domenica 22 gennaio 2012

LIBERTA' PER I COMPAGNI DELLA VIA DEMOCRATICA DI BASE M-L-M !

24 gennaio giornata internazionale di solidarietà con i prigionieri politici di Via Democratica di Base in Marocco.

A PALERMO

ORE 9:00 VOLANTINAGGIO/AFFISSIONE E INFORMAZIONE ALL'UNIVERSITA'.

ORE 15:00 ASSEMBLEA CON I LAVORATORI PRESSO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE VIA G.DEL DUCA 4 (ACCANTO I CANTIERI CULTURALI DELLA ZISA)

ORE 17:30 VOLANTINAGGIO/SPEAKERAGGIO/SIT-IN CENTRO CITTA', QUARTIERI PROLETARI E IMMIGRATI, MERCATI POPOLARI.





                                                                                  gennaio 2012

                                                                                       appello


Dal 2008 prosegue in Marocco una dura lotta per ottenere la liberazione dei prigionieri di Via Democratica e di Base MarxistaLeninistaMaoista (VDB MLM) e di altri prigionieri politici. Essi appartengono a sindacati operai, ai disoccupati ribelli (Ifni), al movimento nel Saharawi e sono imprigionati quali "nemici interni" del regime reazionario del Marocco da punire. Il loro coraggio e determinazione a servire gli interessi del popolo ha permesso alla loro lotta di andare oltre i confini del Marocco, nonostante il silenzio dei media. Questa lotta ha avuto eco in tutto il mondo, come esempio per tutti coloro che si schierano contro l’ingiusto ordine capitalista, dei proprietari terrieri feudali e torturatori.

VDB MLM è una corrente rivoluzionaria nata dalla UNEM (Unione Nazionale degli Studenti del Marocco) erede del "fronte unito di studenti progressisti" che esisteva nel 1970. La sua ideologia è basata sul marxismo-leninismo-maoismo. I militanti di VDB MLM sono stati imprigionati per aver diretto la lotta per l'istruzione gratuita per i figli e le figlie del popolo contro la "carta nazionale dell’istruzione", contro la privatizzazione e la militarizzazione delle università, difendendo i diritti delle masse popolari, da cui la maggior parte degli studenti proviene, praticando la solidarietà internazionalista, soprattutto con la Palestina occupata e le guerre popolari. Sono tuttora rinchiusi o sono stati incarcerati perché sono comunisti.

Altri sono stati uccisi. Non possiamo dimenticare il compagno Abdelrrazak El Agadiri, attivista della UNEM e di VDB MLM, assassinato il 28 Dic 2008 durante una protesta a sostegno del popolo di Gaza. Il regime cercò addirittura di nascondere il cadavere fuori la porta sul retro dell’ospedale Ibn Tufayl. Ma la sua lotta vive ancora. La lotta per la liberazione del gruppo Zahra Boudkour (in carcere dal 15 maggio 2008) e del compagno Hasnouni Ilham (catturato nella sua abitazione il 12 ottobre 2010) non si è ancora conclusa, anche dopo il rilascio dei due esponenti rivoluzionari e di alcuni loro compagni. Hasnouni Ilham, dopo Zahra Boudkour, è la più giovane prigioniera politica in Marocco, è studentessa dell'Università di Marrakech, 21 anni, attivista comunista e sindacalista dell’UNEM. Detenuta senza processo da più di dieci mesi, è stata arrestata senza mandato nell’ottobre 2010 e torturata per fatti risalenti agli incidenti nel campus del 2008. Eventi simili si sono avuti a Fez nel marzo 2009, scontri tra studenti e polizia che hanno poi portato a diverse ondate di arresti. Gli attivisti sono accusati di: distruzione di proprietà dello stato, manifestazione non autorizzata, vilipendio di pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, uso della forza e partecipazione a banda armata.

A Novembre 2011, ci sono tre prigionieri rivoluzionari di VDB ancora in galera:

* Achouini Murad, arrestato il 15 maggio 2008, condannato a 4 anni
* Elhamdiya Youssef, arrestato il 10 ottobre 2010, condannato a un anno e mezzo
* Abdelhak Talhaoui, arrestato il 23 febbraio 2011, condannato in primo a 4 anni, pena ridotta a 10 mesi nell’appello dell’ottobre 2011.

Il regime, usa la detenzione per spezzare la volontà degli attivisti sindacali e politici. Ma il movimento di solidarietà e l’acuirsi della lotta di classe in Marocco hanno trasformato le prigioni in luoghi di resistenza e lotta. Infine la rivendicazione del rilascio dei prigionieri è cresciuta col movimento popolare e si ritrova sulla piattaforma del "Movimento del 20 febbraio". Il Marocco, come il Sud America o l'entità sionista, è un centro di tortura, persecuzione ed eliminazione degli oppositori. Mantiene questo sinistro primato. Marx diceva che quando la borghesia, anche la più democratica, si sente minacciato, essa calpesta la sua stessa legalità. Rapimenti, esecuzioni extragiudiziali, uccisioni di militanti fatte passare come scontri sono armi di terrore utilizzato a tutti i livelli per garantire l'ordine imperialista. I paesi imperialisti ne sono i mandanti, anche quando non sono gli esecutori diretti della tortura. La lotta per la liberazione dei prigionieri politici è un problema della classe, una lotta internazionale di tutti coloro che lottano per l'emancipazione degli oppressi.

Facciamo appello a sviluoppare iniziative per esigere l’immediata liberazione dei compagni e far conoscere la loro lotta!

Via la lotta del popolo marocchino!

