La ex
provincia richiama in ufficio docenti e impiegati, classi senza professori alla
Cassarà
Protestano gli studenti del liceo linguistico. La preside:
“Ho chiesto l’intervento del sottosegretario Faraone”
di CLAUDIA BRUNETTO e GRAZIA LA PAGLIA
Protesta dei ragazzi della scuola superiore Cassarà. Dalla
sede del loro istituto hanno raggiunto la Provincia per protestare contro la
scelta di sostituire, a tre mesi dalla fine delle lezioni, alcuni loro
professori. Diciotto docenti, infatti, passeranno dalle aule agli uffici.
"È inaccettabile che negli ultimi mesi di scuola gli
studenti si ritrovino senza i loro insegnanti poiché subentrati in provincia
quando in realtà si poteva benissimo aspettare la fine dell'anno scolastico -
dice Riccardo Giuliano, presidente della Consulta degli studeni - ci stupisce
la reazione della dirigente scolastica dell'istituto: invece di difendere gli
studenti, pare abbia firmato questo protocollo d'intesa con la Provincia.
Adesso gli studenti, quasi alla fine del loro anno scolastico, si ritroveranno
con nuovi professori, nuovi metodi di studio e d'insegnamento".
Ma la preside Daniela Crimi rispedisce le accuse al
mittente: “Io non ho agevolato alcun trasferimento, anzi. Sono in grande
difficoltà per risistemare l’organico, anche del personale amministrativo, e
arrivare alla fine dell’anno.
Ho chiesto un intervento immediato al sottosegretario
all’Istruzione, Davide Faraone, e all’Ufficio scolastico regionale”.
L’istituto Ninni Cassarà nel 2013 è diventato da
provinciale a statale. Dal 1° aprile di quest’anno la ex Provincia ha
richiamato il personale (20 docenti e 8 amministrativi) che non avevano
accettato di passare dalla amministrazione provinciale allo Stato. Da qui il
trasferimento che è scattato oggi.
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