Dopo le innumerevoli richieste di uno sciopero generale contro governo e padroni da parte dei settori sociali in lotta, la Cgil annuncia lo sciopero generale di 4 ore per il 6 Maggio.
Sono dovuti passare mesi prima di questa “coraggiosa” decisione da parte della direzione CGIL, nel mentre tante sono state le occasioni mancate perché ci fosse stato un vero sciopero generale con l’obiettivo di paralizzare il paese:
Il 16 Ottobre a Roma un milione di operai metalmeccanici è sceso in piazza e durante l’ultimo comizio finale di Epifani da segretario nazionale CGIL, un pugno di lavoratori e studenti ne hanno infastidito e interrotto più volte l’intervento gridando “sciopero generale”.
Il 14 dicembre sempre a Roma il grande movimento che ha attraversato e riscaldato l’autunno, quello studentesco, che ha realmente individuato e colpito i palazzi del potere e in quella giornata messo in scacco la repressione in quella giornata è stato al suo apice paralizzando la capitale e molte altre grandi città. Quel giorno tutte le sigle politiche e sindacali di palazzo sono state pronte nella condanna unanime del movimento studentesco, CGIL e FIOM comprese.
Fino ad arrivare allo sciopero generale indetto dalla sola FIOM il 28 Gennaio.
In tutte queste giornate i soggetti sociali su cui viene realmente scaricata la crisi hanno chiesto lo sciopero generale, hanno provato a costruirlo dal basso con queste mobilitazioni di massa, non aspettando la Cgil ma agendo con la lotta.
Infine dopo mesi di mobilitazioni e scontri nelle scuole, università e posti di lavoro finalmente la CGIL proclama questo famigerato sciopero generale di 4 ore il 6 maggio.
È chiaro che l’intenzione del sindacato è quella di accettare solo in maniera formale tale richiesta. Infatti, subito dopo la sua elezione a segretario generale della CGIL, la Camusso aveva dichiarato che ancora non sussistevano le condizioni per uno sciopero generale ad un gruppo di illusi studenti vicini all’area politica del pd e quindi anche alla cgil. Nei mesi successivi il più grande sindacato del paese ha proseguito su questa linea antioperaia e contro l’interesse dei lavoratori fino ad arrivare alla proclamazione di questo sciopero, che più che “generale” sembra una vera e propria farsa.
Indire lo sciopero poco dopo la festa del primo maggio e con l’estate alle porte è anche indicativo del fatto che assumerà la natura di mera sfilata, inoltre è indecente il fatto che la durata dello stesso sia dimezzata a sole 4 ore.
Non parliamo neanche della piattaforma quanto mai vaga che non va per niente al nocciolo della questione, ovvero il governo Berlusconi quale governo antioperaio che attacca quotidianamente i diritti sindacali e dei lavoratori, utilizza in maniera diffusa la repressione e lo stato di polizia contro i soggetti che animano le lotte.
Non è questo lo sciopero che vogliamo, quello che serve ai lavoratori e alle masse popolari!
Lo sciopero generale che serve oggi deve avere innanzitutto un carattere politico, con il chiaro obiettivo della cacciata del governo Berlusconi.
Non può ridursi ad una giornata tradizionale di sciopero ma prendere esempio dalle ultime mobilitazioni prolungate che hanno avuto luogo in Francia e Grecia; non sotto forma di sfilata ma di lotta popolare e di massa prendendo ad esempio le masse giovanili e popolari dei paesi arabi in rivolta che contemporaneamente alla richiesta di pane, lavoro e diritti politici e civili hanno avuto fin dal primo giorno l’obiettivo della cacciata del loro rais.
Il 6 maggio saremo in piazza ma non con la CGIL che rappresenta il vero ostacolo per un vero sciopero generale fungendo da cuscinetto tra lavoratori da un lato e padroni e governo dall’altro, bensì saremo tra i lavoratori e gli studenti.
Contro il governo Berlusconi!
Contro la guerra di aggressione imperialista e chi la sostiene (compresa la falsa opposizione politica e sindacale di pd e cgil)!
Per la costruzione di un vero sciopero generale dal basso!
Blocchiamo realmente le fabbriche, le scuole e le università, assediare i palazzi del potere, le sedi dei sindacati e partiti venduti ai padroni!
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