RIGIRIAMO DA PROLETARI COMUNISTI:
Oltre 2000 compagni hanno partecipato ieri a Napoli alla manifestazione
contro la guerra di aggressione dell'imperialismo verso la Libia e in
solidarietà con i migranti giunti sul nostro territorio.
La manifestazione indetta a livello nazionale ha visto però una
partecipazione essenzialmente napoletana con alcune delegazioni provenienti
da Roma, Taranto, Palermo, Cosenza, e qualche altra. Anche a livello
napoletano vi sono state, nonostante le numerose adesioni alla
manifestazione, diverse realtà che non hanno effettivamente partecipato.
Questo da valore al carattere di avanguardia di massa della manifestazione,
al ruolo di prima fila svolto da numerosi giovani, universitari e studenti
medi, che costituivano oltre un quarto della manifestazione; una
manifestazione necessaria che si assunta il ruolo di rappresentare
nazionalmente tutto il movimento di opposizione alla guerra imperialista,
alternativo al pacifismo, ben intenzionato o di maniera, che peraltro non
aveva portato che poco più di 500 persone alla manifestazione di Roma,
anch'essa giusta e opportuna, convocata da Emergency.
Il corteo si è svolto con combattività, ha attraversato quartieri popolari
di Fuorigrotta e Bagnoli, ottenendo attenzione e sostegno, grazie anche alla
denuncia che legava la guerra alle condizioni di vita dei proletari e delle
masse; ha realizzato durante il suo percorso azioni di denuncia verso
Unicredit e Fiat.
Forte è stata la presenza solidale per l'attivista pacifista
internazionalista Vittorio Arrigoni, così come la solidarietà alla lotta del
popolo palestinese.
Proletari comunisti, Red Block, Disoccupati Organizzati dello Slai cobas per
il sindacato di classe hanno costituito una significativa delegazione da
Taranto e Palermo, dietro lo striscione "Via il governo della guerra, della
repressione e della disoccupazione"; hanno portato pannelli e opuscoli di
informazione sulla lotta degli immigrati al Campo di Manduria (TA) e diffuso
massicciamente Proletari comunisti, con la nostra posizione sulla guerra,
sulla Libia e a sostegno delle rivolte arabe.
Contro le posizioni pacifiste e falso antimperialiste, è stato riportato
nella manifestazione lo slogan "La guerra imperialista si può fermare solo
se avanza la guerra popolare". E in questo quadro i manifesti della recente
campagna a sostegno della guerra popolare in India, esprimevano fino in
fondo la linea e la pratica di questo slogan.
La manifestazione si è conclusa all'imbocco del vialone che porta alla Base,
bloccata come era prevedibile da forti contingenti polizieschi.
Dal camion della manifestazioni sono intervenuti i compagni di Napoli, di
Roma, dell'Università di Bologna, Roma e Palermo, della Sardegna.
Per noi, è intervenuta una compagna di Proletari comunisti di Taranto che ha
ripreso e raccontato la lotta con gli immigrati del Campo di Manduria,
portato il saluto di una parte di essi alla manifestazione, lanciato un
nuovo appuntamento al Campo di Manduria per Giugno.
Un compagno di Red Block ha raccontato l'attività svolta a Palermo in
preparazione della manifestazione, ha ripreso la denuncia contro guerra e i
campi di migranti, e riportato ancora una volta le ragioni del sostegno alla
guerra popolare in India nel quadro dell'opposizione al sistema imperialista
e alle sue guerre.
I contenuti della manifestazione espressi anche nelle conclusioni danno
forza alle ragioni del suo svolgimento, che deve essere considerato non la
conclusione di un percorso, ma l'inizio di un percorso del movimento contro
l'imperialismo e la guerra, contro i governi imperialisti europei, contro
l'imperialismo italiano. Temi che vengono affrontati nell'assemblea di oggi,
domenica, e che daranno vita a nuove iniziative
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