martedì 8 marzo 2016

Studenti di Milano del liceo Donatelli e liceo Pascal in lotta contro il preside sceriffo, che attua da più di un mese metodi di repressione contra la libertà di pensiero degli studenti. Ecco il moderno fascismo che avanza all'interno della "buona scuola" di Renzi.



Di seguito riportiamo il comunicato del C.A.S.C. Lambrate

Prendiamo parola per raccontare quello che è successo sabato al liceo Donatelli e al liceo Pascal di Milano e più in generale per raccontare la difficile situazione che si è andata a creare in queste scuole negli ultimi mesi.
Infatti i due licei da quest’anno hanno una nuova preside che si è contraddistinta per aver usato metodi repressivi e intimidatori nei confronti di tutte le componenti scolastiche allo scopo di mantenere un controllo totale su quello che avveniva a scuola.
Per la prima volta da quando gli studenti delle due scuole hanno memoria si è cercato di censurare il giornalino studentesco (a causa di un articolo che parlava di Buona Scuola), non sono stati approvate assemblee durante l’autogestione perché “troppo politiche”, non si possono più affiggere volantini e striscioni senza permesso e addirittura quattro studenti sono stati puniti per aver organizzato un dibattito durante l’intervallo.
Secondo la preside in questione chi esprime liberamente le proprie idee è o un plagiatore di minori oppure una vittima di qualche altro plagiatore. La Polizia a scuola viene chiamata come se fosse prassi ordinaria, come quando giovedì sono arrivati i Carabinieri al Donatelli perché due ex-studenti avevano avuto la folle idea di andare a trovare i loro vecchi professori.
In questi mesi più volte studenti sono stati minacciati singolarmente di essere sanzionati e denunciati perché volevano esprimere il proprio dissenso, cercando di isolare le voci dissonanti dalla presidenza e di descriverle come un esiguo gruppo di estremisti.
Sabato tutti gli studenti delle due scuole hanno dimostrato di essere uniti e di non accettare più forme prepotenti di autoritarismo da parte della presidenza. Infatti la mattina si è svolto un corteo interno contemporaneamente nelle due sedi diretto in presidenza per consegnare tutti insieme una lettera in cui si chiedeva la modifica del suo comportamento.
Durante un franco confronto svoltosi nella palestra del Donatelli davanti a tutti gli studenti, alla preside è stato chiesto conto delle sue iniziative, ma quando i toni del confronto si sono alzati ha abbandonato la scuola sostenendo di essere diretta nella altra sede, dove però non è mai arrivata.
Questa figura di preside ci ricorda molto quella del Preside-Manager descritto nella legge 107, la Buona Scuola di Renzi: autoritario e gerarchico con studenti, professori e ATA e invece asservito ai potenti nell’applicare leggi ingiuste e impedire le forme di dissenso.
Crediamo che gli studenti del Donatelli e del Pascal sabato abbiano dato una grande prova di forza! Siamo con loro nella lotta contro le gerarchie e nella resistenza quotidiana contro la Buona Scuola che portiamo avanti per rendere i luoghi del sapere luoghi migliori, aperti al dialogo e al pensiero critico.
Continueremo a monitorare questa situazione sicuri che finché saremo determinati nessun preside sceriffo potrà fermarci!
C.A.S.C. Lambrate
Rete Studenti Milano
Collettivo Autonomo Virgilio
Collettivo Hajech
Collettivo Autonomo Donatelli
Collettivo Autogestito Pascal
Collettivo Politico Manzoni
Collettivo Autonomo Tenca
Collettivo CUBO Boccioni
Collettivo Autonomo Tito Livio
Collettivo Berchet
Collettivo Indipendente Agnesi
Collettivo Carducci

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