giovedì 3 maggio 2012

MESSAGGIO AL MOVIMENTO GIOVANILE DEMOCRATICO (DGH) DI TURCHIA E NORD KURDISTAN


Siamo entrati da poco nel quinto anno della presente crisi imperialista mondiale del capitale, una crisi che dimostra ancora una volta l’obsolescenza di questo sistema sociale che in nome del profitto provoca centinaia di migliaia di morti, disoccupazione e miseria per i proletari in particolare e le masse popolari in generale. All’interno dei “ricchi” paesi imperialisti i governi della borghesia sia di destra che di “sinistra” varano le stesse misure di austerity antipopolari e antioperaie tutte unite nello slogan di “risanare il debito pubblico”, ciò si traduce in un aumento esponenziale di disoccupati e in tagli alla spesa pubblica sui bisogni primari quali istruzione, sanità ecc.

Nei paesi “emergenti” (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) e in quelli oppressi dall’imperialismo la classe operaia viene sempre più sfruttata ai limiti dello schiavismo costringendo molti dei suoi figli a emigrare verso i paesi imperialisti dove in alcuni casi le condizioni di vita sono equivalenti se non peggiori a decine di migliaia di kilometri lontani dal proprio paese.

A tutto questo fa da contro-altare la rivoluzione e le rivolte proletarie e popolari come risposta necessaria e soluzione dei popoli alla crisi del capitale.

In primis le Guerre Popolari di lunga durata dirette da partiti comunisti maoisti in India, Filippine, Perù e Turchia/Nord Kurdistan sono gli avamposti e i fari delle lotte proletarie nel mondo per rovesciare l’imperialismo, esse mostrano la via a nuovi partiti maoisti che nascono nei cinque continenti e che si preparano a lanciare nuove Guerre Popolari e a tutti i popoli in lotta.
Per questo è di primaria importanza far conoscere ovunque le Guerre Popolari in corso, a che stato siano, chi le guida, per supportarle e prenderle da esempio come unica forma di lotta universale e coerente per abbattere questo sistema.

Secondariamente le rivolte in gran parte del mondo arabo hanno risvegliato milioni di uomini dal torpore indotto da dittature decennali dimostrando che solo con la lotta e la violenza è possibile cacciare i satrapi avvinghiati al potere e mostrato anche che se questa non si trasforma in rivoluzione proletaria la sostanza dell’oppressione di classe non cambia.
Le lotte di liberazione nazionale in particolare in Afghanistan assestano sempre più potenti colpi agli invasori imperialisti intralciandone i piani.

Infine nei paesi imperialisti aumentano le lotte sociali, il caso emblematico è quello della Grecia dove la cesura tra popolo e stato borghese ha raggiunto un tale livello che ormai il popolo greco ha ben chiaro che l’unica alternativa è la lotta senza confidare nei meccanismi borghesi di dominio quali le elezioni.
Dopo decenni negli USA il primo maggio 2012 vedrà uno sciopero generale, in altri paesi europei come in Spagna e Portogallo i lavoratori e gli studenti sono scesi in piazza contro i rispettivi governi, in particolare gli indignados spagnoli sembrano aver lasciato il campo da un lato ed essersi trasformati con l’esperienza, dall’altro in giovani ribelli abbandonando le illusioni pacifiste.
Lo scorso anno Londra è stato teatro prima della rivolta radicale degli studenti contro i tagli all’istruzione e qualche mese dopo delle rivolte proletarie dei giovani contro l’uccisione da parte della polizia di uno di loro così come spesso avviene nelle banlieues parigine in particolare e nei quartieri proletari alla periferia delle cittadelle imperialiste.
Come giovani maoisti in Italia lavoriamo per costruire quotidianamente il partito comunista maoista nel nostro paese che in futuro guida la guerra popolare.

Per far questo la prima battaglia che svolgiamo è essenzialmente ideologica e teorica contro le false concezioni presenti nel movimento proletario e di opposizione sociale nel nostro paese come il rifiuto del partito come organizzazione rivoluzionaria, l’interclassismo, il movimentismo (la lotta è tutto il fine è niente).
Nei paesi imperialisti come l’italia i giovani rivoluzionari maoisti  devono analizzare le lotte proletarie delle “banlieues” europee per legarsi immediatamente ai giovani proletari ed esserne allo stesso tempo parte integrante e direzione della lotta.
Crediamo che in questi paesi per la rivoluzione proletaria è d’importanza strategica la presenza nelle periferie per trasformarle in future zone liberate per questo è d’importanza strategica organizzare i giovani proletari.
In questo processo di accumulazione di forze i movimenti studenteschi e antifascisti giocano anche un’importante ruolo nell’indebolimento del potere borghese.
Inoltre nei paesi imperialisti è importante far conoscere ai giovani l’esperienza delle Guerre Popolari in corso, far sapere che esiste una vera alternativa rivoluzionaria a questo sistema senza ricorrere a facili scorciatoie piccolo-borghesi come il ribellismo di matrice anarchica e il riformismo armato vedi zapatisti e Farc per citare gli esempi più noti.

Compagni, attualmente viviamo una situazione internazionale in cui le masse sono in fermento, questo è positivo per l’azione delle forze rivoluzionarie per sviluppare e avanzare nella lotta contro il capitale e l’imperialismo, perché si sviluppino le Guerre Popolari, e ne nascano di nuove fino alla vittoria.
Auguriamo ancora una volta la piena riuscita del vostro congresso, che sia d’impulso per i giovani proletari e ribelli in Turchia/Nord Kurdistan ad appoggiare e contribuire alla vittoria della guerra popolare nel vostro paese contro il governo reazionario e filo-imperialista attualmente capeggiato dal fascista Erdogan.

Viva la gioventù proletaria e ribelle!
Viva la Guerra Popolare in Turchia Nord Kurdistan!
Viva la Guerra Popolare in India, Filippine e Perù!
Viva il marxismo-leninismo-maoismo!

Red Block italia

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