sabato 30 aprile 2016

1° MAGGIO PROLETARIO!


Pisa: Renzi svicola la protesta resiste - da un compagno di proletari comunisti


Come da scuola Berlusconi, Renzi tollera tutto tranne che si veda che il "re è nudo".
Ovunque tenti di mettere in scena le sue passerelle di propaganda, trova solo squallidi politicanti che stendono tappeti per incensarlo ma mobilita in forze schiere di vigliacchi in divisa per colpire e cercare di fermare masse di popolo che lo contestano.
Alla fine Renzi gira al largo, la protesta resiste e cresce.
Così è andata anche a Pisa.
Anche stavolta Renzi è stato costretto a non presentarsi  fisicamente al convegno presso il Cnr in occasione della celebrazione dei trent’anni dalla prima connessione ad internet realizzata in Italia, è intervenuto solo in teleconferenza .
Anche stavolta la contestazione è stata impedita con la forza da un esagerato schieramento di forze di polizia che ha caricato a freddo il corteo, una rappresaglia preordinata contro chi gli ha rovinato la festa.
Un corteo determinato di circa duemila persone, dei centri sociali, collettivi studenteschi, sindacati di base, vittime del salvabanche, con delegazioni anche da altre città della regione. Ha attraversato Pisa per raggiungere gli edifici del CNR, dove Renzi avrebbe dovuto partecipare alla celebrazione.
Il CNR di Pisa occupa un'area ampia, dove fin dal mattino, come nei giorni precedenti, duravano presidi dei precari della ricerca in sciopero. Soprattutto oggi l'intera area e strade attigue erano abbondantemente blindate da centinaia di poliziotti e carabinieri in tenuta anti sommossa, supportati da mezzi blindati con cannoncini ad acqua e anche droni che sorvolavano e filmavano il corteo.
Appena il corteo è arrivato a ridosso delle cancellate della zona proibita, lanciando slogan ed esponendo cartelli e striscioni contro il governo, i vigliacchi in divisa hanno ripetutamente caricato a freddo, soprattutto chi rimaneva a terra.
Diversi feriti soccorsi dall'ambulanza e due manifestanti, Seba, operaio meccanico, e Miro, studente, sono stati sequestrati, fermati, senza  che ci fosse stato contatto con cordone di celerini.
Il corteo è indietreggiato, ma non si è disperso, ha continuato a resistere, più vicino che si poteva alla zona rossa, indietreggiare e avanzare, e ha reagito lanciando frutta e ortaggi contro scudi e manganelli levati.
Fino alle 12, quando è arrivata la voce che Renzi aveva ripiegato sulla partecipazione in videoconferenza. A quel punto si è deciso di ricomporre il corteo e attraversare il quartiere a ridosso del CNR, per andare ad assediare un altro lato del fortino.Un quartiere periferico, per lo più costruzioni di edilizia popolare, che ha accolto con simpatia e calore la manifestazione, tante mani e pugni levati e sorrisi a salutare da chi era affacciato alle finestre. Hanno ascoltato le ragioni della protesta e la verità sull'ennesima violenza poliziesca schierata a difesa dei riti propagandistici del governo.
Ritornati a ridosso del CNR, la manifestazione è continuata fino a quando i due compagni fermati sono stati rilasciati e si sono nuovamente uniti alla manifestazione con brevi saluti al microfono, seguiti dagli interventi di fine mobilitazione.
Conclusa la Giornata, tutti sono dati appuntamento per la sera, alle 18 assemblea in Piazza Cavalieri, per continuare la controinformazione diretta e immediata sulla verità dei fatti della giornata e perchè la giornata di oggi non sia che un inizio, a Pisa come altrove.

giovedì 28 aprile 2016

La crisi del brennero, attivata dal governo austriaco, con l'esito filo nazista e xenofobo delle elezioni innesca un altro meccanismo di guerra nel cuore dell'Europa

Brennero, Austria una barriera: “250 agenti, controlli in Italia”. E inasprisce legge sull’asilo.

