venerdì 20 aprile 2012
ANCORA REPRESSIONE CONTRO I RIBELLI DEL 15 OTTOBRE. TUTTI LIBERI!
Questa mattina Digos e Ros hanno eseguito decine di perquisizioni a tappeto a Roma, Teramo, Ancona, Civitanova Marche, Padova e Cosenza con il risultato di 7 arresti domiciliari e 6 obblighi di dimora.
L'ennesima operazione mediatica repressiva è relativa ai fatti dello scorso 15 Ottobre a Roma dove decine di migliaia di giovani, lavoratori e proletari diedero battaglia allo schieramento repressivo dispiegato in piazza San Giovanni resistendo gloriosamente per diverse ore alle diverse ondate di cariche criminali, condotte anche con caroselli di blindati (uno dei quali andato a fuoco).
A 6 mesi dalla manifestazione la borghesia imperialista italiana rappresentata attualmente dal governo Monti intensifica la repressione verso i soggetti che si ribellano e rispondono concretamente alle misure d'austerity di lacrime e sangue; l'azione complessiva del governo si muove su due binari: da un lato si attaccano i diritti fondamentali conquistati dalle masse nel corso degli anni, dall'altro si istituzionalizza lo stato di polizia, come strumento dell'attuale fase di costruzione del moderno fascismo, con il tentativo di soffocare sul nascere qualsiasi azione che le masse più o meno coscienti e organizzate fanno per contrastare l'attacco verso di loro.
Il cuore di questo attacco sono i giovani ribelli in generale e i proletari (anche oggi i giornali criminalizzano gli ultras delle curve) i quali, quando si ribellano, come dimostrano i recenti avvenimenti in Grecia, il 14 Dicembre 2010 romano degli studenti fino ad arrivare alla giornata del 15 Ottobre scorso, diventano una forza inarrestabile in grado di resistere e mettere in rotta l'apparato repressivo dello stato borghese. Questo fa paura a padroni e governo!
Oggi è necessario contrastare quest'ennesimo tentativo di criminalizzazione di una grande giornata di lotta che ha smascherato e messo in difficoltà l'allora governo dei padroni Berlusconi, la falsa opposizione del Pd (adesso al governo), gli sbirri infiltrati nel movimento (Cobas, disobbedienti, finti comunisti, Casarini e compagnia), diffondendo la rivolta in ogni città del paese, come l'appello lanciato dal movimento No Tav.
Solidarietà a tutti i compagni e i giovani proletari oggetto di questa nuova ondata repressiva!
Contro lo stato di polizia che avanza verso il moderno fascismo, ribellarsi è giusto!
Viva la rivolta sociale contro governo e padroni!
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