RICEVIAMO E RIGIRIAMO IL COMUNICATO DEI COMPAGNI E COMPAGNE DELL'EX-CUEM LIBRERIA AUTOGESTITA:
DISTRUGGONO LA LIBRERIA, MANGANELLANO GLI STUDENTI, DOVE
DEVASTANO NOI RICOSTRUIREMO!
Distruggono la libreria, manganellano gli studenti...manca
solo il rogo dei libri.
Questa mattina siamo entrati in università e ci si è
presentato un vero e proprio scenario di guerra:
Lo spazio della libreria ex-Cuem non è stato semplicemente
sgomberato, è stato completamente devastato, spariti i libri, spariti i
computer, i tavoli, le pareti, la cucina e persino il pavimento.
Subito abbiamo deciso di non permettere che la vita
dell'excuem venisse interrotta e abbiamo riallestito la libreria nell'atrio.
Dopo una grossa assemblea nel primo pomeriggio, in tante e tanti ci siamo mossi
in un corteo interno terminato con l'occupazione di un nuovo spazio. Non
un'aula a caso, ma una stanza privatizzata e normalmente data in gestione a
interni o chi per esso per farci la casa base delle loro speculazioni in
università durante salone del mobile o career day. Quel posto è vuoto per la
maggior parte del tempo, ci abbiamo trovato degli scaffali vuoti...non come
quelli dell'excuem, però erano perfetti per essere riempiti di vita e progetti
slegati dal profitto.
Il rettore Vago e il cda della Statale si sono assunti la
responsabilità di richiedere l'intervento della polizia. In quel momento
abbiamo deciso di resistere alle intimidazioni e alle minacce della Digos.
Oltre 60 poliziotti in tenuta antisommossa hanno caricato a freddo spingendoci
alle porte dell'università, con una ferocia completamente ingiustificata.
Quattro studenti in ospedale, un braccio, un polso e due teste rotte. Questo è
il volto dell'amministrazione universitaria. Oggi è stato messo in campo un
precedente inaccettabile per l'università di Milano, per gli atenei di tutta
italia e per tutte e tutti in generale. Questo è solo un episodio che si
iscrive nel loro piano di "gestione del dissenso" in Italia e in
Europa, un dissenso gestito con una repressione brutale. Anche noi però usciamo
forti da questa intensissima giornata e dopo aver appena terminato un presidio
in via Festa del Perdono e una partecipatissima assemblea fuori dalla Statale,
invitiamo tutte e tutti quelli che si sentono solidali, incazzati neri, per
nulla disposti ad ingoiare questo attacco a chi lotta, costruisce percorsi, si
attiva, partecipa domani.
-dalle 8,30 : banchetti diffusi in università,interrompiamo
le lezioni e comunichiamo a professori e studenti la nostra rabbia
-dalle 10: dove loro distruggono, noi ricostruiremo!
-dalle 12: pranzo in atrio
-dalle 14: ASSEMBLEA PUBBLICA! Discutiamo con chi vuole
condividere la rabbia, le impressioni, le considerazioni sulla giornata, ci
organizziamo con chi vuole dare una risposta.
Nessun commento:
Posta un commento