"PROFUMO" D'AUSTERITY
Oggi
è il giorno di Francesco Profumo, ministro della “pubblica” istruzione, in
visita a Palermo.
Tra
le sue tappe, previsto un incontro con le istituzioni accademiche dell'ateneo
palermitano oltreché con una delegazione di docenti e ricercatori.
L'appuntamento, previsto presso la facoltà di Ingegneria, vede mancare dalla
lista degli invitati un solo soggetto, grande e collettivo, sicuramente vero
protagonista della vita universitaria, la “componente studentesca” delle scuole
e dell'università.
Eppure
il confronto con gli studenti, al “tecnico” ministro Profumo, potrebbe chiarire
le idee su alcune questioni alquanto importanti per la nostra vita.
Facciamo
alcuni esempi: la Riforma-Gelmini (LE riforme, anzi) tanto per cominciare;
riforme di cui è stato primo promotore e sponsor d'eccellenza al tempo in cui
ricopriva la carica di rettore del Politecnico di Torino. Riforme che, a noi
studenti, stanno costando tanto e su cui qualcosa da dirgli l'avremmo.
Oppure
il suo discorso d'insediamento alla carica di Ministro della Repubblica quando
disse che “bisogna continuare sulla strada di queste riforme nel nome della
liberalizzazione del mercato (?) della formazione e verso una accresciuta
aziendalizzazione dell'università. Anche su questo avremmo qualcosa da dire
visto quanto (e da tempo ormai) scottiamo i costi dell'università-impresa sulla
nostra pelle di studenti e giovani precari.
O
ancora: vorremmo anche chiedergli se è a conoscenza di cosa significherebbe per
migliaia di persone e decine di atenei “abolire il valore legale del titolo di
studio” come da lui proposto nelle scorse settimane: perchè ciò significherebbe
sancire per legge l'esistenza di atenei di serie A e atenei di serie B; ma
magari non gli hanno ancora spiegato cosa ne pensiamo noi studenti!
In
realtà, ironia a parte, sappiamo bene non solo che quest'uomo è pienamente
consapevole delle conseguenze delle politiche sue e del governo di cui fa
parte, e sono tutti esiti da lui assolutamente auspicati e desiderati: che
questo ricada sulla nostra pelle non importa!
Non
importa a lui come al governo “tecnico” di cui fa parte: quello targato
Monti-Napolitano; il governo della “macelleria sociale”, della cancellazione di
ogni diritto dei lavoratori e dei giovani; l'esecutivo dei “sacrifici”, delle
“lacrime e sangue” ma solo per qualcuno (poco importa se questo “qualcuno”
rappresenta il 99% degli italiani); il governo delle banche, della Goldman
Sacks, dei padroni industriali e di Confindustria; e infine, il governo della
repressione della protesta, degli arresti ai NoTav (oggi in corteo in ValSusa).
Ancora
una volta, insomma, il governo dei ricchi, dei poteri forti, della finanza e
del profitto.
E nel frattempo – mentre destra e sinistra
parlamentari fanno a gara a chi è più “amico fedele” di Mario Monti - il paese
va a rotoli, le masse e i settori sociali più vulnerabili trascinati sul baratro
della (non)sopravvivenza, scuole e università in pezzi.
Per
queste semplici ragioni abbiamo deciso - nella sua visita a quella che
continuiamo a considerare casa nostra, la nostra università - di contestare
Francesco Profumo, ministro tecnico della pubblica istruzione che tecnicamente
( e scientificamente) si sta rendendo colpevole di uno degli attacchi più
pesanti e insensati al nostro presente, oltreché al nostro futuro!
CONTRO
L'AZIENDALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE
CONTRO
L'ABOLIZIONE DEL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO
CONTRO
IL GOVERNO DI BANCHE E PADRONI
I SACRIFICI LI FACCIANO LORO, NOI ABBIAMO UN FUTURO DA
RICOSTRUIRE!!!
Collettivo Venti Luglio (scienze
politiche); Officina Autorganizzata; Collettivo Universitario Autonomo; Box3
Autogestito (Lettere e Filosofia); Laboratorio per l'autoformazione (scienze
politiche); Collettivo di Scienze MM.FF.NN; Occupy Palermo; Rete dei Collettivi
Studenteschi; Red Block; Collettivo Autorganizzato Accademia delle belle arti;
Coordinamento Studenti Medi Palermo; Studentato
Autogestito Anomalia
Nessun commento:
Posta un commento