nostri interlocutori erano le persone in strada ma soprattutto gli abitanti dei quartieri che si sporgeva dalle finestre e dai balconi esprimendo approvazione, infine arrivati nella piazza principale del quartiere popolare Vucciria diverse sono state le foto scattate dagli abitanti e molti i volantini richiesti.

Un corteo che ha dato un segnale di unità da parte delle forze antifasciste cittadine, infatti era presente tutto il movimento palermitano, eccezion fatta per il Coordinamento Anarchico Palermitano che è andato in trasferta partecipando all’iniziativa di Trapani organizzata dal Coordinamento per la pace-Trapani e da Rifondazione Comunista.

La giornata di lotta del 25 Aprile si è conclusa con la proiezione all’aperto del film “Terra (e)strema” sempre alla Vucciria.

Questa due giorni antifascista a Palermo sicuramente non rappresenta un punto d’arrivo bensì un punto di partenza che sarà seguito da altre iniziative fino ad arrivare alla prossima due giorni antifascista del 22-23 Maggio.

Andare avanti senza fare un passo indietro!

Red Block

sabato 24 aprile 2010

PER UN 25 APRILE DI LOTTA....

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sabato 17 aprile 2010

L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!

E' iniziato il processo per due compagni arrestati dopo aver partecipato alla mobilitazione antifascista a Bergamo lo scorso 28 febbraio per denunciare l'illegittima apertura di un covo fascista (fn) e la complicità delle istituzioni.
Red Block esprime massima solidarietà per i compagni colpiti dalla repressione e facciamo ulteriormente appello a fare fronte unito contro il fascismo e la repressione.
I FASCISTI DEVONO ESSERE CACCIATI DALLE NOSTRE CITTA', NON DOBBIAMO PERMETTERE NESSUNO SPAZIO A QUESTI RATTI NERI OMOFOBI, RAZZISTI,SESSISTI.
COSTRUIAMO RAF (RETI ANTIFASCISTE) IN OGNI CITTA'!
L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!

IL 25 APRILE A PALERMO COSTRUIAMO UN CORTEO ANTIFASCISTA

IL 25 Aprile non è una ricorrenza, è una data simbolo ma non solo...
Oggi i valori dell'antifascismo e della resistenza devono essere difesi e diffusi, in tutti i luoghi di formazione e diffusione dei saperi, partendo proprio dalle scuole. Gli studenti infatti disconoscono la storia del ‘900 e contemporaneamente sono facili prede della propaganda revisionista e ciò genera l’opinione diffusa che la lotta al fascismo sia inattuale o sia solo una lotta tra "opposti estremismi".
L’attuale crisi del sistema capitalistico degli ultimi anni determina nel nostro paese una forte deriva fascista, studenti, precari e lavoratori sono vittime dell’azione del governo Berlusconi che mira costantemente a modificare la Costituzione in senso fortemente reazionario .
La strategia politica è precisa: declassificare l’istruzione pubblica in favore di quella privata; limitare la libertà di sciopero, informazione ed espressione, legittimando tutto con provvedimenti legislativi e propaganda di stampo razzista che identifica il “nemico” nel “diverso” e nell’immigrato.
L’obiettivo è chiaro: annullare le coscienze per preparare il terreno a nuove forme di totalitarismo, sfruttamento e repressione dei diritti e delle libertà.
Per questo l'antifascismo è e deve essere una pratica politica quotidiana, contro ogni rigurgito fascista, razzista, sessista, omofobo. Il nostro impegno è su più fronti:

- dobbiamo denunciare chi sono e cosa fanno i fascisti, quali rapporti hanno con le istituzioni, svelando le coperture politiche e la complicità con dei mass media e del governo;
- dobbiamo contrastare qualsiasi tentativo di riscrivere la storia, di riabilitare il fascismo, disonorare la resistenza partigiana e le lotte per la conquista dei diritti di studenti, donne e lavoratori;
- dobbiamo contrastare qualsiasi avanzata del fascismo, monitorando le nostre città e negando qualsiasi spazio di agibilità

In questi giorni gli/le antifascisti/e si sono riuniti a Palermo per organizzare, all'interno di una mobilitazione generale in tutto il territorio italiano, un corteo a Palermo il 25 Aprile. In risposta alle ultime aggressioni squadriste di Casa Pound come quella di Tor Vergata e ai più recenti tentativi di infiltrazione all'interno del movimento studentesco (ultimamente anche a Palermo), dobbiamo dare un importante segnale di unità nella nostra città.
Invitiamo tutti gli antifascisti a partecipare alla mobilitazione e a contattarci.
Contro il fascismo che avanza non un passo indietro
L'antifascismo non si processa: ora e sempre resistenza!

