Ieri mattina all'alba polizia e carabinieri accompagnati da un ingente drappello di agenti digos hanno fatto irruzione nello Studentato Occupato Anomalia in Via Archirafi a Palermo.
L'edificio, ex consorzio agrario, "gestito" dall'università era ridotto a discarica da oltre 20 anni e da circa un anno e mezzo occupato dai compagni che tramite l'autofinanziamento lo stavano per l'appunto trasformando in luogo fruibile per studenti e giovani organizzando e dando spazio ad attività socio-culturali, artistiche e politiche, questo settembre sarebbero stati inaugurati i primi 30 posti letto gratuiti a disposizione di studenti fuori sede e non.
Dopo decenni di attacchi all'istruzione pubblica e conseguente diminuizione quantitativae qualitativa dei servizi agli studenti accompagnati dall'aumento vertiginoso di tasse universitarie a cui si aggiunge l'attacco ai diritti dei lavoratori con aumento del precariato per di più in una fase di crisi capitalistica che viene scaricata sulle spalle di lavoratori e masse popolari, il rettore Lagalla pensa bene di mandare a sgomberare un locale che l'istituzione di cui è a capo sembrava essersi dimenticata ma che adesso magicamente vuole riportare alla" legalità" ovvero farla tornare una discarica abusiva.
Rettore e questura pensavano che sarebbe stato loro più facile eseguire lo sgombero il 3 Agosto, periodo in cui molti studenti non sono in città, invece la risposta è arrivata immediatamente e molte realtà cittadine si sono subito mobilitate partecipando al presidio permanente davanti lo Studentato dove si è svolta un'assemblea cittadina pomeridiana in cui sono intervenuti realtà politiche e sociali che lottano realmente in questa città tra cui il Comitato di lotta per la casa 12 Luglio e i precari delle cooperative sociali organizzati dallo Slai cobas per il Sindacato di Classe e aderenti al Circolo di proletari comunisti.
Ieri sera alle 22 compagni dell'Anomalia e di altre realtà studentesche e politiche hanno fatto irruzione e sono intervenute dal palco durante uno spettacolo teatrale che si stava svolgendo a Palazzo steri (sede del rettorato).
Il pubblico dopo aver sentito le ragione di tale interruzione ha solidarizzato con un lungo applauso, subito dopo l'attore sul palco ha letto un comunicato che denunciava le condizioni misere in cui versa l'arte in questo paese, a nome di un gruppo di artisti palermitani che come i loro omologhi romani si stanno organizzando per dare una risposta alle politiche governative contro la cultura.
Il probabile candidato a sindaco Lagalla ha fatto male i suoi calcoli, se pensava di poter iniziare la sua campagna elettorale a suon di "legalità" e politiche securitarie per lanciare un segnale rassicurante ai poteri forti si è sbaglaito di grosso.
La vile azione repressivà sarà e già sta diventando un boomerang che gli si ritorcerà contro.
Contro la repressione rispondere colpo su colpo!
Contro lo stato di polizia e il moderno fascismo ribellarsi è giusto!
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