Come da scuola Berlusconi, Renzi tollera tutto tranne che si
veda che il "re è nudo".
Ovunque tenti di mettere in scena le sue passerelle di
propaganda, trova solo squallidi politicanti che stendono tappeti per
incensarlo ma mobilita in forze schiere di vigliacchi in divisa per colpire e
cercare di fermare masse di popolo che lo contestano.
Alla fine Renzi gira al largo, la protesta resiste e cresce.
Così è andata anche a Pisa.
Anche stavolta Renzi è stato costretto a non
presentarsi fisicamente al convegno
presso il Cnr in occasione della celebrazione dei trent’anni dalla prima
connessione ad internet realizzata in Italia, è intervenuto solo in
teleconferenza .
Anche stavolta la contestazione è stata impedita con la
forza da un esagerato schieramento di forze di polizia che ha caricato a freddo
il corteo, una rappresaglia preordinata contro chi gli ha rovinato la festa.
Un corteo determinato di circa duemila persone, dei centri
sociali, collettivi studenteschi, sindacati di base, vittime del salvabanche,
con delegazioni anche da altre città della regione. Ha attraversato Pisa per
raggiungere gli edifici del CNR, dove Renzi avrebbe dovuto partecipare alla
celebrazione.
Il CNR di Pisa occupa un'area ampia, dove fin dal mattino,
come nei giorni precedenti, duravano presidi dei precari della ricerca in
sciopero. Soprattutto oggi l'intera area e strade attigue erano abbondantemente
blindate da centinaia di poliziotti e carabinieri in tenuta anti sommossa,
supportati da mezzi blindati con cannoncini ad acqua e anche droni che
sorvolavano e filmavano il corteo.
Appena il corteo è arrivato a ridosso delle cancellate della
zona proibita, lanciando slogan ed esponendo cartelli e striscioni contro il
governo, i vigliacchi in divisa hanno ripetutamente caricato a freddo,
soprattutto chi rimaneva a terra.
Diversi feriti soccorsi dall'ambulanza e due manifestanti,
Seba, operaio meccanico, e Miro, studente, sono stati sequestrati, fermati,
senza che ci fosse stato contatto con
cordone di celerini.
Il corteo è indietreggiato, ma non si è disperso, ha
continuato a resistere, più vicino che si poteva alla zona rossa,
indietreggiare e avanzare, e ha reagito lanciando frutta e ortaggi contro scudi
e manganelli levati.
Fino alle 12, quando è arrivata la voce che Renzi aveva
ripiegato sulla partecipazione in videoconferenza. A quel punto si è deciso di
ricomporre il corteo e attraversare il quartiere a ridosso del CNR, per andare
ad assediare un altro lato del fortino.Un quartiere periferico, per lo più
costruzioni di edilizia popolare, che ha accolto con simpatia e calore la manifestazione,
tante mani e pugni levati e sorrisi a salutare da chi era affacciato alle
finestre. Hanno ascoltato le ragioni della protesta e la verità sull'ennesima
violenza poliziesca schierata a difesa dei riti propagandistici del governo.
Ritornati a ridosso del CNR, la manifestazione è continuata
fino a quando i due compagni fermati sono stati rilasciati e si sono nuovamente
uniti alla manifestazione con brevi saluti al microfono, seguiti dagli
interventi di fine mobilitazione.
Conclusa la Giornata, tutti sono dati appuntamento per la
sera, alle 18 assemblea in Piazza Cavalieri, per continuare la
controinformazione diretta e immediata sulla verità dei fatti della giornata e
perchè la giornata di oggi non sia che un inizio, a Pisa come altrove.
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