Un gruppo di attiviste contro la realizzazione dell'alta velocità Torino-Lione ha inscenato una contestazione sotto il palco dove è ospite il segretario del Pd Epifani. La protesta scatenata da un tweet. Il senatore: "C'è una deriva anti Stato"
Un gruppo di manifestanti No Tav ha scosso la Festa
dell'Unità di Garbatella. Dopo aver esposto striscioni contro la
realizzazione dell'alta velocità Torino-Lione, i manifestanti hanno
infatti contestato il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito,
sotto il palco dove è ospite il segretario del Pd Guglielmo Epifani.
La
protesta è partita quando la giornalista Bianca Berlinguer ha
pronunciato il nome del parlamentare subalpino, nel mirino dei
contestatori per un tweet nel quale accusava una manifestante No Tav,
Marta Camposana, di aver mentito accusando la polizia di averla
molestata.
Per
tenere a bada i circa 50 manifestanti, in maggioranza donne, sono
dovuti intervenire i carabinieri con i quali sono volati spintoni. La
Berlinguer a quel punto ha invitato sul palco una delle ragazze che
protestava per esporre al microfono le proprie ragioni: "Marta è stata
molestata dalle forze dell'ordine - ha detto la giovane - e il vostro
partito non dice nulla". Nel frattempo da un altro gruppo, composto da
esponenti di Occupy Pd, è partito lo slogan: "Guglielmo facci votare",
riferendosi al dibattito sulle regole congressuali del partito.
"Deriva anti Stato". "Confermo quanto ho già detto. C'è una deriva in cui la Tav non c'entra più nulla. C'è una deriva anti
Stato". Così il senatore Esposito: "La signora Marta - ha proseguito - è
indagata per azioni violente contro la polizia. Finalmente oggi la
procura di Torino ha aperto fascicolo sulle presunte molestie. Immagino
finirà come ho detto, che la signora Marta le molestie se le sia
inventate". "C'è il problema - afferma il senatore, che non era presente
alla festa dell'Unità a Roma e quindi non ha assistito alla protesta -
di non consentire che servitori dello Stato che prendono le botte siano
additati come molestatori con dichiarazioni false. Le forze dell'ordine
devono essere tutelate e rispettate. Quando, invece, hanno sbagliato,
come a Genova, sono state punite".
La protesta degli attivisti si è poi spostata sul Lungotevere, all'altezza di piazza Trilussa. Le forze dell'ordine sono intervenute per disperdere la manifestazione, chiuso un tratto di lungotevere tra Ponte Mazzini e ponte Garibaldi con i bus deviati.
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