Un'ondata di manifestazioni già dalla notte e dalle prime ore del
mattino sta interessando tutto il Paese: da Sanford, dove sono avvenuti i
tragici fatti, a New York, Washington, Tampa, Philadelphia, San
Francisco. Per il momento si tratta di proteste pacifiche e non si
registra alcun arresto. I manifestanti - non solo afroamericani -
lanciano accuse di razzismo e lo slogan più diffuso è "in questo Paese
c'è giustizia solo per i bianchi".
Per le strade
della Grande Mela hanno gridato tutta la loro rabbia per l'assoluzione
di George Zimmerman, urlando slogan come "No justice, no peace", oppure
'Who is guilty? All system is guilty (Chi è colpevole? Tutto il sistema è
colpevole).
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza a New York - come in moltissime altre città d'America - per chiedere giustizia per Trayvon Martin.
Un corteo pacifico è partito da Union Square per dirigersi verso Times Square: un corteo pieno di persone di tutte le età - molti i bambini - e multirazziale, composto non solo da afroamericani, ma da ispanici, asiatici, indiani. Arrivati nella piazza simbolo di Manhattan, i manifestanti l'hanno occupata sedendosi in terra e inscenando un sit in. Un cartello mostrava le immagini di un Trayvon bianco e di uno Zimmerman di colore. Sotto la scritta: 'Il verdetto sarebbe stato lo stesso?. Tutto intorno il traffico paralizzato, anche se molti degli automobilisti hanno solidarizzato con la protesta, unendosi agli slogan e suonando i clacson. Parecchi gli agenti di polizia dislocati lungo il percorso della manifestazione, ma loro presenza è stata discreta, nonostante la folla enorme che alla fine si è ritrovata radunata sotto le luci di Times Square.
Incidenti invece a Los Angeles, dove la manifestazione è degenerata in scontri con la polizia. Gli agenti hanno fatto uso di lacrimogeni e proiettili di gomma.
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