giovedì 26 maggio 2016

LETTERA DI MAO ALLE GUARDIE ROSSE DELLA SCUOLA MEDIA DELL’UNIVERSITÀ CHINGHUA (1° agosto 1966)

Compagni Guardie rosse della Scuola media dell’università Chinghua, ho ricevuto sia i manifesti a grandi caratteri che mi avete mandato il 28 luglio che la lettera in cui mi chiedete una risposta. I due manifesti a grandi caratteri che avete scritto il 24 giugno e il 4 luglio esprimono la vostra rabbia e denunciano di tutti i proprietari terrieri, i borghesi, gli imperialisti, i revisionisti e i loro lacchè che sfruttano e opprimono gli operai, i contadini, gli intellettuali rivoluzionari e i gruppi e i partiti rivoluzionari. Voi dite che è giusto ribellarsi contro i reazionari e io vi sostengo con entusiasmo. Io sostengo con entusiasmo anche il manifesto a grandi caratteri del Gruppo di combattimento Bandiera rossa della Scuola media dell’università di Pechino in cui si dice che è giusto ribellarsi contro i reazionari; sostengo anche l’ottimo discorso rivoluzionario tenuto dal compagno Peng Hsiaomeng rappresentante del Gruppo di combattimento Bandiera rossa alla grande riunione del 25 luglio cui hanno partecipato tutti gli insegnanti, gli studenti, il personale amministrativo e i lavoratori dell’università di Pechino. Qui voglio dirvi che io stesso, come tutti i miei compagni d’arme rivoluzionari, abbiamo assunto lo stesso atteggiamento. Io darò il mio entusiastico sostegno a tutti coloro che, ovunque si trovino, a Pechino o in qualsiasi altra parte della Cina, assumeranno un atteggiamento simile al vostro nel movimento della Rivoluzione culturale. Un’altra cosa: mentre vi sosteniamo, vi chiediamo nel contempo di tenere presente la necessità di unirvi con tutti coloro con i quali è possibile farlo. Per quanto riguarda coloro che hanno commesso gravi errori, dopo avere denunciato questi errori, voi dovreste offrir loro una via d’uscita, dando loro un lavoro da svolgere in modo che possano correggere i propri errori e diventare uomini nuovi. Marx ha detto che il proletariato non deve emancipare solo se stesso ma tutto il genere umano. Se non riuscirà a emancipare tutto il genere umano, allora il proletariato non sarà in grado di emancipare neppure se stesso. Prego i compagni di tener presente anche questa verità.




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