mercoledì 29 giugno 2016

50° Anniversario della GRCP - RIUNIONE CON I SEGRETARI PROVINCIALI E CON I MEMBRI DEL GRUPPO DEL COMITATO CENTRALE PER LA RIVOLUZIONE CULTURALE: TERZO DISCORSO (22 luglio 1966)


[Il presidente Mao ha detto che il manifesto a grandi caratteri del 25 maggio redatto da Nieh Yuan-tzu è un manifesto della Comune di Parigi cinese degli anni sessanta del ventesimo secolo, il cui significato supera quello della Comune di Parigi. Noi non siamo capaci di scrivere questo tipo di manifesti a grandi caratteri. Molti giovani Pionieri hanno scritto manifesti a grandi caratteri sui loro padri, dove dicono che i loro padri hanno dimenticato il passato, non parlano loro del pensiero di Mao Tse-tung ma chiedono solo che voti hanno preso a scuola e li premiano quando prendono buoni voti. Il presidente Mao ha chiesto al compagno Chen Po-ta di inviare un messaggio a questi piccoli amici: “I vostri manifesti a grandi caratteri sono molto ben scritti”]. Io dico a tutti voi: la gioventù è il grande esercito della grande Rivoluzione culturale! Esso deve essere mobilitato al massimo. Al mio ritorno a Pechino mi sono sentito davvero infelice e desolato. Alcune scuole avevano addirittura chiuso i battenti. Altre avevano addirittura represso il movimento studentesco. Chi è che ha represso il movimento studentesco? Soltanto i signori della guerra di Pei-yang1 . Per i comunisti è antimarxista temere il movimento studentesco. C’è gente che parla tutti i giorni della linea di massa e di servire il popolo, ma invece segue la linea borghese e serve la borghesia. Il Comitato centrale della Lega della gioventù deve stare dalla parte del movimento studentesco, invece si schiera dalla parte di chi vuole sopprimere il movimento studentesco. Chi si oppone alla grande Rivoluzione culturale? Gli imperialisti americani, i revisionisti sovietici, i revisionisti giapponesi e i reazionari. Ricorrere alla scusa di distinguere fra “interno” ed “estero”2 significa avere paura della rivoluzione. Non si possono permettere azioni come quella di coprire i manifesti a grandi caratteri che sono stati affissi. Si tratta di un errore fondamentale di orientamento. Costoro devono immediatamente cambiare direzione e abbandonare tutte le vecchie abitudini. Noi crediamo nelle masse. Per diventare insegnanti delle masse noi dobbiamo prima essere allievi delle masse. L’attuale grande Rivoluzione culturale è un evento che scuote il cielo e la terra. Possiamo, osiamo varcare la soglia del socialismo? Varcare questa soglia porta all’eliminazione definitiva delle classi e alla riduzione delle tre grandi differenze2 . Combattere, in particolar modo combattere l’ideologia autoritaria borghese, significa distruggerla. Senza questa distruzione non si può edificare il socialismo, né possiamo portare avanti: primo la lotta, secondo la critica, terzo la trasformazione. Non è bene starsene seduti negli uffici ad ascoltare le relazioni. L’unica via è fare assegnamento sulle masse, aver fiducia nelle masse, lottare fino alla fine. Dobbiamo prepararci all’eventualità che la rivoluzione possa essere rivolta contro di noi. La direzione del partito e dello Stato e i compagni responsabili del partito devono essere preparati a questo. Ora se voi volete proseguire la rivoluzione fino al suo compimento, dovete imporvi una disciplina, dovete trasformare voi stessi in modo da poter mantenere il passo. Altrimenti potrete soltanto rimanere indietro. Ci sono alcuni compagni che lottano ferocemente contro altri, ma non sanno lottare contro se stessi. In questo modo non saranno mai in grado di varcare la soglia. Sta a voi indirizzare il fuoco sui vostri stessi corpi, alimentare le fiamme per farli bruciare. Avete il coraggio di farlo? Ricordatevi che vi brucerà fino alla testa. [I compagni hanno risposto in questo modo: “Siamo pronti. Se non fossimo in grado di farlo, lasceremmo i posti che occupiamo. Noi viviamo come membri del partito comunista e moriremo come membri del partito comunista. A che serve vivere una vita fatta di divani e di ventilatori elettrici?”]. Non è il caso di imporre modelli rigidi alle masse. All’università di Pechino, quando si sono accorti che gli studenti stavano alzando la testa, hanno tentato di imporre dei modelli. Eufemisticamente l’hanno chiamato “ritorno alla retta via”. In realtà era una “deviazione sulla via sbagliata”. In alcune scuole gli studenti erano etichettati come controrivoluzionari. [L’ufficiale di collegamento Chiang Yen ha etichettato come controrivoluzionari 29 persone]. In questo modo spingete le masse a schierarsi dalla parte dell’opposizione. Voi non dovete avere paura dei cattivi elementi. Quanti ce ne sono, in definitiva? La grande maggioranza delle masse studentesche è buona. Qualcuno solleva la questione dei torbidi. Cosa dobbiamo fare nei casi in cui si dovrebbe intraprendere un’azione legale? Di che avete paura? Quando sono immischiati cattivi elementi voi dimostrate che sono cattivi. Che paura avete dei buoni elementi? Dovreste sostituire la parola “terrore” con la parola “osare”. Voi dovete dimostrare una volta per tutte se è stata o non è stata varcata la soglia del socialismo. Dovete mettere la politica al posto di comando, andare fra le masse ed essere tutt’uno con loro e portare avanti ancora meglio la grande Rivoluzione culturale proletaria.

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