CONTRO LO STATO DI POLIZIA E IL MODERNO FASCISMO
RIBELLARSI E’ GIUSTO!
Lo scorso 10 giugno tre giovani indipendentisti baschi (i Paesi Baschi sono una nazione non indipendente tra Spagna e Francia), sono stati arrestati a Roma mentre preparavano una conferenza stampa per informare l’opinione pubblica circa gli arresti, gli omicidi e le torture che i giovani indipendentisti baschi e i baschi in generale subiscono dallo stato spagnolo e dallo stato francese.
Oggi anche lo stato italiano si rende complice e colpisce la lotta dei giovani che lottano per la libertà e l’indipendenza del loro paese.
Sempre più lo stato di polizia italiano colpisce i giovani nei quartieri popolari, negli stadi, nelle scuole.
la presenza della polizia aumenta nelle scuole e nelle università quando gli studenti protestano e rifiutano una riforma scolastica che prevede solo tagli di posti di lavoro,tagli di risorse e peggioramento qualitativo dell’istruzione e contemporaneamente trasforma le scuole in “caserme” dove lo studente non ha diritto di parola su niente.
Soprattutto i giovani che si autorganizzano e si ribellano, i giovani rivoluzionari comunisti e anarchici sono oggetto di operazioni repressive da parte dello stato che tramite i suoi servi in divisa esegue pestaggi e incarcerazioni.
I giovani antifascisti che difendono i valori dell’antifascismo legati con un filo rosso ai partigiani che 60 anni fa ci liberarono dalla dittatura nazi-fascista, sono anch’essi colpiti dalla repressione mentre bande di fascisti e nazisti scorazzano per le nostre città pestando e accoltellando chiunque esce al di fuori dei loro canoni come immigrati, attivisti di sinistra, gay e lesbiche ecc.
Il moderno fascismo e lo stato di polizia avanzano e colpisco ogni giorno i nostri diritti destinandoci ad un futuro precario e senza lavoro, levandoci la possibilità di costruirci una coscienza critica fin dalla scuola e dequalificando anche i titoli di studio di università,accademie e conservatori.
Contro tutto questo non possiamo stare zitti, contro tutto questo dobbiamo organizzarci e ribellarci!
La repressione non ci fa paura anzi alimenta la nostra ribellione!
RIBELLARSI E’ GIUSTO!
Lo scorso 10 giugno tre giovani indipendentisti baschi (i Paesi Baschi sono una nazione non indipendente tra Spagna e Francia), sono stati arrestati a Roma mentre preparavano una conferenza stampa per informare l’opinione pubblica circa gli arresti, gli omicidi e le torture che i giovani indipendentisti baschi e i baschi in generale subiscono dallo stato spagnolo e dallo stato francese.
Oggi anche lo stato italiano si rende complice e colpisce la lotta dei giovani che lottano per la libertà e l’indipendenza del loro paese.
Sempre più lo stato di polizia italiano colpisce i giovani nei quartieri popolari, negli stadi, nelle scuole.
la presenza della polizia aumenta nelle scuole e nelle università quando gli studenti protestano e rifiutano una riforma scolastica che prevede solo tagli di posti di lavoro,tagli di risorse e peggioramento qualitativo dell’istruzione e contemporaneamente trasforma le scuole in “caserme” dove lo studente non ha diritto di parola su niente.
Soprattutto i giovani che si autorganizzano e si ribellano, i giovani rivoluzionari comunisti e anarchici sono oggetto di operazioni repressive da parte dello stato che tramite i suoi servi in divisa esegue pestaggi e incarcerazioni.
I giovani antifascisti che difendono i valori dell’antifascismo legati con un filo rosso ai partigiani che 60 anni fa ci liberarono dalla dittatura nazi-fascista, sono anch’essi colpiti dalla repressione mentre bande di fascisti e nazisti scorazzano per le nostre città pestando e accoltellando chiunque esce al di fuori dei loro canoni come immigrati, attivisti di sinistra, gay e lesbiche ecc.
Il moderno fascismo e lo stato di polizia avanzano e colpisco ogni giorno i nostri diritti destinandoci ad un futuro precario e senza lavoro, levandoci la possibilità di costruirci una coscienza critica fin dalla scuola e dequalificando anche i titoli di studio di università,accademie e conservatori.
Contro tutto questo non possiamo stare zitti, contro tutto questo dobbiamo organizzarci e ribellarci!
La repressione non ci fa paura anzi alimenta la nostra ribellione!
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