lunedì 6 giugno 2016

50° Anniversario dell GRCP - INNALZIAMO LA GRANDE BANDIERA ROSSA DEL PENSIERO DI MAO TSE-TUNG; PARTECIPIAMO ATTIVAMENTE ALLA GRANDE RIVOLUZIONE CULTURALE SOCIALISTA (18 aprile 1966) -- 4° Parte


Esaltare la “novità” socialista, affermare l’“originalità” proletaria, produrre buoni esempi

Per creare una letteratura e un’arte socialiste nuove dobbiamo produrre opere esemplari e i compagni dirigenti devono vegliare personalmente su ciò. Soltanto elaborando siffatti esempi e attraverso un’esperienza coronata da successo in questo settore i nostri argomenti si riveleranno validi e saremo in grado di rafforzare le posizioni che abbiamo conquistato. Dobbiamo avere il coraggio di spianare un nuovo cammino, di esaltare la “novità” socialista e di affermare “l’originalità” proletaria. Il compito fondamentale della letteratura e dell’arte socialiste è di sforzarsi di dar vita a eroici personaggi operai, contadini o soldati armati del pensiero di Mao Tse-tung. Il presidente Mao ha detto: “Delle due cose, l’una: o si è uno scrittore o un artista borghese e allora non si esalta il proletariato, ma la borghesia; oppure si è uno scrittore o un artista proletario e allora si esalta non la borghesia, ma il proletariato e tutto il popolo lavoratore”. Così la lotta di classe tra il proletariato e la borghesia sul fronte letterario e artistico si accentra su questo problema: quale classe esaltare, in quale classe scegliere gli eroi, gli uomini di quale classe porre in posizione preminente nelle opere letterarie e artistiche? In ciò consiste la linea di demarcazione tra la letteratura e l’arte delle differenti classi.
Le belle qualità degli eroi operai, contadini o soldati armati del pensiero di Mao Tse-tung riassumono il carattere di classe del proletariato. Noi dobbiamo sforzarci di creare immagini eroiche di operai, di contadini e di soldati. Dobbiamo creare dei tipi e non attenerci a personaggi e ad avvenimenti reali. Ascoltiamo il presidente Mao: “La vita, quando si riflette nelle opere letterarie e artistiche, può e deve essere più sublime, più intensa, più concentrata, più tipica, più vicina all’ideale e, quindi, deve possedere un carattere di maggiore universalità rispetto alla realtà quotidiana”. Ciò significa che i nostri scrittori devono concentrare e sintetizzare i materiali offerti dalla vita e accumulati durante un lungo periodo per creare differenti generi di personaggi tipici. Per creare con successo dei personaggi eroici, dobbiamo combinare il realismo rivoluzionario con il romanticismo rivoluzionario, non il realismo critico con il romanticismo borghese. Gli scrittori delle forze armate devono considerare un compito glorioso la 263 descrizione delle guerre rivoluzionarie, la propaganda delle idee del presidente Mao sulla guerra popolare e la creazione di eroi delle guerre rivoluzionarie. Quando scriviamo sulle guerre popolari, dobbiamo prima di tutto avere chiaramente compreso la natura delle guerre: la nostra è giusta, quella del nemico è ingiusta. Le nostre opere devono mostrare l’asprezza della nostra lotta e la grandezza del nostro sacrificio, manifestando l’eroismo e l’ottimismo rivoluzionario. Mentre descriviamo la crudeltà della guerra, non dobbiamo soffermarci sui suoi orrori. Mentre descriviamo l’asprezza della lotta rivoluzionaria, non dobbiamo spingere i dettagli delle sue sofferenze molto lontano. La crudeltà di una guerra rivoluzionaria e l’eroismo rivoluzionario, la difficoltà della lotta rivoluzionaria e l’ottimismo rivoluzionario sono unità degli opposti, ma noi dobbiamo cogliere chiaramente l’aspetto principale della contraddizione: altrimenti, se noi poniamo l’accento in maniera sbagliata, la tendenza del pacifismo borghese farà la sua comparsa. Mentre descriviamo la guerra rivoluzionaria popolare, si tratti all’inizio di una guerra partigiana completata da una guerra mobile o si tratti fin dall’inizio di una guerra mobile, dobbiamo far risaltare correttamente il rapporto tra le forze regolari, i partigiani e la milizia popolare, il rapporto tra le masse armate e le masse non armate poste sotto la direzione del partito. Non è cosa facile creare buoni esempi di letteratura e di arte proletaria. Strategicamente dobbiamo disprezzare le difficoltà di questo compito, ma tatticamente dobbiamo tenerle in seria considerazione. Creare una buona opera è un lavoro arduo e i compagni che dirigono questo lavoro non devono mai adottare un atteggiamento burocratico o disinvolto a questo riguardo, ma devono lavorare con accanimento, dividendo le soddisfazioni e le difficoltà degli scrittori. Essi devono quanto più è possibile lavorare con materiale di prima mano. Non devono temere né l’insuccesso, né gli errori, ma riconoscerli e lasciare che i loro autori si correggano. Essi devono basarsi sulle masse, ascoltare le loro opinioni e affidarsi a loro, passare attraverso una pratica ripetuta per un lungo periodo onde migliorare continuamente il loro lavoro e sforzarsi di integrare il contenuto politico rivoluzionario alla migliore forma artistica possibile. Nel corso della pratica, essi devono fare in tempo utile il bilancio della loro esperienza, impadronendosi gradualmente delle leggi delle diverse forme d’arte. Altrimenti sarà loro impossibile creare buoni esempi. Esistono numerosi temi storici e temi contemporanei rivoluzionari importanti, i quali esigono che si proceda urgentemente alla loro descrizione in modo sistematico e pianificato e che si formi, nel fare ciò, un nucleo di scrittori e di artisti veramente proletari.


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