L'annuncio è arrivato dal capo della polizia tirolese Helmut Tomac: "Quattrocento metri di rete, pronti 250 poliziotti. Se sarà necessario verrà impiegato anche l'esercito". Non solo: il Parlamento di Vienna ha approvato una riforma che consente di bloccare l’ingresso dei rifugiati alla frontiera e le richieste di asilo se provengono da Paesi vicini, come Italia e Slovenia

Riportiamo un video di 4 giorni fa, degli scontri che ci sono stati al Brennero tra attivisti e polizia austriaca 
Brennero, tensione alla marcia contro il muro scontri con polizia austriaca - 24-04-2016

Da il F.Q.

Ispezioni sui treni e sulla strada già sul territorio italiano, 250 poliziotti schierati (con l’invio dell’Esercito, se ce ne fosse bisogno) e 400 metri di barriera. Sono queste le condizioni sul Brennero che le autorità austriache hanno illustrato: il capo della polizia tirolese Helmut Tomac ha fatto sapere che “l’allestimento di una rete sul confine italo-austriaco al Brennero dipende dall’Italia”,
Immediata la risposta del premier Matteo Renzi che nella sua enews, pubblicata mentre la conferenza

Giulio Regeni .. è come abbiamo sempre sostenuto . il Governo Renzi, i suoi ministri sono oggettivamente complici dell'orribile assassinio ad opera del nuovo Pinochet egiziano




Alla fine è toccato al sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, in carica da appena tre mesi, metterci la faccia. La settimana scorsa ha firmato la risposta ad un’interrogazione della deputata di Scelta civica (Sc) Adriana Galgano sul caso Hacking Team (HT) e i suoi rapporti con l’Egitto dove è stato rapito e ucciso il giovane ricercatore friulano Giulio Regeni. Ma la versione fornita da Scalfarotto è smentita da un documento esclusivo che ilfattoquotidiano.it ha potuto visionare




martedì 26 aprile 2016

Foto e Video 25 aprile a Roma e Napoli


 NAPOLI

    


ROMA









Cina, repressione brutale di 10.000 oppositori a un inceneritore

Chine : Répression brutale de 10.000 opposants à un incinérateur

Les habitants de la province chinoise du Zhejiang mènent une campagne contre le projet de construction d’une usine d’incinération d’ordures près de leur domicile. 10.000 d’entre eux ont participé à des manifestations consécutives mercredi et jeudi dans le canton de Xitangqiao, près de la ville de Jiaxing. Ils se sont affronté à un milliers de policiers anti-émeute qui ont largement fait usage de matraque et de gaz lacrymogène. Des dizaines de manifestants ont été blessés et des dizaines entraînés dans des véhicules de police. Le gouvernement local a déclaré qu’il annulerait le projet, mais la population locale a exigé la libération de tous ceux qui avaient été arrêtés. Les manifestants disent que l’usine d’incinération prévue est trop proche des écoles et d’un quartier résidentiel et que la pollution aura probablement une incidence sur leur santé.


Francia, la polizia attacca e devasta una sede della CNT - sindacato anarchico a Lilla e arresta dei compagni - massima solidarietà

France : La police saccage le local de la CNT à Lille


Ce 20 avril, la police est rentré de force dans le local de la CNT à Lille, détruisant le rideau de fer de la fenêtre et saccageant l’intérieur du local et tout le matériel qu’il contenait. Plusieurs militants ont été arrêtés et de nouvelles scènes de brutalité policière ont eu lieu. Cette brutalité s’est étendue aux habitants du quartier et au rassemblement de soutien qui a spontanément eu lieu. Meubles et affiches saccagés. Meubles et affiches saccagés.



lunedì 25 aprile 2016

25 aprile - Serve il partito per la nuova Resistenza - contro il moderno fascismo che avanza in ogni ambito. Cacciare via il governo Renzi, c'è sempre posto a Piazzale Loreto



I giovani nella Resistenza



Le donne nella restistenza

Oggi come ieri - La nuova resistenza è una necessità!










Corteo 25 aprile a Catania - Eppur bisogna andar!



EPPUR BISOGNA ANDAR!
Programma 25 aprile

ore 10 CORTEO da piazza Stesicoro
https://www.facebook.com/events/1711594232443083/

A fine corteo FESTA nei Giardini via Biblioteca (piazza Dante)

Pranzo popolare
Teatro Forum sulla Resistenza
Concerto GIRINGIRO
Banchetti delle associazioni
Incontro con i produttori del GAS del Plebiscito
Dj- set Dj Pisko

Collettivo Experia, Liberi Pensieri Studenteschi, Punteruolo TDO, Terre di Palike.

