venerdì 30 ottobre 2009

SOLIDARIETA' AL CPO EXPERIA

I giovani di Red Block esprimono massima solidarietà ai compagni del C.P.O. Experia di Catania sgomberati brutalmente stamattina dai servi dello stato in divisa.
L’Experia dopo ben 17 anni di attività nel quartiere viene sgomberato in seguito alla richiesta di 2 consiglieri comunali di Alleanza Nazionale.
Lo stato di polizia che avanza sempre di più verso un moderno fascismo colpisce chi si ribella mentre contemporaneamente fomenta la crescita e la diffusione di gruppi di estrema destra come Casa Pound che apre nuove sedi a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale, l’ultima a Napoli, e che ad esempio a Catania è finanziata dallo stesso Comune che invece sgombera i compagni antifascisti.
Contro lo stato di polizia e il moderno fascismo che avanza non un passo indietro!
Organizzarsi in ogni città contro la repressione e creare R.A.F. (Reti antifasciste).

Red Block Palermo
redblock@alice.it
http://www.redblock-it.blogspot.com/



A seguire il comunicato dei compagni del CPO Experia:

DIFENDIAMO TUTTI IL CENTRO POPOLARE EXPERIA. SUBITO!Questa mattina alle ore 5.30 polizia, guardia di finanza e carabinieri in tenuta anti-sommosa hanno sgomberato il Centro Popolare Experia di Catania. Centinaia tra militanti, occupanti, sostenitori e abitanti del quartiere per tutta la notte hanno effettuato un presidio contro lo sgombero attendendo la notifica dell’ingiunzione di sgombero emessa dal Tribunale di Catania dal dottor Serpotta e preceduta da una campagna denigratoria a mezzo stampa da parte di AN (Pogliese, Bellavia, Messina). Ancora adesso non ci è dato sapere le motivazioni di tale procedimento ed è stato impedito agli avvocati di assistere al sopraluogo della struttura.Centinaia di sostenitori sono stati caricati dalla polizia immediatamente e sono decine i contusi medicati dal 118 chiamata dagli stessi militanti.Questo è uno sgombero politico che ha l’obiettivo di far tacere e cancellare un’esperienza sociale e politica che lotta da 17 anni e che ha ridato al quartiere popolare come l’Antico Corso uno spazio di aggregazione che per decenni era abbandonato. Doposcuola popolare, una palestra popolare, la ciclofficina etnea, il laboratorio di giocoleria e decine di altre attività di aggregazione sociale cancellati a colpi di manganelli.A quanto pare lo sgombero è stato richiesto dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Catania nella persona di Gesualdo Campo lo stesso che nel 1999 avvallò i lavori da parte della Facoltà di Giurisprudenza nell’area della Purità (nella parte esterna del Centro Popolare) ben sapendo che l’area conteneva reperti archeologici importantissimi per la storia della nostra città. Solo una lunga lotta del Centro Popolare e del Comitato Antico Corso sono riusciti a bloccare questi lavori speculativi rilanciando proposte concrete per l’utilizzo dell’area: riapertura di via bambino, la realizzazione di una bambinopoli nello spazio esterno del Centro Popolare espropriato da Giurisprudenza, la creazione di un Parco Archeologico per valorizzare i ritrovamenti. Forse lo sgombero di questa mattina è anche una ritorsione del dottor Campo? Visto che questa mattina assisteva compiaciuto alle cariche e allo sgombero del Centro Popolare Experia?Supposizioni visto che nessuno si è assunto la responsabilità politica di comunicarci le reali motivazioni. L’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata la violenza della polizia.Le nostre proposte pratiche si scontrano con quello che l’Amministrazione Comunale a Catania ha espresso in questi ultimi 12 anni: degrado economico e conseguente ricaduta sul sociale.Questa è una città in emergenza e in pieno dissesto finanziario, questa è una città in ginocchio e, nonostante ciò, quello di cui si preoccupa la politica è di chiudere, far tacere ogni pratica di autorganizzazione dal basso che risponde allo stato di crisi generale con le sue proposte, le sue attività e anche il suo dissenso a questa chiara volontà politica dell’amministrazione di desertificare il territorio della città.Ma non è questa la Catania che vogliamo! Quello che la nostra occupazione ha espresso è ben altro che torpore, mercificazione e degrado!Presidio permanente davanti al Centro Popolare e assemblea pubblica alle ore 14.00. Il concerto antirazzista previsto per questa si terrà ugualmente nelle scalinate di via bambino adiacente l’ingresso del Centro Popolare.
QUI SIAMO E QUI RESTIAMO!
Centro Popolare Occupato Experiavia plebiscito 782 – Catania
www.senzapadroni.org

PRESIDIO ANTIFASCISTA 4 NOVEMBRE A PALERMO

Presidio Antifascista
Mercoledì 4 Novembre ore 16:30
Via Ruggero Settimo
angolo Via Mariano Stabile.

