giovedì 18 novembre 2010

BASTA PREDICARE, E' L'ORA DI AGIRE

(volantino distribuito alla manifestazione del 17 Novembre a Palermo)
Sono ormai due anni che continuiamo a parlare e scrivere volantini contro la riforma Gelmini che ormai come tutti possono verificare con gli effettivi provvedimenti già in atto distrugge l'istruzione pubblica e aumenta le file dei precari.
Lo studente adesso non ha più bisogno di sentirsi dire sempre le solite cose, ora è necessario organizzarsi e dire chiaramente quello che ci vuole: contro questo governo che ci sfrutta e ci reprime è necessaria una rivolta popolare che cacci realmente questa casta di politici al governo e anche quelli dell'opposizione e per farla è necessaria un'organizzazione giovanile rivoluzionaria.
Da troppo tempo ormai assistiamo a un continuo evolversi di lotte in tutto il mondo, dai giovani greci alle rivolte in Francia fino ad arrivare a Londra dove gli studenti hanno manifestato tutta la loro rabbia contro un governo che triplica le tasse universitarie e non assicura alcun futuro ai giovani.
E cosa hanno dichiarato gli studenti quando a Londra hanno distrutto il palazzo del partito conservatore britannico e si sono scontrati con la polizia?
E' solo il minimo che possiamo fare rispetto a quello che subiamo tutti i giorni!
Sentire queste dichiarazioni, vedere ciò che succede negli altri paesi, da un lato ci da una gioia intensa dall'altro la rabbia sale al massimo livello proprio perchè in Italia abbiamo le condizioni oggettive per ribellarci contro questa casta di politici al potere indegna che ci sfrutta, ci reprime e ci usa per i loro interessi economici e fisici (vedi i continui Bunga Bunga (orgie) di Berlusconi l'utilizzatore di donne che considera merce il corpo della donna) e invece siamo a livelli veramente indegni.

Prendiamo ad esempio la situazione palermitana, gli studenti sono allo sbando totale e si lasciano facilmente abbindolare da partiti riformisti come Rifondazione Comunista e pacifisti beceri come Socialismo Rivoluzionario che meritano realmente la cacciata da ogni manifestazione e assemblea visto che sono veri e propri sbirri di movimento che restano a guardare quando la polizia ci reprime e criminalizzano i compagni quando rispondono con la giusta violenza rivoluzionaria.
Ma non solo, anche le reti e i coordinamenti che si vengono a costituire sono giorno dopo giorno uno peggio dell'altro e non danno alcuna alternativa se non l'arretramento del movimento stesso:
Gli studenti medi sono divisi tra la Rete dei collettivi studenteschi che adotta prassi prettamente pacifiste tipiche come suddetto da Socialismo Rivoluzionario (è inutile dilungarci sull'inutilità dunque di tale prassi soprattutto in una fase politica dove la repressione è sempre più utilizzata e sarebbe necessario trasmettere il segnale che non ci spaventiamo e che le loro azioni aumentano la nostra ribellione) e il coordinamento degli studenti medi guidato dall'area autonoma (centri sociali) che propone alla riforma Gelmini l’autoriforma concetto assolutamente errato oggettivamente perché il nostro obiettivo deve essere quello di far crollare questo governo e non di creare una riforma “parallela” (tra l'altro la proposta avanzata è piuttosto una fantasia impossibile).
E poi cortesemente, siamo veramente stanchi di trasformare le manifestazioni in buffonate con questi sound system sempre presenti e controproducenti perchè deviano l'interesse dello studente a partecipare in maniera combattiva al corteo, trasformando dunque i manifestanti in ballerini sballati.
Per quanto concerne gli universitari invece al momento vi sono schierati in campo due coordinamenti: il primo è quello formato da collettivi studenteschi e associazioni già operanti all'Accademia di Belle Arti, Scienze Politiche, Medicina e Giurisprudenza insieme ad altri studenti singoli di diverse facoltà che al momento sta cercando di rilanciare il movimento combattendo il qualunquismo diffuso tra gli studenti ma non avendo ancora idee chiarissime riguardo al modo di intraprendere la lotta radicalmente e il secondo appena nato vede un avvicinamento del CUA di Lettere e Filosofia (legato all'area autonoma) a organismi più che riformisti come UDU e MdU che praticamente rappresentano la GCIL giovanile.
Tale coordinamento è veramente ridicolo sul piano di linee perchè a tal punto se si stringono tali alleanze bisogna chiedersi chi all'interno è il più radicale?
CONTRO CHI CI SFRUTTA E CI VUOLE SCHIAVI RIBELLIAMOCI!!
organizziamoci insieme in maniera realmente combattiva e determinata e facciamo dello slogan lanciato a Roma, Sciopero Generale, un punto di forza per la caduta di questo governo!

Contatti: redblock-studenti@libero.it Red Block
vedi il nostro blog: redblock-it.blogspot.com

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