DA TARANTO: IL 25 APRILE MIGRANTI/ANTIFASCISTI STESSA LOTTA!

Il 25 aprile per l'Italia è la giornata della liberazione dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista.

Quest'anno il 25 aprile è contro il moderno fascismo che ha come cuore il razzismo verso i migrati, e le guerre imperialiste.

Per questo rivolgiamo un appello particolare a venire alla manifestazione di lunedì ai migranti che sono a Taranto.
Migranti/antifascisti italiani stessa lotta!

25 aprile a Taranto - Manifestazione ore 10 in piazza Marconi (in via Dante alle spalle dell'ospedale).


Slai cobas per il sindacato di classe

Dal volantino:
25 aprile oggi come ieri...

"...A Taranto, a tutto questo si aggiungono la grave mancanza di lavoro e perdita di lavoro, inquinamento, devastazione del territorio e dell’ambiente, una base militare che vuole fare della nostra una città di guerra, l’Hotspot per imprigionare e respingere migliaia di migranti che vengono portati nelle nostre città in fuga da miseria, fame guerra, regimi dittatoriali

Roma antifascisti sempre! 25 aprile ore 10,00 CORTEO dal Colosseo a Porta San Paolo

Roma, 25 aprile:antifascisti sempre, corteo

Ieri, oggi, domani: Antifascisti Sempre!
Lunedi 25 Aprile ore 10,00 CORTEO dal Colosseo a Porta San Paolo, tappa al “Ponte di Ferro”, conclusione ad Ararat (via di Monte Testaccio)
Gli anni passano ma la memoria dei partigiani, della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo ci accompagna ed è ancora viva e presente nella nostra città e nel nostro paese.
E allora il 25 aprile diventa come ogni anno l’occasione per scendere in piazza tutte e tutti insieme, i partigiani di ieri e gli antifascisti di oggi, per festeggiare il 25 Aprile delle Resistenze!
Un 25 aprile in cui si ritroveranno tutti coloro che si oppongono alla chiusura degli spazi sociali, agli sfratti, agli sgomberi, alla disoccupazione, al precariato e allo sfruttamento sui posti di lavoro, ovvero
alle scelte scellerate di chi amministra la città come fosse un nuovo “podestà” di fascista memoria. Un 25 aprile delle Resistenze internazionali contro la guerra imperialista e il sionismo, al fianco dei popoli che resistono all’oppressione e combattono per la propria terra, vita e libertà. Un 25 aprile delle Resistenze di chi lotta per i diritti di tutte e tutti senza guardare al passaporto o all’orientamento sessuale.

Antifascismo a Torino - 25 aprile corteo

Ore 15 Corteo "Dalla memoria alla pratica" nel quartiere Vanchiglia. Partenza Area Pedonale Via Balbo.


domenica 24 aprile 2016

Ultima ora da Napoli - Renzi si presenta senza preavviso - pronta reazione e cariche dalla polizia

LIBERIAMOCI DAL GOVERNO RENZI E DALL'OPPRESSIONE!
URGENTE: IN QUESTO MOMENTO LA POLIZIA CI HA CARICATO, ERAVAMO SOTTO LA PREFETTURA DOVE ERA PREVISTA UNA VISITA A SORPRESA DI RENZI! IN POCO TEMPO CI SIAMO ORGANIZZATI E SIAMO ANDATI A CONTESTARLO, NONOSTANTE LA PIOGGIA. MA LA POLIZIA NERVOSISSIMA NON CI HA LACIATO LIBERTA' DI PAROLA..
vedi VIDEO DELLA CARICA DI MEZZ'ORA FA SOTTO LA PREFETTURA...  su Jesopazzo.

IN QUESTO PAESE NON SI PUO' IN NESSUN MODO INTRALCIARE IL "CAPO". ANCHE PER QUESTO DOMANI ALLE 10 DOBBIAMO SCENDERE IN PIAZZA, QUI C'E' GIA' UNA SPECIE DI FASCISMO!

