sabato 10 gennaio 2009

COMUNICATO RED BLOCK PALERMO SUI GIOVANI DELL'ALBERGHERIA IN RIVOLTA

Peppe e Pasquale, entrambi 17 anni , cresciuti insieme fin da piccoli nel quartiere popolare dell’Albergheria a Palermo, amici per la pelle.
La vita in un quartiere popolare come l’Albergheria non è certo la stessa di chi vive in Via Libertà o in generale nei quartieri della borghesia palermitana pieni di belle vetrine “presidiate” da “poliziotti di quartiere”.
A Palermo in molti quartieri popolari spesso manca l’acqua per molte ore del giorno, il tasso di disoccupazione è elevato e altrettanto quello di dispersione scolastica.
In due parole devi lottare per sopravvivere, devi arrangiarti.
Ma ciò non accade solo a Palermo, in tutte le metropoli imperialiste i proletari subiscono “l’ordine” e “i pacchetti sicurezza” della borghesia che protegge le sue cittadelle con le vetrine e i bei locali alla moda e contemporaneamente dispensa miseria per le masse lavoratrici e popolari.
La borghesia che sta militarizzando sempre più lo Stato che si trasforma progressivamente in stato di polizia che marcia verso un moderno fascismo, dove anche chi combatte legittimamente per i propri diritti è visto come un sovversivo terrorista, la borghesia che colpisce quotidianamente tutti i proletari bianchi e neri non importa il colore della pelle come abbiamo visto negli ultimi giorni a Milano,Parma e Castelvolturno.
In una città piena di problemi sociali come disoccupazione ed emergenza casa dove il sindaco Cammarata invece di fornire servizi sociali ne restringe la fruibilità aumentando ad esempio il biglietto dell’autobus da 1€ a 1,20€ (e a Palermo si può aspettare alla fermata anche più di 1 ora…..) dove fa caricare dalla polizia i senza casa mentre ci sono decine e decine di immobili confiscati alla mafia e mentre l’entourage del consiglio comunale è costituito da parenti e amici, dove lo stesso consiglio comunale cavalcando l’onda dei superpoteri ai sindaci sceriffo sforna un pacchetto per il “decoro della città” che si traduce in ulteriore repressione, un esempio su tutti : anche durante una protesta autorizzata è vietato affiggere manifesti o similia su edifici pubblici……..
Peppe e Pasquale sono stati uccisi da questa “eccessiva sicurezza”che fa si che due giovani cresciuti in un tale contesto in cui tutto quel poco che hanno non glielo ha regalato nessuno, in cui le istituzioni e i politici non hanno mai mosso un dito per migliorarne le condizioni sociali anzi ne sono causa diretta, in questo contesto giustamente i due giovani in questione vedono due poliziotti per ciò che realmente sono : due arroganti servi del sistema in divisa che di certo non stanno dalla loro parte .
La sola “colpa” di Peppe e Pasquale è di non aver riconosciuto l’autorità dei due servi in divisa non fermandosi ad un posto di blocco e da qui si è scatenato l’inseguimento ,definito eccessivo anche dallo stesso parroco che ha celebrato i funerali, conclusosi tragicamente con uno scontro frontale con un’auto.
Una scena simile potrebbe essere accaduta benissimo in una periferia francese dove già più di una volta in dinamiche simili dei giovani proletari sono morti in incidenti stradali causati da inseguimenti della polizia.
E come è successo molte volte nelle banlieues parigine anche all’Albergheria il dolore si è trasformato in rabbia, rabbia montata ancor di più dopo che in seguito alla comparsa di scritte sui muri di tutto il quartiere e del mercato Ballarò come ad esempio “Peppe e Pasquale sarete sempre nei nostri cuori” la polizia ha tentato di cancellarle.
Dopo l’uccisione anche la beffa verso il dolore di chi ha perso due amici e compagni di vita.
Giustamente i giovani proletari dell’Albergheria si sono ribellati all’arroganza dello Stato e dei suoi servi in divisa facendo esplodere una rivolta all’interno del quartiere attaccando le vile forze repressive arrivate per spegnere le scintille di ribellione e odio provocate dalla morte prematura dei due giovani.
I giovani maoisti di Red Block solidarizzano in pieno con la gioventù proletaria che si ribella da Parigi a Palermo e ne sono parte integrante nelle lotte.

Per abbattere questo sistema basato sullo sfruttamento del lavoro salariato e che sforna solo precarietà miseria morte bisogna organizzarsi!

La gioventù proletaria deve organizzarsi per cambiare il proprio destino!

Viva la rivolta della gioventù proletaria a Palermo e ovunque!

Trasformare la rivolta in rivoluzione!
Red Block Palermo

1 commento:

  1. Sono stati eliminati dei post di alcuni fascistelli sfigati che nell'ultimo periodo non fanno altro che commentare il nostro blog. Frustrati!

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