Per info e contatti: palermitaniantifascisti@gmail.com

domenica 11 aprile 2010

COSTRUIAMO INSIEME UNA MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA REGIONALE IL 25 APRILE A PALERMO...
FRONTE UNITO CONTRO IL FASCISMO!
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
E'NECESSARIO COSTRUIRE RAF (reti antifasciste) IN TUTTE LE CITTA'!

sabato 10 aprile 2010

Contro summit a Madrid

La dichiarazione di Bologna è un documento che fu stipulato nel 1999 da 29 Ministri dell'istruzione di diversi paesi Europei (anche l'Italia).
Questo documento ancora oggi funge da modello per i governi europei sulla questione dell'istruzione pubblica. Non a caso la riforma Gelmini non è tanto differente dalle altre riforme dell'istruzione negli altri paesi.
L'11 e il 12 Marzo 2010 i ministri dell'istruzione di 46 paesi si sono incontrati a Vienna per celebrare il 10° anniversario.
Adesso anche a Madrid, in Spagna, dall'8 al 14 Aprile 2010 è in corso un ulteriore incontro dove verranno prese decisioni sul nostro futuro e a nostre spese (fanno tutto per noi!).
In questo momento è in corso anche la mobilitazione degli studenti che hanno indetto un contro summit per queste giornate.
Sono stati appesi striscioni con su scritto "non pagheremo la vostra crisi"; "una carriera, un'illusione, un'ipoteca"; Sono stati occupati alcuni edifici pubblici e le strade sono piene di giovani manifestanti.
A presto ulteriori aggiornamenti.

E' FORSE UNA ROUTINE?

Chi non si ricorda di Stefano Cucchi, il giovane che è stato picchiato a morte in carcere?
E sicuramente oltre a ricordare il fatto chiunque si ricorderà delle falsità contraddittorie che smentivano la morte in carcere per continue percussioni: tra le tante è caduto dalle scale, era debilitato, picchiato da detenuti ecc.
L'8 aprile secondo il professor Paolo Arbarello e la sua equipe nominata dal pm Vincenzo Barba, Stefano è morto a causa di "negligenze mediche sulle terapie".
Anziché dire che è morto perchè massacrato in carcere ora si dice che è morto perchè non è stato curato bene.
E' un'assurdità vergognosa e una sporca manovra per distogliere l'attenzione dal fatto principale, ovvero Cucchi è morto perchè massacrato di botte in carcere.
Con la scusa che il giovane facesse uso di determinate sostanze stupefacenti si è giustificata la sua morte dicendo che il suo corpo era troppo debole.
Debole?
va bene!
ma allora giustificare la morte dicendo che era troppo debole significa forse che il trattamento riservato a Stefano Cucchi in carcere è un trattamento ordinario, di routine che va fatto a tutti i giovani e se sopravvivi sei forte oppure eri troppo debole?

mercoledì 7 aprile 2010

17 Aprile assemblea nazionale antifascista a Brescia
per maggiori informazioni contattateci a redblock@alice.it




Il prossimo 17 aprile, a Brescia, si terrà il secondo appuntamento dell’assemblea antifascista e contro la repressione. A distanza di qualche mese dall’incontro che si è svolto a Napoli lo scorso 6 febbraio e di cui riportiamo in allegato il verbale, vorremmo provare a portare avanti il ragionamento che nella prima assemblea ha dato modo ai compagni delle realtà nazionali di presentarsi e di fare il punto della lotta antifascista nelle varie città.
Alcuni spunti di discussione sono emersi dalla scorsa assemblea e rappresentano le battute finali del verbale che alleghiamo. Non possiamo però non tenere in considerazione quanto accaduto nei mesi intercorsi nell’ambito della lotta al fascismo. Rileviamo una serie di aggressioni in tutta Italia,nonché la detenzione indiscriminata di due compagni veronesi, la cui sentenza è stata emessa proprio in questi giorni.
Per questo, proseguendo sulle suddette due linee direttive principali, vorremmo cercare di tenere in considerazione nello sviluppo dell’assemblea anche i contributi che i tutti i compagni hanno fornito e gli sviluppi delle lotte. Ribadiamo quindi l’esigenza di un lavoro al fine di non isolare i compagni e le lotte, pertanto questo appello ha come obiettivo allargare la partecipazione a tutti i compagni che vogliono proseguire nel confronto.
Come già accaduto per lo scorso 12 dicembre, (per i dettagli rimandiamo al sito www.12dicembre.net) i compagni e le compagne dell’assemblea proporranno un manifesto da affiggere nelle varie città per il prossimo 25 aprile. Per ragioni di tempo, sarà ovviamente pronto soltanto nella sua veste grafica, in quanto le parole d’ordine saranno frutto del prossimo incontro:

SABATO 17 APRILE 2010, ORE 14, PRESSO IL CENTRO SOCIALE “28 MAGGIO” DI ROVATO (BRESCIA)

Per maggiori informazioni sul prossimo incontro: nustume@libero.it

Per ulteriori informazioni su come arrivare, trasporti, alloggio, ecc:
reteantifascista.bs@gmail.com

sabato 3 aprile 2010

Provocazioni di Casapound al liceo classico Umberto I di Palermo. Gli studenti antifascisti rispondono!

