venerdì 10 dicembre 2010

Avanza la lotta degli studenti inglesi!

Ieri più di 20.000 studenti britannici hanno manifestato nella capitale londinese contro il governo dei padroni Cameroon che tra i vari provvedimenti antipopolari e antiproletari ha triplicato la quota delle rette universitarie fino a 9.000 sterline (oltre 10.000 €).
Ciò significa che i neolaureati, ammesso e non concesso che trovino un lavoro, dovranno versare per diversi anni il 10% del loro stipendio per ripagare i debiti contratti per studiare…
Questa è la quinta manifestazione che in un mese ha scosso il paese, che non vedeva una tale mobilitazione studentesca da decenni.
Non sono bastati i divieti e le barriere metalliche erette intorno alla piazza del parlamento a difesa dei parassiti che dibattevano l’approvazione di tale scempio.
Gli studenti hanno travolto tutto: “gabbie metalliche”, sbirri armati di manganelli (più di 1.000), si sono fatti beffa della statua di Winston Churchill imbrattandola, hanno fatto irruzione nel Ministero del Tesoro eludendo e travolgendo nuovamente i controlli.
Ciliegina sulla torta l’assalto alla rolls royce con a bordo il Principe Carlo e la consorte Camilla che stavano recandosi a teatro per una serata di gala.
Bilancio della giornata di lotta è di 4 servi in divisa gravemente feriti, un numero imprecisato di manifestanti feriti e 7 arresti.
Il primo ministro inglese ha dichiarato che “sui colpevoli cadrà l’enorme perso delle leggi di questo paese”. I due volti della reazione della classe dominante alla ribellione travolgente: il volto di terrore impresso su Camilla e la promessa di ritorsione a chi combatte per un diritto fondamentale come quello allo studio.
Questo è il nocciolo della questione, in Gran Bretagna così come nel resto del mondo, i padroni e i governanti vivono nel lusso più sfrenato, da veri e propri parassiti sulle spalle dei lavoratori e del popolo. Per uscire da una crisi che loro stessi hanno creato varano di misure di austerity ovviamente rivolte verso gli stessi lavoratori, giovani e donne per continuare a permettere all’infima maggioranza di vivere nel lusso a spese dell’enorme maggioranza.
Questo è il significato delle misure di austerity varate da tutti i governi europei, americano e cosi via che prendono il nome di riforma Gelmini, taglio delle pensioni, attacco al diritto di sciopero, guerre di aggressione imperialista in Irak, Afghanistan, Libano ecc..
Gli studenti inglesi, così come quelli italiani e ancor prima i giovani ribelli in Francia, Grecia e molti altri paesi hanno detto un chiaro no a tutto questo.
Un “no” è stato scritto a caratteri cubitali con vernice rossa sul prato antistante il parlamento inglese.
Cresce sempre più la coscienza che il capitale insieme a tutti i suoi governi sia di destra che di “sinistra” è un sistema marcio, non può essere cambiato o migliorato ma distrutto e gettarlo per sempre insieme allo sfruttamento e morte da esso provocato, nella pattumiera della storia.

Viva la rivolta degli studenti inglesi

Viva la rivolta degli studenti italiani

Viva la rivolta dei giovani proletari e ribelli greci

Viva la rivolta dei giovani proletari ribelli europei

Contro i governi della borghesia, ribellarsi è giusto!

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