Oggi un centinaio di studenti medi e universitari dei collettivi studenteschi e una delegazione di lavoratori precari della scuola e del policlinico hanno presidiato dall'inizio della mattinata l'aula magna della facoltà di ingegneria dove era atteso il Ministro della Pubblica (?) Istruzione Profumo che avrebbe presenziato ad un convegno con le massime cariche universitarie locali.
Gli studenti che vivono sulle propria pelle, così come lavoratori e masse popolari, le politiche d'austerity e di "sacrificio" di questo nuovo governo "tecnico" ma appoggiato politicamente dai maggiori partiti PD-PDL, fino all'arrivo del ministro hanno scandito slogan quali "Ma quale sacrifici, ma quale austerità, fuori i banchieri dall'università" e "Noi la crisi non la paghiamo".
In particolare gli studenti del liceo socio-psico-pedagogico Regina Margherita, nelle ultime settimane sono in lott per combattere uno degli effetti ai tagli all'istruzione: l'accorpamento degli istituti che nel caso particolare prevede la cessione di circa un terzo delle classi all'istituto tecnico commerciale Ferrara e gli studenti dell'istituto tecnico geometra Rutelli con problemi analoghi ed erano le principali scuole presenti all'iniziativa.
Sono state denunciate le posizioni prese dal ministro circa la continuità con la riforma , le dichiarazioni irrispettose verso gli studenti definiti "fannulloni e sfigati" da ministri e sottosegretari, l'attacco al valore legale del titolo di studio, il ruolo che il ministro Profumo ha avuto durante la sua presidenza al Politecnico di Torino nel criminalizzare gli studenti durante il G8 University Summit e in seguito in quanto puntuale applicatore della riforma Gelmini. Adesso la sua azione ministeriale è in piena continuità con la riforma
Gelmini del precedente governo.
In una cittadella ampiamente militarizzata studenti e lavoratori hanno ribadito che l'università è casa propria e che il Ministro non è il benvenuto.
Messaggi di solidarietà e vicinanza nella lotta sono stati mandati ai manifestanti che nelle prossime ore marceranno nella valle di Susa alla manifestazione nazionale NOTAVe ai militanti arrestati recentemente nonchè a tutti i giovani studenti ribelli e resistenti che dalla Grecia a tutta Europa e non solo fronteggiano con la lotta le politiche antipopolari dei governi borghesi.
Infine all'arrivo dell'auto blu il Ministro alla sua discesa è stato bersagliato da fischi, slogan e ha fatto il suo ingresso nell'aula magna della facoltà d'ingegneria impietosamento circondato e protetto da agenti della digos. In corteo gli studenti sono poi andati verso i locali dell'Ersu occupandone simbolicamente i locali.
Una mattinata di lotta per gli studenti palermitani nel solco delle grandi mobilitazioni studentesche degli ultimi anni contro i governi dei padroni.
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