 




sabato 23 aprile 2016

A Roma ennesimo femminicidio. L'assassino è un fascista

Roma. Un femminicidio da fascista, non per caso

di Redazione Contropiano

Una donna uccisa in un bar, a Corcolle, Roma, periferia così lontana dalla capitale che quasi non sembra Roma. Assunta Finizio, 50 anni, aveva cacciato di casa l’uomo, Augusto Nuccetelli, mercoledì scorso, dopo aver scoperto un tradimento.

Come racconta l’agenzia Ansa, matrice di ogni articolo che uscirà su questo “episodio di cronaca nera”, si tratterebbe “soltanto” di un uxoricidio come tanti, frutto di una mente malata che non accettava una separazione dopo una convivenza.
Non voleva rassegnarsi alla fine della relazione. Non aveva alcuna intenzione di interrompere quel rapporto come invece voleva lei, così l’ha seguita nel bar e l’ha freddata con quattro colpi di pistola,
davanti agli occhi increduli di clienti e passanti, ancora sotto shock. E’ quanto successo ieri sera alla periferia est di Roma, in via di Lunghezza, all’interno di un bar tabacchi che si è poi affollato di agenti della Squadra Mobile e della Scientifica al lavoro per ricostruire con esattezza quanto avvenuto. Secondo le prime informazioni, l’uomo, un 51enne italiano con piccoli precedenti, avrebbe seguito la convivente, coetanea ed italiana anche lei, all’interno del bar. Lì avrebbe estratto la pistola esplodendo quattro colpi raggiungendo la compagna alla mano, all’addome e al petto.

Qui intervistato poco tempo fa dalla trasmissione Piazza Pulita, ed ecco il suo parere sugli immigrati.

L’omicida, stando alle testimonianze di chi si trovava sul posto, avrebbe poi tentato la fuga sbarazzandosi dell’arma in una stradina limitrofa.

25 aprile a Napoli: LIBERIAMOCI! DAL FASCISMO, DAL RAZZISMO, DALLA GUERRA, DALLO SFRUTTAMENTO

NAPOLI, 25 APRILE 2016, PIAZZA MANCINI ORE 10
Il 25 Aprile del 1945 l’Italia si liberava, grazie alla lotta partigiana, dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista. Per moltissimi quella liberazione doveva significare anche liberazione dalla guerra, dalla fame, dallo sfruttamento. Un nuovo inizio.

Se ci pensate, anche noi abbiamo bisogno di liberazione, di un nuovo 25 Aprile.
Anche noi oggi abbiamo un Governo sempre più autoritario, che scavalca il parlamento, distrugge la
scuola, attacca i lavoratori e i sindacati.
Anche oggi veniamo sfruttati e facciamo la fame, lavoriamo a nero, siamo disoccupati, ricattati da organizzazioni criminali in combutta con poteri economici e politici, costretti ad emigrare.
Anche oggi i nostri Stati fanno la guerra in giro per il mondo, e anzi ormai la guerra ci è entrata in casa, con i militari armati in ogni piazza.
Anche oggi l’Europa alza muri di fili spinati, mette su campi di concentramento, crea profughi e rifugiati.
Anche oggi bande di violenti, di razzisti, di nostalgici del nazifascismo aggrediscono i “diversi”, i più deboli, cercano di dividerci e metterci l’uno contro l’altro.

giovedì 21 aprile 2016

Egitto - Al Cairo ucciso dalla polizia egiziana un venditore di tè con un colpo al cuore, circa 200 persone per protestare contro la dittatura fascista di Al-Sisi, hanno aggredito la polizia al grido "la polizia è criminale, il ministero degli interni è criminale"



Ucciso dalla polizia per un bicchiere di tè: scontri al Cairo
Un omicidio a sangue freddo che ha portato in strada centinaia di persone. Come racconta Chiara Cruciati sul Manifesto, la folla si è lanciata contro gli agenti. Primi segnali che ci sono delle crepe nel controllo rigidissimo imposto dal regime del presidente Al Sisi sulla popolazione

Al Cairo un venditore ambulante è stato colpito al cuore da una pallottola sparata dai poliziotti. Un omicidio a sangue freddo che ha portato in strada centinaia di persone. Come racconta Chiara Cruciati sul Manifesto, la folla si è lanciata contro gli agenti.

