Il 6 dicembre del 2007 sono stati uccisi 7 operai alla Thyssen Krupp di Torino, Antonio, Angelo, Roberto, Bruno, Rocco, Rosario, Giuseppe. La mancanza di rispetto, da parte dei padroni della fabbrica, delle norme di sicurezza ha scatenato un rogo dentro lo stabile in dismissione…gli estintori erano scarichi, gli idranti non funzionavano, 7 operai sono bruciati.
Il 17 novembre, per la prima volta in Italia, i padroni della Thyssen sono stati accusati di omicidio volontario con dolo eventuale, per la prima volta, in Italia, sono stati ammessi più di 50 operai Thyssen come parte civile al processo.
Dopo quella strage in Italia si è continuato e si continua a morire di e per lavoro, 4 operai muoiono ogni giorno, un lavoratore ogni 7 ore!In Italia si è costruita una campagna mediatica e politica sulla sicurezza, ci hanno voluto far credere che siamo tutti in pericolo e la maggior parte di colpa l’hanno imputata agli immigrati…!
E’ vero, siamo tutti in pericolo, ma sono loro (stato,governi e padroni) a metterci in pericolo, sul lavoro dove si continua a morire e a scuola come successo sabato 22 al liceo Darwin di Rivoli (Torino), dove il crollo di un soffitto ha ucciso un giovane studente e feriti 4 in modo molto grave, ecco cosa producono le politiche di tagli di fondi e smantellamento della scuola pubblica che da anni attuano governi di centro destra e centro “sinistra”!
Denunciamo la responsabilità politica del governo, per la morte del giovane liceale torinese, in particolare per mezzo dell’ormai legge Gelmini che producendo tagli per 8 miliardi di euro verso scuole e università colpisce direttamente anche l’edilizia scolastica che in tutta Italia è fatiscente con una media del 50% delle scuole (70% in Sicilia).
Altro che fatalità come ha dichiarato il Presidente del Consiglio!
Inoltre come studenti medi e universitari continueremo a scendere in piazza affinché venga cancellata la vergognosa Legge 133 e l’attuazione della controriforma dell’Università che vogliono istituire nel nostro Paese in estrema sintesi un’istruzione e una cultura differenziate per censo ed “appartenenza di classe”, con una scuola per i figli dei ricchi e dei padroni (magari privata e sostenuta dai soldi di tutti ,in particolare dei lavoratori) e una scuola pubblica per i figli dei lavoratori, povera senza risorse, strutture e strumenti.
Non vogliamo più che i lavoratori vengano uccisi sui posti di lavoro per il profitto di pochi capitalisti e tantomeno che muoiano gli studenti nelle scuole!
E’ importante che gli studenti si uniscano ai lavoratori nella lotta contro gli omicidi bianchi, perché vengano rispettate le norme sulla sicurezza e perché la vita di un lavoratore non sia più considerata meno della merce che produce!
Per questo invitiamo tutti gli studenti a partecipare alla:
Manifestazione 6 Dicembre a Torino
Difendiamo il nostro presente riprendiamoci il nostro futuro!
Red Block
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