Cronologia dei fatti:

Giovedì 25 Marzo, durante l’assemblea d’istituto del Liceo Classico Umberto I di Palermo uno studente,ostentando una felpa di Casa Pound e delle spillette con simboli fascisti tenta di salire sul palco per prendere la parola. Uno studente della scuola e militante di Red Block lo blocca prima che riesca ad iniziare l’intervento denunciando contemporaneamente all’assemblea che chi ostenta tali simboli non ha diritto di parola, il fascistello con la coda tra le gambe chiede al compagno di discuterne fuori.
Ed accontentato viene “gentilmente” accompagnato fuori dalla scuola insieme ad altri “amichetti”suoi con l’approvazione di molti studenti.
Sabato 27 Marzo segue la seconda provocazione di Casa Pound che si presenta davanti la scuola con un banchetto, stavolta anche con militanti più grandi sulla ventina accompagnati anche da una camerata adulta!! Anche in quel caso molti studenti spontaneamente contestano la loro presenza davanti la scuola e staccano delle loro locandine.
Data la diffusa impopolarità tra gli studenti i fascisti sono costretti ad andarsene nuovamente con la coda tra le gambe.
Infine Lunedì 29 Marzo ritorneranno nuovamente i militanti più grandi in forze, consapevoli di non essere graditi a scuola, con lo scopo di aggredire gli studenti che li hanno cacciati per ben due volte in pochi giorni. Ma sfortunatamente per loro anche la terza volta gli studenti si oppongono con la conseguenza che nasce un tafferuglio davanti la scuola.
A tutti quelli che sostengono che democrazia significa permettere che tutti si esprimano indistintamente e senza principi noi ricordiamo che fascismo è sinonimo di anti-democrazia, di razzismo, intolleranza e odio, chi si fa portavoce di tali “valori” antidemocratici non ha diritto di parola, in quel caso il vero democratico è chi non permette che vengano diffuse tali idee indegne. Tanti comunisti,anarchici e democratici hanno versato il loro sangue per combattere la dittatura fascista e difendere la libertà, non si può permettere che oggi individui si professino fascisti e diffondano queste sporche idee agendo indisturbati, il popolo del nostro paese ha già pagato a caro prezzo con migliaia di vite ciò che ha provocato il fascismo.
Com’è solito dei “fascisti del terzo millennio” quando parte per aggredire e ritorna bastonata ecco che esce la presa di posizione densa di pietismo con lo scopo di passare dalla parte delle vittime e ribaltare la verità dei fatti. Già l’anno scorso quando a Piazza Navona i militanti del Blocco Studentesco (movimento studentesco affiliato a Casa Pound) entrarono nella piazza armati di spranghe e cinte avventandosi contro studenti medi di 15 anni e i compagni antifascisti li respinsero, gridarono all’aggressione da parte dei “violenti antifascisti” . In quel caso solo l’intervento della polizia, che guarda caso stava a guardare mentre gli studenti medi venivano picchiati, salvò la pelle degli infami aggressori. Qualche settimana fa all’università di Tor Vergata a Roma stesso copione: i fascisti in grande superiorità numerica aggrediscono alcuni compagni che volantinavano denunciando l’Ateneo che finanzia le iniziative di Casa Pound e altre sigle che fanno capo ad essa con i soldi degli studenti, dopo l’aggressione segue automaticamente la versione distorta e gli aggressori diventano aggrediti.
Adesso a Palermo stanno tentando la stessa manovra demagogica e turpe.
Ma ormai gli studenti stanno imparando a riconoscere le menzogne diffuse da questi prodi fascistelli come dimostrano i fatti dell’Umberto.
E' necessario che ogni antifascista e sincero democratico, contrasti anche e soprattutto all'interno delle scuole la manovalanza neofascista che cresce con il fine creare un forte movimento studentesco antifascista che spazzi via questa feccia a partire dalle scuole!!
Dobbiamo non far fare neanche un passo ai fascisti respingendoli prontamente e creare un movimento antifascista a 360 gradi con una militanza attiva ,contrastare ogni tentativo di revisionismo storico e far conoscere ai lavoratori alle masse popolari e chi sono i fascisti,i loro rapporti con le istituzioni ecc.


