sabato 10 gennaio 2009

CONTRO LA REPRESSIONE LOTTARE, ORGANIZZARE LA GIOVENTU' PROLETARIA E RIBELLE

In un paese imperialista come l’Italia qualsiasi forma di opposizione reale a questo sistema non è tollerata e viene repressa dai servi in divisa, non importa che ci sia al potere un governo di centro-destra o di centro-sinistra la classe che rappresentano è la stessa: la borghesia imperialista.
Nella “rossa” Bologna il sindaco sceriffo Cofferati è stato l’artefice di sgomberi e provvedimenti repressivi da degno moderno-fascista cosi come ora il suo collega palermitano Cammarata emette ordinanze per il decoro della città e si appresta a riprendersi certi spazi come l’Ex Carcere in una più ampia ottica di speculazione edilizia del centro storico.
Una città dove sta prendendo piede l’emergenza rifiuti, dove quasi ogni giorno sfilano cortei di disoccupati,senza casa e precari, dove la dispersione scolastica in molti quartieri popolari è a livelli spaventosi il sindaco e suoi colleghi di maggioranza distribuiscono posti a parenti amici e contemporaneamente attaccano e criminalizzano le masse che si ribellano.
Così come hanno tentato di fare contro questo corteo molti partiti e gruppi neofascisti che hanno fatto pressioni sul questore perché lo vietasse.
Invece noi siamo qui per gridare la nostra rabbia contro le istituzioni ma anche per ricordare i giovani Peppe e Pasquale abitanti di questo quartiere e morti a causa di un inseguimento dei servi in divisa, entrambi vivono nelle nostre lotte!
Ma nella costruzione/consolidazione del moderno fascismo giocano un ruolo fondamentale i partiti della falsa sinistra come Rifondazione e i sindacati confederali. Queste forze niente hanno a che vedere con il movimento reale che lotta quotidianamente contro il sistema, anzi ne sono parte integrante, confondono le masse ne affievoliscono la combattività, ubriacano i giovani di “non violenza” quando la violenza principale proviene dallo Stato quotidianamente, sono complici dei padroni e cogestori nello sfruttamento sui lavoratori.
La feroce macchina repressiva, messa a punto dal governo di centro-sinistra e attuata dal governo di centro-destra, scatenatasi contro la gioventù ribelle a Genova durante il G8 ha mostrato chiaramente quanto il potere ha paura di chi si ribella in particolar modo ha paura dei giovani. La ribellione giovanile che negli ultimi anni, dal G8 in poi ha animato tutti i fronti di lotta : dal movimento contro le guerre imperialiste al No Tav, dal No dal Molin al movimento contro le discariche in Campania, in tutte queste lotte la gioventù proletaria e ribelle ha avuto un ruolo fondamentale.
Per spazzare via questo sistema marcio e corrotto nella pattumiera della storia è necessario organizzarsi ad un livello più alto con il fine dell’abbattimento definitivo dello Stato borghese e la creazione di un potere nelle mani dei lavoratori e delle masse popolari.
È necessaria una forma più alta di organizzazione che superi l’attuale frammentazione locale che è anche causa di una scarsa incisività delle lotte contro il sistema, che ultimamente per quanto dure nel migliore dei casi hanno rappresentato solo una buona difesa agli attacchi del sistema contro i diritti delle masse, ma niente di più si è conquistato.
Anche in quest’ottica la gioventù proletaria che si ribella da Milano a Palermo deve organizzarsi!
Alla luce di questo sgombero come l’ultimo di una lunga serie di atti repressivi dello Stato,
Red block coglie nuovamente l’occasione per invitare tutti i compagni e le organizzazioni che lottano quotidianamente contro la repressione ad aderire al coordinamento nazionale contro la repressione nato a Roma lo scorso Giugno.
Se toccano uno toccano tutti, per questo è necessario un salto di qualità nella lotta contro la repressione ed il coordinamento nazionale rappresenta un primo passo che va in questa direzione.
I giovani maoisti di Red Block esprimono piena solidarietà ai compagni del CSOA Ex Carcere colpito dalla vile repressione dello stato.


Red Block Palermo(organizzazione giovanile di proletari comunisti)

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