sabato 10 gennaio 2009

DALLA GRECIA ALL'ITALIA POLIZIA ASSASSINA

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Sabato 6 Dicembre il giovane compagno anarchico quindicenne Alexis è stato ucciso da un poliziotto che gli ha sparato durante una manifestazione studentesca nei pressi del quartiere popolare Exarchia ad Atene dove quotidianamente reparti speciali della polizia eseguono ronde intimidatorie contro gli abitanti del quartiere.
Diffusasi la notizia centinaia di giovani sono scesi in piazza in tutta la Grecia, da Atene a Salonicco fino a Creta e nei giorni seguenti anche in molte altre città. Il Politecnico, altre 15 università e un centinaio di licei nella capitale e a Salonicco sono occupati dagli studenti dall’inizio della settimana per protesta in seguito alla morte di Alexis da cui i rivoltosi si stanno organizzando e impegnando i servi in divisa in duri scontri.
Anche qualche giorno prima tra l’altro la polizia greca si era distinta per la brutalità verso un corteo studentesco contro la riforma universitaria che come quella italiana prevede duri tagli e privatizzazione dell’istruzione.
Il primo ministro greco si è detto dispiaciuto dell’avvenimento e ha promesso dure pene verso i due poliziotti coinvolti…..
Sappiamo bene che al di là delle parole ipocrite dei governanti siano essi di destra o di sinistra, finché ci saranno al potere governi che rappresentano l’interesse dei padroni non ci sarà mai vera giustizia per il popolo. È il potere stesso che per mezzo dei suoi servi in divisa uccide chi si ribella come è successo ieri in Grecia ma come è successo anche qui in Italia durante le giornate del G8 di Genova dove la repressione della macchina statale borghese ha ucciso un altro giovane ribelle: Carlo Giuliani.
Anche qui la giustizia com’era prevedibile non è arrivata e la maggior parte degli sbirri che hanno preso parte alla repressione di quei giorni sono stati assolti o condannati a pene ridicole in primis l’assassino di Carlo, che si è pure candidato con il partito neofascista Alleanza Nazionale.
I giovani dei quartieri popolari nelle città imperialiste subiscono quotidianamente la repressione moderno fascista, non dimentichiamo neanche Bouma e Zyed morti nella banlieue parigina di Clichy-sous-boys sempre uccisi dagli sbirri che facevano incursione nel quartiere “a caccia di giovani proletari”.
O ultimamente a Palermo dove due giovani appartenenti al quartiere popolare dell’Albergheria sono morti in un incidente stradale causato da un inseguimento della polizia. E purtroppo la lista potrebbe continuare.
Ormai in tutti i paesi imperialisti a fronte della crisi provocata dal sistema capitalista che genera disuguaglianze sociali e povertà quando i lavoratori, gli studenti o le masse popolari si ribellano lo stato interviene militarmente, in Italia così come negli altri paesi “democratici” occidentali si respira un’aria di guerra a causa della costante e progressiva militarizzazione delle città in primis dei quartieri popolari con l’impiego dei militari per “questioni di ordine pubblico e sicurezza”.
Con queste misure i governi confermano di essere anti-popolari e di aver bisogno di occupare militarmente il territorio per soffocare sul nascere le eventuali proteste di massa che nascono dalla necessità oggettiva di condurre un’esistenza più dignitosa.
Per questo la ribellione dei giovani proletari e ribelli greci è giusta contro la repressione e i crimini dello stato moderno fascista greco.

È necessario che in tutti i paesi imperialisti i giovani proletari e ribelli si organizzino in organizzazioni giovanili rivoluzionarie che lottino contro il potere istituito che sforna solo crisi, miseria, lutto e per la conquista del potere rosso in mano alla classe lavoratrice e alle masse popolari.
I giovani maoisti di Red Block esprimono solidarietà alla famiglia del giovane e sostegno militante alla battaglia che i giovani proletari e
ribelli stanno conducendo in queste ore.


ALEXIS E' VIVO E LOTTA INSIEME A NOI...

... LE NOSTRE IDEE NON MORIRANNO MAI!


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