Appello per una manifestazione il 12 dicembre a Palermo nel 40° della strage di Piazza Fontana.
Nel quarantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana è impossibile non unire il ricordo degli avvenimenti storici che caratterizzarono quel periodo con l’attualità degli eventi che viviamo oggi. Allora ai bisogni della classe operai,degli studenti, delle masse popolari in genere, alle loro genuine aspirazioni di cambiamento che puntavano ad una nuova e migliore società si rispose con la repressione culminata nelle stragi di stato nel quadro della cosiddetta “strategia della tensione”.
Stragi architettate da apparati segreti come la P2 che vedeva tra i suoi membri eminenti personalità del sistema politico ed economico del nostro paese. Oggi il tentativo di “colpo di stato interno della classe dominante” non è stato abbandonato ma è ancora attuale.
Oggi dopo quattro decenni il contesto generale non è quello delle grandi lotte del biennio rosso
’68-’69 ma anche quando c’è il solo sentore di proteste radicali che possano richiamare anche vagamente a quegli anni, magari gli studenti che dopo anni di assopimento invadono le città e si riprendono gli spazi nelle scuole e nelle università o gli operai che di fronte a licenziamenti e casse-integrazioni protestano e in alcuni casi riscoprono forme radicali di lotta come alla Inse o alla Eutelia, li la risposta dello stato è sempre quella: repressione!
Repressione che ieri usava le squadracce fasciste e oggi usa i vigilantes privati contro gli operai o le ronde polizia-carabinieri-militari nelle nostre città che sembrano delle caserme dal clima irrespirabile. Ieri il revisionismo era portato avanti dalla DC contro i valori della Resistenza Partigiana oggi il revisionismo storico è “patrimonio comune” di tutte quelle forze politiche che da destra a “sinistra” si succedono al governo del paese, gli ex comunisti del PD fanno revisionismo storico alla pari del PDL legittimando i neofascisti di Casa Pound come successo recentemente a Roma o che attaccano la Resistenza equiparando i partigiani antifascisti ai repubblichini di Salò.
Un governo che va avanti a colpi di decreti, che vuole una riforma costituzionale che stravolge in senso reazionario la costituzione, una opposizione parlamentare inesistente e in ultima analisi funzionale al governo non mettendone in discussione la profonda natura reazionaria ma sempre pronta all’accordo e “all’inciucio”. In questo contesto i sindacati “ufficiali” in particolare Cisl e Uil diventati veri apparati di sistema che firmano accordi separati con i padroni e contro i diritti dei lavoratori che continuano a morire sui posti di lavoro per “mancanza di sicurezza”.
Oggi una classe politica con vecchie e “nuove” facce come ieri non vuole e non può risolvere i problemi del popolo bensì è una classe parassitaria che si aggrappa disperatamente alle poltrone e al potere. Basti pensare alla nostra città in emergenza permanente con strade che si allagano dopo 5 minuti di pioggia, interi quartieri sommersi dall’immondizia, disoccupazione dilagante e potremmo ancora andare avanti e quali sono le risposte delle istituzioni? Sgomberi forzati di case sfitte occupate da senza case e di centri sociali, denunce verso chi lotta per il lavoro come i rottamai. E davanti a tutto ciò il sindaco dichiara che la cittadinanza dovrà “sopportarlo” fino alla fine del mandato e una finta opposizione è in grado solo di organizzare manifestazioni goliardiche con barchette di carta : l’arroganza del potere da un lato e la stupidità politica di chi agisce per i propri interessi e non nell’interesse del popolo dall’altro, due facce del potere politico che rappresenta questo stato e le sue istituzioni.
Uno stato che irreggimenta la società con “pacchetti sicurezza” , che criminalizza gli immigrati, che uccide nelle carceri e che risponde al dissenso con la repressione non è più uno stato democratico ma uno stato di polizia che con tutti questi “ingredienti” marcia verso un moderno fascismo.
Per questo proponiamo che questo 12 dicembre Palermo veda un fronte ampio di forze politiche, sindacali, sociali, come singoli, intellettuali progressisti, partecipino con noi alla costruzione di una grande manifestazione contro il vecchio e il moderno fascismo.
Proletari comunisti Red Block
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