Alcune considerazioni finali:

Per molti giovani e studenti il fascismo è l’antifascismo sono ormai roba vecchia, due categorie che spesso nell’immaginario collettivo si riferiscono al passato. Molti studenti non sanno neanche esattamente cos’è stato il fascismo nel nostro paese, quanti uomini e donne sono morti durante il ventennio di dittatura fascista, quanti deportati al confino, tutti i comunisti, gli anarchici e i democratici massacrati dal regime perché si opposero ad un sistema barbaro che garantiva con la forza lo sfruttamento della classe lavoratrice italiana bandendo qualsiasi diritto politico, sindacale e di espressione: una società “disciplinata” o meglio irreggimentata, più o meno come anno dopo anno stanno diventando le nostre scuole e allargando la visuale l’intera società italiana che sta ritornando al periodo buio che è stato appunto il ventennio fascista.
Ovviamente se si è arrivati al punto di non conoscere la storia recente del proprio paese la colpa non è certo dei giovani ma delle istituzioni a partire dalla scuola dove ormai l’insegnamento è basato sulla trasmissione di nozioni piuttosto che sull’insegnamento della cultura e del sapere, tutto ciò nel nome della “razionalizzazione dei programmi” e del sapere funzionale ai bisogni delle aziende e non della crescita individuale e di spirito critico dello studente.
Con il revisionismo storico dilagante sia a scuola che nei media ormai i fascisti sono stati pienamente sdoganati, quando da anni si racconta la favola bipartisan delle foibe come genocidio comunista a danno di gente “sol perché italiana” (non si dice agli studenti che ad usare le foibe furono proprio i fascisti a danno dei patrioti slavi durante la sanguinosa occupazione militare italiana di quei territori), quando si dice che gli antifascisti e i fascisti avevano la stessa dignità equiparando i fascisti che spalleggiati dai nazisti bruciavano interi villaggi, torturavano e stupravano a chi invece combatteva per la libertà e per una società migliore senza sfruttamento.
Quando si dicono tutte queste falsità si crea un vuoto di coscienza nei giovani che si traduce in qualunquismo con il risultato che ormai pochi si indignano se qualcuno difende idee che si rifanno al fascismo. Il governo in primis getta le basi perche si diffondano tali idee sfornando giorno dopo giorno leggi razziste come il pacchetto sicurezza che criminalizza gli immigrati e cosi via.
La deriva autoritaria della nostra società, come si diceva prima a partire dalle scuole che ormai sembrano caserme, continuando con la militarizzazione delle nostre città con le ronde di militari come se fossimo in Kossovo, le uccisioni in carcere e i pestaggi ad opera delle “forze dell’ordine”, dimostrano invece che il pericolo del fascismo è quanto mai attuale.
Per questo bisogna opporsi strenuamente all’avanzata dello stato di polizia che getta le basi del moderno fascismo, così com’è necessario opporsi alla sporca manovalanza fascista che difende questo sistema basato sullo sfruttamento.

COSTRUIRE RAF(RETI ANTIFASCISTE) IN TUTTE LE CITTA’!
COSTRUIRE UNA RAF NAZIONALE!

LO VOGLIO...

Una semplice e innocua domanda: Se ami una persona e vuoi stare insieme a lei/lui, ti va di convivere o necessiti di aver scritto su una carta “sposati”, spendere migliaia di soldi per un solo giorno, indossare il vestito bianco, tenere in mano un bouquet e altre tarantelle per amarlo/a di più?
A questa domanda la risposta e sempre no!
Nessuno ti dirà mai che per amare una persona devi sposarla perché nessuno lo crede, ma la risposta sarà a me và, si “usa” così, “lo voglio”.
La verità è che il vincolo del matrimonio è una sciocchezza borghese e religiosa che non ha nulla a che fare con l’amore.
Se ad oggi un/a ragazzo/a non si sposa sembra che sia inutile e se non ha figli idem.
Aldilà dell’inutilità inoltre un/a ragazzo/a che per scelta non vuole sposarsi per non stare ai vincoli imposti dalla società perché li considera utili solo a far mantenere l’ideologia borghese diffusa e dominante, è un cattivo ragazzo, mentre viene considerato un bravo ragazzo/a chi sottomette magari il proprio pensiero per lasciar contenta/o il/la partner.
Questo pezzo è stato scritto proprio dopo una discussione tra ragazzi e ragazze e il concetto del bravo e del cattivo ragazzo si è verificato.
Da questi semplici discorsi infatti si vede quanto il vincolo del matrimonio sia un dogma e quale considerazione ti viene suggerita (bravo, cattivo)dal pensiero borghese quando qualcuno pensa diversamente.
Ora tornando alla domanda suddetta, la risposta infatti non solo sarà sempre no ma sarà anche un no secco, senza motivazioni argomentate, perché in un dogma non c’è nulla da argomentare.