martedì 10 gennaio 2012

10-100-1000 ACCA LARENTIA. RICACCIAMOLI NELLE FOGNE!

7 gennaio, l'anniversario di Acca Larentia è stato commemorato dai fascisti. A Roma, oltre al presidio (inizialmente doveva trattarsi di un corteo, ma non hanno avuto la possibilità di farlo a causa delle forti tensioni che si sentivano in città), i fasci con l'ausilio di Alemanno hanno deposto una targa con su scritto "assassinati dall'odio comunista", targa che ha suscitato opportune polemiche.
A Palermo i giovani del PDL (Giovane Italia), Casapound e associazioni di stampo fascista hanno indetto un corteo pomeridiano.

Corteo-fiaccolata da commemorazione funebre, intensamente difeso dalle forze di polizia: poliziotti eseguivano ronde ai lati del corteo, disparate camionette, falchi in borghese.
Il corteo, composto da poche decine di fasci sparsi in quattro o cinque striscioni diversi, si è diretto in via Ruggero Settimo, che ovviamente era colma di passanti che si trovavano lì per lo shopping del sabato: in ogni caso, davanti a centinaia di persone, il corteo non ha accattivato la curiosità di passante alcuno! Per di più, l'unica fetta della cittadinanza che si è incuriosita, nel leggere gli striscioni con su scritto "onore ai camerati", "Acca Larentia strage antifascista", e sentendo gli slogan come "Contro ogni terrorismo, nessuno spazio all'antifascismo", si è sdegnata e infastidita visibilmente per le frasi scritte e dette: "Onore ai camerati? Questa è gentaglia", "Ma come possono permettere di farli sfilare in corteo?", questi i commenti della gente comune.
Non ci meraviglia il fatto che nonostante la mole di sbirri adoperata al loro fianco, lungo tutto il corteo, anche l'ingresso della libreria Mondadori fosse difesa da un'altra manciata di poliziotti!

Insomma, un corteo ultra-militarizzato, partecipazione e coinvolgimento cittadino pari a zero e il centro città blindato per fare sfilare qualche testa rasata, alcuni dei quali tra qualche anno indosserà giacca e cravatta seduto in parlamento per campare sulle spalle del popolo, qualche altro continuer ad atteggiarsi a movimentista e prendendo i soldi dai primi continuerà a dedicarsi ad azioni squadriste e omicidi mirati verso "negri e froci" come successo lo scorso mese a Firenze.

Questa è un'ulteriore prova dopo quella ricevuta poche settimane fa, quando il volantinaggio antifascista nel quartiere Noce per informare gli abitanti che all'interno del loro quartiere c'è un covo di casapound (gli stessi che a Firenze tra i loro militanti avevano l'assassino che ha fatto fuoco nel mercato), ha scatenato la preoccupazione dei vigliacchi fascisti, i quali hanno allarmato i commercianti all'urlo di "Arrivano gli antifascisti! abbassate le saracinesche!" non sortendo alcun effetto anzi provocando fastidio all'intero quartiere per l'inutile allarmismo e militarizzazione oppressiva; ulteriore prova che fa capire da che parte stiano le masse, cioè dalla parte di chi è davvero al loro fianco, con la lotta, non tramite campagne demagogiche fini a se stesse e "atti umanitari" da "bravi ragazzi" per poi propagandare idee sessiste, xenofobe, razziste.

Non ci stupisce neanche il fatto che ancora una volta le istituzioni "democratiche" forniscano piena protezione a individui che sono sinonimo dell' antidemocraticità e intolleranza, tra l'altro, come la storia insegna in periodo di crisi economica questi gruppuscoli reazionari sono funzionali al sistema per fomentare falsi nemici e capri espiatori come gli immigrati (prima erano gli ebrei).

Nonostante questo la giornata di sabato e dei giorni precedenti ha mostrato come le masse li abbiano ormai smascherati soprattutto dopo i fatti di Firenze e i più recenti fatti di cronaca che stanno ancor più esplicitamente mostrando la vera faccia da topi di fogna, non hanno come nascondersi dietro nulla, non hanno come avvicinarsi ai cittadini.

FUORI I FASCISTI DALLA CITTA'!
RICACCIAMOLI NELLE FOGNE!

2 commenti:

  1. sono daccordo con il contenuto del post.
    vorrei però che mi spiegassi il titolo se possibile.

    jules

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  2. Il senso del titolo espresso in poche parole, è il seguente: gli antifascisti e i sinceri democratici di fronte ad uno stato che non solo tollera ma finanzia e appoggia contravvenendo alle sue stesse leggi, gruppi neofascisti la cui prassi quotidiana è spiegata in parte dall'articolo che tu condividi e si palesa in aggressioni e uccisioni (il fatto di Firenze non è un caso isolato), non possono delegare allo stato stesso un principio sacrosanto come quello dell'antifascismo ma esercitarlo in prima persona quotidianamente quale diritto inalienabile in qualsiasi forma e a 360 gradi con prassi militante,sociale e culturale

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