Primi segnali che ci sono delle crepe nel controllo rigidissimo imposto dal regime del presidente Al Sisi sulla popolazione.

I fatti sono andati così: tre poliziotti iniziano a litigare con un venditore di tè per il prezzo di un bicchiere. Poi parte un colpo di pistola, e l'ambulante muore sul colpo. Duecento pesone circa si sono riunite in strada, hanno ribaltato l'auto della polizia e hano aggredito gli agenti al grido di "La polizia è criminale, il Ministero dell’Interno è criminale".

In seguito agli scontri ci sono stati almeno cinque arresti. I familiari della vittima hanno continuato a lanciare pietre contro i poliziotti. Il Manifesto spiega che quale "aria si respiri" oggi come oggi nella capitale egiziana.

mercoledì 20 aprile 2016

STUDENTI DEL LICEO LINGUISTICO "CASSARA" DI PALERMO, A QUASI DUE MESI DALLA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO, VENGONO PENALIZZATI NEL LORO DIRITTO ALLO STUDIO PERCHE' PRIVATI DEI PROFESSORI CHE LI HANNO SEGUITI PER TUTTO L'ANNO SCOLASTICO. GLI STUDENTI HANNO TUTTO IL DIRITTO DI PROTESTARE!

Da la Repubblica

La ex provincia richiama in ufficio docenti e impiegati, classi senza professori alla Cassarà


Protestano gli studenti del liceo linguistico. La preside: “Ho chiesto l’intervento del sottosegretario Faraone”

di CLAUDIA BRUNETTO e GRAZIA LA PAGLIA

Protesta dei ragazzi della scuola superiore Cassarà. Dalla sede del loro istituto hanno raggiunto la Provincia per protestare contro la scelta di sostituire, a tre mesi dalla fine delle lezioni, alcuni loro professori. Diciotto docenti, infatti, passeranno dalle aule agli uffici.

"È inaccettabile che negli ultimi mesi di scuola gli studenti si ritrovino senza i loro insegnanti poiché subentrati in provincia quando in realtà si poteva benissimo aspettare la fine dell'anno scolastico - dice Riccardo Giuliano, presidente della Consulta degli studeni - ci stupisce la reazione della dirigente scolastica dell'istituto: invece di difendere gli studenti, pare abbia firmato questo protocollo d'intesa con la Provincia. Adesso gli studenti, quasi alla fine del loro anno scolastico, si ritroveranno con nuovi professori, nuovi metodi di studio e d'insegnamento".

Ma la preside Daniela Crimi rispedisce le accuse al mittente: “Io non ho agevolato alcun trasferimento, anzi. Sono in grande difficoltà per risistemare l’organico, anche del personale amministrativo, e arrivare alla fine dell’anno.
Ho chiesto un intervento immediato al sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, e all’Ufficio scolastico regionale”.

L’istituto Ninni Cassarà nel 2013 è diventato da provinciale a statale. Dal 1° aprile di quest’anno la ex Provincia ha richiamato il personale (20 docenti e 8 amministrativi) che non avevano accettato di passare dalla amministrazione provinciale allo Stato. Da qui il trasferimento che è scattato oggi.

Taranto - 'sanzionato' un prete fascista, celebratore di messe per Mussolini






martedì 19 aprile 2016

Grecia: polizia assassina! Migrante investito da una camionetta


IDOMENI: MIGRANTE INVESTITO DA MEZZO DELLA POLIZIA, È IN GRAVISSIME CONDIZIONI

Sono ripresi da poco gli scontri tra polizia e migranti a Idomeni, dove migliaia di migranti sono rimasti bloccati al confine tra Macedonia e Grecia.
Un uomo è stato schiacciato da un mezzo delle forze dell'ordine e versa in gravissime condizioni, secondo quanto testimoniato da un'attivista di DINAMOpress che si trova nel campo. Si teme per la vita dell'uomo.
È scoppiata una rivolta all'interno del campo. Cariche delle forze dell'ordine e lacrimogeni. A breve aggiornamenti.

Dinamo press

lunedì 18 aprile 2016

Egitto: contro il boia Al Sisi in migliaia scendono in piazza


Migliaia in strada contro il governo, le forze di sicurezza attaccano con gas e proiettili di gomma. La prima manifestazione contro al-Sisi dall’elezione a presidente, nell’estate 2014.

