martedì 26 marzo 2013

OLTRE AL DANNO LA BEFFA, PROCESSO A MADRE DI ALDROVANDI

LO STATO DI POLIZIA NON SOLO AUTOASSOLVE SE STESSO (DI FATTO IN QUANTO LE PENE COMMINATE AGLI ASSASSINI IN DIVISA DEL GIOVANE ALDROVANDI SONO RIDICOLE IN PARTENZA E GRAZIE A INDULTI, BUONA CONDOTTA ECC. SI SONO RIDOTTE A POCHI MESI DI RECLUSIONE), MA NELLA SUA MARCIA VERSO IL MODERNO FASCISMO SI VENDICA CONTRO LA MADRE PRIVATA DI UN FIGLIO PROCESSANDOLA PER DIFFAMAZIONE! CONTRO LO STATO DI POLIZIA E IL MODERNO FASCISMO E' NECESSARIO COSTRUIRE IL PARTITO RIVOLUZIONARIO, LA FORZA COMBATTENTE DEL PROLETARIATO E IL FRONTE UNITO. RIBELLARSI E' GIUSTO!





DA CONTROPIANO
Torna oggi in Tribunale, a Mantova, Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo morto a Ferrara il 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia per il quale quattro agenti della questura ferrarese sono stati condannati a tre anni e mezzo di reclusione. 
Patrizia Moretti deve rispondere di diffamazione, assieme ai giornalisti della Nuova Ferrara che si stampa a Mantova, nei confronti del pubblico ministero Mariaemanuela Guerra, prima titolare dell'inchiesta sulla morte del ragazzo, che è stata criticata dalla famiglia per non essere andata quel mattino sul posto e non aver dato subito impulso alle indagini. 
Secondo i difensori della madre e dei giornalisti, tra cui l'ex direttore della Nuova Ferrara e ora direttore della Gazzetta di Mantova, Paolo Boldrini, Patrizia Moretti ha ripetuto alla stampa concetti contenuti nelle sentenze del tribunale di Ferrara che hanno condannato i poliziotti. Il pm Guerra, in un procedimento civile davanti al tribunale di Ancona ha chiesto ai giornalisti della Nuova Ferrara un risarcimento di un milione e mezzo di euro.
Come si vede, c'è una giustizia sollecita per ogni tipo di reato... Difficile trattenere lo schifo.

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