Libertà per o prigionieri rivoluzionari!

Abbasso il regime reazionario marocchino e l’imperialismo francese!

Sottoscrivono : AGEN, Comité Anti-Impérialiste, Coup Pour Coup 31, Coup Pour Coup 87, FSE, La Cause du Peuple, Libertat, OCML Voie Prolétarienne, PCmF, PCm Italia, PCR Canada, Secours Rouge Arabe, SRI de Baiona Secours Rouge de Belgio, Maoistroad

diffusione e campagna in italia a cura di
maoistroad@gmail.com
ro.red@libero.it

venerdì 20 gennaio 2012




NELLA CORNICE DELLA SETTIMANA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE A SOSTEGNO DELLA GUERRA POPOLARE IN INDIA DEDICATA AL LEADER DEL PARTITO COMUNISTA INDIANO (MAOISTA) KISHENJI UCCISO RECENTEMENTE DALLE FORZE ARMATE INDIANE, DOPO FIRENZE, RAVENNA E TARANTO ANCHE PALERMO OSPITERA' UN'INIZIATIVA DELLA CAMPAGNA NEL NOSTRO PAESE

VENERDI ORE 16 BOX 3 FACOLTA' DI LETTERE

ASSEMBLEA/DIBATTITO.
MOSTRA FOTOGRAFICA
VIDEO SULLA GUERRA POPOLARE
OPUSCOLI



martedì 10 gennaio 2012

10-100-1000 ACCA LARENTIA. RICACCIAMOLI NELLE FOGNE!

7 gennaio, l'anniversario di Acca Larentia è stato commemorato dai fascisti. A Roma, oltre al presidio (inizialmente doveva trattarsi di un corteo, ma non hanno avuto la possibilità di farlo a causa delle forti tensioni che si sentivano in città), i fasci con l'ausilio di Alemanno hanno deposto una targa con su scritto "assassinati dall'odio comunista", targa che ha suscitato opportune polemiche.
A Palermo i giovani del PDL (Giovane Italia), Casapound e associazioni di stampo fascista hanno indetto un corteo pomeridiano.

Corteo-fiaccolata da commemorazione funebre, intensamente difeso dalle forze di polizia: poliziotti eseguivano ronde ai lati del corteo, disparate camionette, falchi in borghese.
Il corteo, composto da poche decine di fasci sparsi in quattro o cinque striscioni diversi, si è diretto in via Ruggero Settimo, che ovviamente era colma di passanti che si trovavano lì per lo shopping del sabato: in ogni caso, davanti a centinaia di persone, il corteo non ha accattivato la curiosità di passante alcuno! Per di più, l'unica fetta della cittadinanza che si è incuriosita, nel leggere gli striscioni con su scritto "onore ai camerati", "Acca Larentia strage antifascista", e sentendo gli slogan come "Contro ogni terrorismo, nessuno spazio all'antifascismo", si è sdegnata e infastidita visibilmente per le frasi scritte e dette: "Onore ai camerati? Questa è gentaglia", "Ma come possono permettere di farli sfilare in corteo?", questi i commenti della gente comune.
Non ci meraviglia il fatto che nonostante la mole di sbirri adoperata al loro fianco, lungo tutto il corteo, anche l'ingresso della libreria Mondadori fosse difesa da un'altra manciata di poliziotti!

Insomma, un corteo ultra-militarizzato, partecipazione e coinvolgimento cittadino pari a zero e il centro città blindato per fare sfilare qualche testa rasata, alcuni dei quali tra qualche anno indosserà giacca e cravatta seduto in parlamento per campare sulle spalle del popolo, qualche altro continuer ad atteggiarsi a movimentista e prendendo i soldi dai primi continuerà a dedicarsi ad azioni squadriste e omicidi mirati verso "negri e froci" come successo lo scorso mese a Firenze.

Questa è un'ulteriore prova dopo quella ricevuta poche settimane fa, quando il volantinaggio antifascista nel quartiere Noce per informare gli abitanti che all'interno del loro quartiere c'è un covo di casapound (gli stessi che a Firenze tra i loro militanti avevano l'assassino che ha fatto fuoco nel mercato), ha scatenato la preoccupazione dei vigliacchi fascisti, i quali hanno allarmato i commercianti all'urlo di "Arrivano gli antifascisti! abbassate le saracinesche!" non sortendo alcun effetto anzi provocando fastidio all'intero quartiere per l'inutile allarmismo e militarizzazione oppressiva; ulteriore prova che fa capire da che parte stiano le masse, cioè dalla parte di chi è davvero al loro fianco, con la lotta, non tramite campagne demagogiche fini a se stesse e "atti umanitari" da "bravi ragazzi" per poi propagandare idee sessiste, xenofobe, razziste.

Non ci stupisce neanche il fatto che ancora una volta le istituzioni "democratiche" forniscano piena protezione a individui che sono sinonimo dell' antidemocraticità e intolleranza, tra l'altro, come la storia insegna in periodo di crisi economica questi gruppuscoli reazionari sono funzionali al sistema per fomentare falsi nemici e capri espiatori come gli immigrati (prima erano gli ebrei).

Nonostante questo la giornata di sabato e dei giorni precedenti ha mostrato come le masse li abbiano ormai smascherati soprattutto dopo i fatti di Firenze e i più recenti fatti di cronaca che stanno ancor più esplicitamente mostrando la vera faccia da topi di fogna, non hanno come nascondersi dietro nulla, non hanno come avvicinarsi ai cittadini.

FUORI I FASCISTI DALLA CITTA'!
RICACCIAMOLI NELLE FOGNE!