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A NAPOLI DEL 30 SETTEMBRE
C’è chi dice che il fascismo è una storia vecchia, parte del passato che mai potrebbe tornare grazie alla democrazia che vige nel nostro paese, e invece concretamente l’odore marcio del fascismo che si fa strada a calci e pugni lo si sente già da tempo non solo tra le file dei militanti neofascisti come forza nuova, casapoud, cuore nero, ecc … ma anche nel cuore dello stato italiano, che oltre a rinnegare la sua stessa costituzione permettendo alla manovalanza squadrista di agire liberamente nel territorio propagandando e praticando azioni fasciste, odio razziale, omofobia e quant’altro, porta avanti politiche antipopolari, autoritarie, securitarie e fasciste.
Mercoledì 30 settembre in ricordo delle 4 giornate di Napoli, 5.000 antifascisti in corteo tra gli applausi e il sostegno concreto degli abitanti dei quartieri napoletani hanno tenuto alto l’onore antifascista difeso in passato dai partigiani e ancora oggi necessario.
Il corteo che si dirigeva verso la sede dei neofascisti di Casapound Italia ad un certo punto è stato bloccato dalle forze del (dis)ordine che hanno difeso (come già successo) i militanti fascisti dividendo in due fronti il corteo e caricandolo
Tuttavia i compagni non hanno esitato ed hanno dato la giusta risposta alle cariche lanciando pietre, bottiglie, fumogeni e scontrandosi frontalmente con le forze repressive.
Aldilà del corteo già nei giorni scorsi alcuni compagni di Napoli avevano portato avanti una campagna di denuncia verso questi fascisti che da poco operano anche a Napoli, Casapound Italia, dicendo apertamente chi sono quei “bravi ragazzi” che a parole dicono di aiutare le masse popolari ma nella prassi compiono vere e proprie azioni squadriste e non rinnegano affatto il passato fascista in Italia dagli anni ’20 ai ’40;
Ciò che è successo Mercoledì a Napoli non è di certo un fatto nuovo, ricordiamo il 28 Febbraio a Bergamo durante la manifestazione d’apertura di una nuova sede di forza nuova dove gli antifascisti sono stati repressi violentemente dallo stato di polizia che militarizzando tutta la città ha difeso i militanti di forza nuova armati di cinghie, bastoni e spranghe;
La lotta antifascista dunque non è soltanto la lotta contro gli squadristi fascisti ma anche contro lo stato che avanzando verso un moderno fascismo non fa altro che difendere ed aiutare la propria manovalanza e contemporaneamente reprimere chi si ribella a questo stato di cose.
Per una lotta più costante è necessario quindi organizzare reti antifasciste (RAF) in tutte le città per cacciare i fascisti e dargli ciò che si meritano …
Contro il fascismo sempre più violenza ora e sempre resistenza!
Red Block
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