Nelle strade egiziane della protesta anti-governativa appare anche Giulio. A reggere un cartello con il suo volto è una donna: «Giustizia per Regeni, i cinque uccisi e tutti i martiri», dice il manifesto esibito proprio di fronte alla sede della Corte Suprema. In realtà i manifestanti non sono riusciti a raggiungere Piazza Tahrir, a impedirglielo cordoni di polizia impossibili da passare: poliziotti in tenuta anti-sommossa, un centinaio di veicoli blindati a circondare la piazza, checkpoint militari in ingresso al Cairo, gas lacrimogeni e proiettili di gomma che hanno invaso le strade che portano alla piazza simbolo della rivoluzione del 2011.

E la fermata della metropolitana di Sadat chiusa fin dalle prime ore del mattino, come nei giorni bui successivi al golpe del 2013.
Le marce contro il presidente al-Sisi erano partite da due moschee, la Mustafa Mahmoud e la al-Istiqama, per dirigersi verso Tahrir dopo la preghiera del venerdì. Forte la concentrazione anche di fronte alla sede del sindacato della stampa, teatro nei giorni scorsi del sit-in delle famiglie dei 42 giornalisti egiziani tuttora in carcere.

Sono stati esibiti cartelli con su scritto “La terra è onore”, chiaro riferimento alle due isole sul Mar Rosso, Tinar e Sanafir, cedute ai sauditi, ma soprattutto si sono sentiti slogan urlati con forza: «La gente vuole la fine del regime», «Basta con il potere militare», «Al-Sisi vattene». Al fitto lancio di lacrimogeni e proiettili di gomma la folla si è dispersa in ogni direzione, cinquanta gli arrestati tra cui una trentina di giornalisti e fotografi.

Dopotutto il Ministero degli interni aveva lanciato giovedì tetri avvertimenti: «Non scendete in piazza o saranno prese tutte le misure legali necessarie a garantire la sicurezza». E con legali si intende la repressione violenta, garantita dalla nuova legge promossa dal regime militare che non autorizza sit-in o marce se non previa comunicazione e accettazione delle autorità.
Ovviamente si parla della sicurezza del regime, non del paese. In strada ieri c’erano tutte le anime di opposizione, dai Fratelli Musulmani al Movimento 6 Aprile, tra i più colpiti dalla repressione di al-Sisi, dai movimenti giovanili ai nasseriani e ai socialisti rivoluzionari. Perché se la chiamata alla protesta è partita dalla cessione delle due isole, in strada si è scesi per gridare la rabbia contro il regime.

I numeri previsti sono stati disattesi, forse per paura dei servizi di sicurezza: alla fine, secondo i media arabi, i manifestanti erano 3-4mila. Molti di meno, qualche decina, i manifestanti pro-governativi che hanno marciato ad Alessandria, in risposta a Piazza Tahrir. Ma la portata della protesta di ieri è comunque molto significativa: è la prima vera manifestazione di massa dall’elezione dell’ex generale al-Sisi alla presidenza, dall’estate del 2014. Una protesta che si accompagna alle sferzanti critiche che nelle ultime settimane la stampa egiziana, pro governativa e non, hanno riservato al Cairo.

Chiara Cruciati da il manifesto

sabato 16 aprile 2016

Napoli ancora in prima fila nel contestare il governo dello sbruffone che puzza di fascismo: oggi contestata la ministra Boschi, ignobile figura al servizio di banchieri e petrolieri che attacca la costituzione antifascista in nome di un moderno fascismo



dalla cronaca di Je sò pazzo

Contestata il Ministro Boschi e la candidata sindaco Valente.
La polizia presa di sorpresa carica con violenza! è una vergogna che un ministro pieno di conflitti di interessi, fra scandali di banche e di multinazionali del petrolio, un ministro che sta buttando nel cesso la nostra Costituzione conquistata con il sacrificio di tanti, sia difesa in questo modo, mentre i cittadini vengono manganellati!
ma non ci potete fermare, siamo i nuovi partigiani con il fazzoletto rosso al collo!!!

