martedì 7 maggio 2013

SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI MILANESI, CONTRO LO STATO DI POLIZIA RIBELLARSI E' GIUSTO!



RICEVIAMO E RIGIRIAMO IL COMUNICATO DEI COMPAGNI E COMPAGNE DELL'EX-CUEM LIBRERIA AUTOGESTITA:

DISTRUGGONO LA LIBRERIA, MANGANELLANO GLI STUDENTI, DOVE DEVASTANO NOI RICOSTRUIREMO!

Distruggono la libreria, manganellano gli studenti...manca solo il rogo dei libri. 
Questa mattina siamo entrati in università e ci si è presentato un vero e proprio scenario di guerra:
Lo spazio della libreria ex-Cuem non è stato semplicemente sgomberato, è stato completamente devastato, spariti i libri, spariti i computer, i tavoli, le pareti, la cucina e persino il pavimento. 
Subito abbiamo deciso di non permettere che la vita dell'excuem venisse interrotta e abbiamo riallestito la libreria nell'atrio. Dopo una grossa assemblea nel primo pomeriggio, in tante e tanti ci siamo mossi in un corteo interno terminato con l'occupazione di un nuovo spazio. Non un'aula a caso, ma una stanza privatizzata e normalmente data in gestione a interni o chi per esso per farci la casa base delle loro speculazioni in università durante salone del mobile o career day. Quel posto è vuoto per la maggior parte del tempo, ci abbiamo trovato degli scaffali vuoti...non come quelli dell'excuem, però erano perfetti per essere riempiti di vita e progetti slegati dal profitto.
Il rettore Vago e il cda della Statale si sono assunti la responsabilità di richiedere l'intervento della polizia. In quel momento abbiamo deciso di resistere alle intimidazioni e alle minacce della Digos. Oltre 60 poliziotti in tenuta antisommossa hanno caricato a freddo spingendoci alle porte dell'università, con una ferocia completamente ingiustificata. Quattro studenti in ospedale, un braccio, un polso e due teste rotte. Questo è il volto dell'amministrazione universitaria. Oggi è stato messo in campo un precedente inaccettabile per l'università di Milano, per gli atenei di tutta italia e per tutte e tutti in generale. Questo è solo un episodio che si iscrive nel loro piano di "gestione del dissenso" in Italia e in Europa, un dissenso gestito con una repressione brutale. Anche noi però usciamo forti da questa intensissima giornata e dopo aver appena terminato un presidio in via Festa del Perdono e una partecipatissima assemblea fuori dalla Statale, invitiamo tutte e tutti quelli che si sentono solidali, incazzati neri, per nulla disposti ad ingoiare questo attacco a chi lotta, costruisce percorsi, si attiva, partecipa domani.
-dalle 8,30 : banchetti diffusi in università,interrompiamo le lezioni e comunichiamo a professori e studenti la nostra rabbia 
-dalle 10: dove loro distruggono, noi ricostruiremo!
-dalle 12: pranzo in atrio
-dalle 14: ASSEMBLEA PUBBLICA! Discutiamo con chi vuole condividere la rabbia, le impressioni, le considerazioni sulla giornata, ci organizziamo con chi vuole dare una risposta.

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