L’ampia mobilitazione che attraversa le città da nord a sud, la determinazione di questi giorni degli studenti che è sfociata in grosse manifestazioni,assemblee e occupazioni di scuole e università fa paura al governo moderno fascista di Berlusconi Bossi e Fini che lungi dal risolvere i bisogni concreti degli studenti ricorre ancora una volta al manganello, giustificando di fatto le aggressioni di neofascisti verso le scuole occupate. Già a settembre durante una contestazione degli studenti del liceo scientifico Newton di Roma i ragazzi erano stati identificati dalla polizia, nei giorni scorsi gli studenti milanesi che hanno tentato di occupare la stazione ferroviaria sono stati presi a colpi di manganello.
Alla giusta richiesta da parte degli studenti,insegnanti e lavoratori di scuola e università di ritirare l’indecente decreto Gelmini questa è la risposta del capo del governo: repressione!
Adesso è arrivato il momento che gli studenti decidano del proprio futuro contro un governo che pensa solo a salvare le banche e a finanziare guerre di aggressione con i nostri soldi, sottraendoli all’istruzione e alla ricerca.
Se pensano di decidere sul nostro futuro e quello delle generazioni a venire usando la violenza poliziesca si sbagliano di grosso, la storia insegna che la repressione alimenta la ribellione e questa non può essere fermata ne da sbirri ne da teste rasate.
Ad un attacco radicale ai nostri diritti da parte del governo è necessario dare una risposta radicale come già stanno facendo gli studenti universitari di Napoli,Torino e Milano che hanno occupato e gli studenti di molte scuole nel paese.
Per questo è sbagliato l’attendismo sterile di gruppi politici in città come rifondazione che fino all’anno scorso stava nel governo del ministro Fioroni e “socialismo rivoluzionario” che anche se a parole fanno begli slogan dai sound system nei fatti come abili pompieri spengono il fuoco sul nascere rivelandosi funzionali al governo.
L’unico modo per non fare passare la controriforma è organizzarsi in collettivi in ogni scuola e riappropriarci delle NOSTRE scuole occupandole e organizzando attività e ulteriori proteste senza farsi strumentalizzare dai partiti della falsa sinistra che fino a ieri stavano seduti sulle poltrone.
METTIAMOCI IN RETE!
CONTRO LA SCUOLA DEI PADRONI
10…100…1000… OCCUPAZIONI!
MANIFESTAZIONE LUNEDI 27 ORE 16 PZA POLITEAMA PALERMO
Studenti anti-gelmini
RED BLOCK
Alla giusta richiesta da parte degli studenti,insegnanti e lavoratori di scuola e università di ritirare l’indecente decreto Gelmini questa è la risposta del capo del governo: repressione!
Adesso è arrivato il momento che gli studenti decidano del proprio futuro contro un governo che pensa solo a salvare le banche e a finanziare guerre di aggressione con i nostri soldi, sottraendoli all’istruzione e alla ricerca.
Se pensano di decidere sul nostro futuro e quello delle generazioni a venire usando la violenza poliziesca si sbagliano di grosso, la storia insegna che la repressione alimenta la ribellione e questa non può essere fermata ne da sbirri ne da teste rasate.
Ad un attacco radicale ai nostri diritti da parte del governo è necessario dare una risposta radicale come già stanno facendo gli studenti universitari di Napoli,Torino e Milano che hanno occupato e gli studenti di molte scuole nel paese.
Per questo è sbagliato l’attendismo sterile di gruppi politici in città come rifondazione che fino all’anno scorso stava nel governo del ministro Fioroni e “socialismo rivoluzionario” che anche se a parole fanno begli slogan dai sound system nei fatti come abili pompieri spengono il fuoco sul nascere rivelandosi funzionali al governo.
L’unico modo per non fare passare la controriforma è organizzarsi in collettivi in ogni scuola e riappropriarci delle NOSTRE scuole occupandole e organizzando attività e ulteriori proteste senza farsi strumentalizzare dai partiti della falsa sinistra che fino a ieri stavano seduti sulle poltrone.
METTIAMOCI IN RETE!
CONTRO LA SCUOLA DEI PADRONI
10…100…1000… OCCUPAZIONI!
MANIFESTAZIONE LUNEDI 27 ORE 16 PZA POLITEAMA PALERMO
Studenti anti-gelmini
RED BLOCK
Nessun commento:
Posta un commento