giovedì 3 settembre 2009

CONTRO IL MASSACRO DEL POPOLO TAMIL. CONTRO IL GOVERNO GENOCIDA DELLO SRI LANKA



Dietro la retorica e le falsità del governo dello Sri Lanka e delle Nazioni Unite, la situazione nei campi profughi Tamil (leggi campi di concentramento) è disastrosa.
Il governo Srilankese sta attuando un vero e proprio piano genocida contro il popolo Tamil che per anni ha resistito e combattuto per il proprio diritto di autoderminazione.
Red Block sostiene tutti i popoli che giustamente si ribellano contro l'oppressione, per questo è giusto diffondere la verità e quello che realmente succede dietro la cortina di fumo diffusa dai media asserviti ai governi.


segue una libera traduzione con delle immagini tratte dal sito http://www.lankasrinews.com/



Le esecuzioni extra giudiziarie di Tamil dal governo dello Sri Lanka sono state portate alla luce dal canale londinese Channel 4 News. Dà chiara evidenza di come il terrorismo di stato è stato condotto contro gente arresa e innocente.

Nei primi mesi di quest’anno dopo pesanti bombardamenti e attacchi di artiglieria nell’area di Wanni abitata da civili migliaia di persone si sono arrese all’esercito dello Sri Lanka in assenza di alcuna alternativa di essere bombardati a morte nelle loro case. Molte di queste persone sono state massacrate come bestie, con donne stuprate nei bunker dell’esercito e poi uccise. Al tempo in cui queste atrocità iniziarono ad avere luogo, LTTE (Tigri per la Liberazione del Tamil Eelam n.d.r.) lanciò l’allarme sia ai civili che alla comunità internazionale. I civili furono avvertiti sulla possibilità che potevano essere massacrati illegalmente dai soldati dell’esercito dello Sri Lanka è il messaggio fu inviato alla comunità internazionale tramite i canali mediatici dell’LTTE. La comunità internazionale voltò (deliberatamente) un occhio ceco a questi incidenti, e invece domandò l’evidenza di questi supposti massacri, anche quando fu ben a conoscenza che il governo dello Sri Lanka non permetteva a nessun giornalista indipendente di entrare nella zona di guerra. Adesso i Tamil sono stati guidati in un buco nero come orfani politici, senza l’aiuto o il sostegno di nessuno, la loro gente è tenuta in campi di concentramento sovrappopolati e non igienici, i loro bambini portati in “centri di riabilitazione” da dove non torneranno più, mentre lo Sri Lanka e altre nazioni straniere cantano la “sconfitta del terrorismo”.
La comunità internazionale ha pienamente fallito i suoi obblighi di proteggere i Tamil dalla pesante catastrofe umana quando la guerra ha raggiunto il suo zenit, e grazie all’inazione ha permesso al governo di raggiungere il desiderato obiettivo, non importa quanto ingiusto. Anche oggi, le Nazioni Unite continuano a prendere la via vergognosa e irresponsabile e permettono allo Sri Lanka di abusare di 300 mila persone dietro filo spinato in campi di detenzione e soffocano migliaia di altri in prigioni aperte nel Nord e nell’Est del Paese.
Questi civili continuano ad essere rapiti dai campi negli infami “van bianchi” quotidianamente e il destino di queste persone rimane sconosciuto. Non c’è una singola persona, neanche i rappresentanti del popolo, che pone domande circa queste situazioni per una terribile paura di un esercito nazista e un modo di governare stile Hitler.








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