LA PRIMA CARICA DELLA POLIZIA, SUBITO MOLTO VIOLENTA! HANNO PROVATO A STRAPPARE DALLE MANI DI UNA MANIFESTANTE LA MACCHINA FOTOGRAFICA!
COSA NON SI FA PER DIFENDERE LA CORRUZIONE DI STATO! ACCORRETE!

IL PRESIDIO NON SI E' SCIOLTO NONOSTANTE LE DUE CARICHE E LE INTIMIDAZIONI. ORA NON SANNO COME FARE USCIRE LA BOSCHI!

dalla polizia non solo manganelli, ma anche calci, cazzotti, insulti, minacce, in puro stile "mazzate napulitane"... quanto ci tengono a difendere uno dei Ministri più "discussi" d'Italia, coinvolto in tanti scandali!... qui provano a cacciarci dall'ingresso, noi RESISTIAMO perché vogliamo difendere i nostri territori e il nostro futuro. questo Governo ha attaccato la scuola, il lavoro, ora riscrive la Costituzione, è un Governo che puzza di fascismo... per questo oggi siamo scesi in piazza con i FAZZOLETTI ROSSI, quelli che si mettevano i partigiani per liberare l'Italia! il 25 ci sarà un corteo importantissimo per Napoli, in cui tante realtà, associazioni di base, comitati, lavoratori, comunità di immigrati, grideranno ai Poteri Forti di questo paese la loro voglia di LIBERAZIONE: ci vediamo alle 10 a Piazza Mancini!

mercoledì 13 aprile 2016

Squadristi di Casapound contro un fumetto antifascista

 Gli autori della satira: "Noi siamo autori satirici, abbiamo i nostri pensieri, e tra questi c’è: “fascisti-fate-schifo” - scrivono - Per questo motivo, noi facciamo schifo ai fascisti."

Romics: "Fascisti assaltano lo stand di Shockdom"
La denuncia su twitter del coautore del fumetto satirico su Benito Mussolini "Quando c'era lui". "Danni per 1000 euro"

"Un gruppo di coraggiosi fascisti ha assaltato a Romics lo stand della casa editrice di fumetti Shockdom lanciando i fumetti contro inermi e giovanissimi standisti, sfasciando tavoli e causando circa 500 euro di danni". Questa la denuncia di uno degli autori del fumetto satirico su Benito Mussoloni in vendita in anteprima a Romics, rilanciata su facebook dal fumettista Alessio Spataro. Al centro dell'interesse degli assalitori il libro sul Duce "Quando c'era lui", serie di strisce editate dalla casa editrice indipendente presente con il proprio stand alla mostra dei fumetti tenutasi questa fine settimana nei padiglioni della Nuova Fiera di Roma, che saranno in vendita sugli scaffali delle librerie dal prossimo 15 aprile.


"ASSALTO ALLO STAND" - A rendere nota l'aggressione sul proprio profilo twitter Daniele Fabbri, coautore del fumetto assieme a Stefano Antonucci. "Un'ora fa - twitta Fabbri intorno alle 19:30 di ieri sera - tre persone sono andate al nostro stand e hanno fatto circa 500 euro di danni. Noi eravamo andati via da un pò". Un cinguettio che poi precisa che i danni economici ammonterebbero a "1000 euro".

 "QUANDO C'ERA LUI" - Una aggressione squadrista, come denunciano i fumettisti della casa editrice Shokdom Spataro e Fabbri, tesa a

manifestare il dissenso per il libro "Quano c'era lui", che racconta in modo satirico un ritorno di Benito Mussolini ai giorni nostri, con il Duce alle prese con i moderni mezzi d'informazione quali YouTube ed altri social network. Un fumetto che già nell'immagine di copertina, con il dittatore rappresentato a testa giù in un saluto romano, aveva fatto storcere il naso ai nostalgici del Ventennio, visto il chiaro riferimento alla morte del Duce arrivata a piazzale Loreto per mano dei partigiani con la foto diventata storia, del corpo di Mussolini morto dopo essere stato appeso a testa in giù nella piazza di Milano.

