venerdì 8 febbraio 2013

Spagna. Studenti in piazza per il terzo giorno consecutivo - per la ripresa del movimento studentesco in italia... avanti compagni!



altTerzo giorno di mobilitazione oggi nel mondo dell’istruzione spagnola. Da martedì infatti, studenti delle scuole superiori protestano contro la proposta di controriforma scolastica del Ministro Wert che tende sempre più a privatizzare il sistema educativo fornendo più fondi agli istituti scolastici privati e soprattutto cattolici, imponendo in qualche modo un sistema educativo classista. In numerose regioni della penisola iberica, l'adesione allo sciopero studentesco è stato praticamente totale.
Già dalla prima giornata di martedì sono stati migliaia gli studenti e le studentesse che hanno partecipato ai picchetti informativi. A loro si sono uniti anche buona parte della popolazione stanca di tagli nel settore pubblico a beneficio di quello privato. Lavoratori di vari settori come quello della sanità e dei trasporti hanno quindi manifestato nelle principali città insieme a professori, studenti e genitori. Nella giornata di ieri, la seconda di questi tre giorni di sciopero, più di 2 milioni di studenti e studentesse hanno partecipato allo sciopero, svuotando le aule di 2.500 scuole superiori e in più di 200 mila hanno in tutto partecipato alle centinaia di mobilitazioni che avevano come parola d'ordine “No alla controriforma franchista di Wert”, invocando oltremodo le dimissioni del Governo.
I giorni di mobilitazioni indetti si concludono con una grande manifestazione che questo pomeriggio attraverserà le strade di Madrid e che passerà davanti al Ministero dell'Educazione, dove il ministro Wert discuterà, con i consiglieri delle comunità autonome, sulla memoria economica del progetto governativo noto come “Legge di miglioramento della qualità educativa” (Lomce). La così chiamata “Marea Verde” quindi oggi tornerà nelle piazze madrileñe dopo due giornate di sciopero studentesco, ancora una volta per dire no alle politiche di austerity promosse dal governo spagnolo e dalle riforme peggiorative che i vari ministri di turno cercano di implementare, tutto a vantaggio del privato e a danno del pubblico.

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