mercoledì 20 gennaio 2010

SOLIDARIETA' AL LABORATORIO Z E AI RIFUGIATI POLITICI SUDANESI SOTTO ATTACCO

Un altro vergognoso atto repressivo nella Palermo della giunta Cammarata e del questore Marangoni.
La stessa Palermo che grazie a questa giunta fa vivere i lavoratori e i cittadini nel pieno degrado, con strade invase dall’immondizia, scuole che cadono letteralmente a pezzi, la settimana scorsa è stata la volta dell’Ipsia medi in cui è crollato il muro di cinta rischiando l’ennesima strage annunciata, disoccupazione e analfabetizzazione dilagante. Invece di risolvere i reali problemi quotidiani dei palermitani oggi uno sproporzionato quantitativo di servi del potere in divisa tra carabinieri,poliziotti e digos ha sgomberato il laboratorio Z. Un dei pochi luoghi che in mezzo al degrado generalizzato forniva contemporaneamente alloggio a circa 50 sudanesi riconosciuti come rifugiati politici, ospitava una biblioteca, compagnie teatrali ed era un luogo aperto a tutti per confrontarsi e organizzare assemblee e dibattiti.
Com’è di consueto nella prima mattinata le forze “dell’ordine” hanno sgomberato l’edificio, per protesta 2 occupanti insieme ad un consigliere comunale sono saliti sul tetto e li sono da stamattina.
Molti i compagni e i giovani accorsi a dare una solidarietà concreta ai rifugiati politici sudanesi rimasti in mezzo alla strada ed ai compagni del Laboratorio. Tra le cause dello sgombero, l’assegnazione dei locali ad una fantomatica associazione, Aspasia, la quale ha rifiutato ben altre due offerte di locali alternativi, l’ultima pervenuta stamattina in seguito ad una trattativa.
Da stamattina almeno 200 persone sono rimaste li davanti il Laboratorio Z a dare solidarietà insieme ad alcuni abitanti affacciati che applaudivano agli slogan, nel tardo pomeriggio arriva la carica a freddo sui presenti. I compagni presenti hanno resistito per come hanno potuto, ormai dovrebbe essere chiaro “l’utilità” di trattative tra le parti in questi casi, un esempio su tutti: mentre la trattativa era in corso l’ufficiale giudiziario provvedeva a fare l’inventario degli oggetti all’interno e successivamente venivano gettati all’esterno i suppellettili e gli effetti personali dei migranti,trascinando pure fuori di peso Pietro Milazzo, sindacalista della CGIL, già colpito da avviso orale dal questore, misura degna di un regime fascista.
Dal canto nostro salutiamo con piacere la presenza di giovani e giovanissimi, molti accorsi uscendo da scuola ricevuta e che non si sono fatti intimidire dalla repressione,dagli scudi e dai manganelli nè fatti ammaliare dalle parole e dalle minacce dei soliti “sbirri di movimento” imbevuti di presunzione senile. La nostra immediata solidarietà ai compagni fermati e trattenuti dalla sbirraglia.

Kevin,Fabio e Gandolfo liberi subito!

Red Block Palermo
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