I FATTI - La ricostruzione di quanto accaduto è stata poi resa pubblica sulla fan page della casa editrice Shockdom che spiega nel dettaglio: "Domenica 10 Aprile, nel tardo pomeriggio, durante la manifestazione Romics 2016, tre uomini si sono avvicinati allo stand Shockdom, con una videocamera. Uno di essi, fingendo un inciampo, ha versato della Coca Cola su alcuni volumi. Nel momento in cui gli standisti si sono avvicinati per pulire le copie, queste tre persone hanno iniziato a lanciare alcune pubblicazioni contro lo staff riprendendo il tutto con la videocamera. Nel fare questo hanno chiesto del fumetto “Quando c’era LVI”.

LA SCHOCKDOM - Shockdom è una casa editrice indipendente e pubblica fumetti, anche di satira. "La pubblicazione di “Quando c’era LVI” di Daniele Fabbri e Stefano Antonucci ha scatenato forti reazioni, specie sul piano dialettico e mediatico, come è giusto che sia. La pubblicazione dei quattro numeri di “Quando c’era LVI” andrà avanti con la programmazione già definita e non subirà rallentamenti o modifiche".



lunedì 11 aprile 2016

Un'altro video sulle manifestazioni e scontri contro la legge-lavoro in Francia

FRANCE : MANIFESTATIONS ET AFFRONTEMENTS CONTRE LA LOI TRAVAIL

La mobilisation des opposants à la réforme du droit du travail s’est poursuivie ce samedi en France, où plusieurs personnes ont été blessées lors d’affrontements entre forces de l’ordre et manifestants à Rennes. Les autorités locales avaient interdit l’accès au centre historique de cette ville, l’un des foyers actifs de la contestation, où des incidents avaient déjà eu lieu lors des précédentes journées d’action. Mais des jeunes, certains encagoulés ou armés de projectiles, ont tenté de forcer le passage. Les forces de l’ordre ont alors fait usage de gaz lacrymogène et de grenade assourdissantes. 19 manifestants, trois policiers et un journaliste ont été blessés.
Le cortège étant composé en grande majorité de salariés, de familles avec enfants, de retraités. Alors que la contestation entre dans son deuxième mois, des syndicats de salariés, d’étudiants et de lycéens avaient appelé pour la 6e fois les Français à descendre dans la rue pour réclamer le retrait de la réforme, porteuse de précarité. A Paris, plusieurs milliers de personnes ont commencé à défiler vers 14h30. Des rassemblements ont aussi été organisés à Lyon, Marseille, Nantes, Grenoble ou encore Montpellier.


sabato 9 aprile 2016

Continua ancora la rivolata dei giovani in Francia contro la Loi Travail - Ultimi aggiornamenti


Da Infoaut

In Francia oggi è di nuovo giornata di mobilitazione nazionale contro la Loi Travail. Decine di migliaia di persone si sono mosse in cortei in tutte le principali città del paese si dalla mattina. Il concentramento dei cortei principali era previsto alle 15.
ore 17
A Parigi lo spezzone studentesco e giovanile ha preso la testa del corteo, nonostante le pretese dei sindacati di guidare la manifestazione. A Republique la polizia ha caricato in maniera scomposta lo spezzone di testa per cercare di dispenderlo e isolarlo dal resto del corteo, ma nonostante l'asfissiante cordone sanitario delle forze dell'ordine l'afflusso di giovani e studenti continua ad ingrossarne le fila. A Nation nuove provocazioni della polizia e scontri

martedì 5 aprile 2016

Foto dalla Francia in lotta - dai maoisti francesi

En Île-de-France

La manif déter des lycéens, lycéennes, étudiants et étudiantes au départ de Nation qui a rejoint la grosse manif à Place d’Italie :








La manif de l’aprem au départ de Place d’Italie, malgré la pluie une mobilisation gigantesque :

A Clermont-Ferrand :
Quelques photos du cortège révolutionnaire :





La Banque de France a eu le droit à une petite peinture !
A Nantes




La police n’y est pas allée de main morte…
A Rennes




A Toulouse

A Lyon


Des manifestants et manifestantes ont été enfermés dans la Place Bellecour où la police a pu s’amuser avec son canon à eau…

A Marseille

A Rouen où le local du PS a aussi été repeint!


Bon courage à toutes et à tous pour la suite de la lutte ! Restons mobilisé et portons la lutte à un stade supérieur !