A Napoli dopo la recente occupazione di un ex convento dai neofascisti Casa Pound nel quartiere Mater Dei, oltre 5000 antifascisti napoletani hanno sfilato nel quartiere diretti verso il covo neofascista al grido di “Jatevenne” tra gli applausi degli abitanti che calavano panieri con bottiglie d’acqua dai balconi, poco prima della fine gli sbirri in tenuta antisommossa caricano il corteo. Dopo pochi giorni i “bravi ragazzi” di Casa Pound aggredivano in 6 uno studente del liceo Margherita di Savoia procurandogli la frattura ad una costola e tumefazioni in viso con prognosi di 30 giorni, il ragazzo riconosce il leader napoletano di Casa Pound Giuseppe Savuto 22 anni.
Il giorno dopo gli sbirri perquisivano le case di antifascisti napoletani in cerca di armi ed esplosivi…
A Pistoia domenica 11 Ottobre durante un’ assemblea del neonato “Coordinamento toscano contro le ronde” gli sbirri fanno irruzione e schedano in massa tutti i compagni presenti e infine ne arrestano 3 (Alessandro,Elisabetta e Alessandro) e denunciano 8 a piede libero accusandoli di aver devastato la sede di Casa Pound pochi minuti prima, quasi contemporaneamente alla loro assemblea!!! Sabato 24 Ottobre un corteo regionale antifascista attraversa la città.
Città diverse copione lo stesso… i fascisti che dovrebbero essere fuorilegge vengono come al solito difesi e lasciati organizzare dallo stato borghese che viola le sue stesse leggi.
Gli antifascisti i comunisti e gli anarchici che non abbassano la testa contro il fascismo che avanza vengono repressi, perquisiti, incarcerati e sono oggetto di montature giudiziarie.

I “fascisti del terzo millennio” si dipingono come vittime e bravi ragazzi
che forniscono servizi sociali nei quartieri dove si installano.
In realtà sono gli stessi che di notte girano nelle nostre città
e aggrediscono immigrati, omosessuali, studenti, antifascisti
e chiunque è diverso dai loro canoni.

I “fascisti del terzo millennio” sono quelli di Piazza Navona a Roma dove il 29 ottobre dell’autunno scorso hanno aggredito con spranghe e cinghie studenti liceali in un corteo davanti gli occhi di poliziotti e carabinieri immobili.
Poco dopo antifascisti provenienti dall’università La Sapienza contrattaccarono gli aggressori riuscendo a cacciarli dalla piazza.
In seguito a questi fatti Blocco studentesco (organizzazione giovanile di Casa Pound) imbastì in tutta Italia proiezioni propagandistiche per ribaltare la verità e passare come vittime.
Le dichiarazioni di studenti e docenti in piazza ed il servizio di “Chi l’ha visto” dimostrarono invece l’aggressione premeditata con tanto di mazze nascoste in un furgoncino e fatto entrare in piazza davanti gli occhi delle forze dell’ordine.
Il 3 novembre 30 neofascisti identificati come membri di Casa Pound e Forza Nuova organizzano una spedizione punitiva contro il servizio di “Chi l’ha visto” facendo irruzione nella sede della Rai a Roma,vengono mandate minacce di morte alla giornalista del servizio incriminato….
Dopo la manifestazione di Napoli e quella regionale di Pistoia dello scorso 24 ottobre scendiamo in piazza in ogni città, verso la costruzione di una mobilitazione nazionale antifascista a Napoli:

Alessandro, Elisabetta e Alessandro liberi!
Chiudere i covi di Casa Pound!
L’antifascismo non è reato e non si processa!


Circolo Proletari Comunisti Palermo Red Block
xinfo: prolcompa@libero.it ; redblock@alice.it

f.i.p.04/11/09



domenica 25 ottobre 2009

FOTO MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA A ROMA DEL 17 OTTOBRE




VIA IL GOVERNO XENOFOBO E RAZZISTA BERLUSCONI-BOSSI!
ABROGARE IL PACCHETTO SICUREZZA!

AUTORGANIZZAZIONE E LOTTA COMUNE DI CLASSE DEI LAVORATORI!

ITALIANI E STRANIERI CONTRO I PADRONI E IL GOVERNO!

TUTTI INSIEME CONTRO OGNI FORMA DI RAZZISMO E FASCISMO!

giovedì 22 ottobre 2009

STUDENTI MEDI IN MOBILITAZIONE A RAVENNA

MANIFESTAZIONE STUDENTESCA
Vi sarete comprati l’istruzione, vi sarete comprati la giustizia, ma non comprerete mai noi!

Potremmo ancora accanirci contro la Gelmini, andare a tutte le manifestazioni che ci capitano sotto gli occhi, ma finchè non riusciremo ad arrivare al cuore della questione scuola, il nostro lavoro sarà sempre nullo dato che il movimento si spegnerà come sempre nel giro di pochi mesi.
Sarebbe infatti necessario spalancare gli occhi e analizzare l’indotto scolastico ovvero la cultura, lo sviluppo e il lavoro.
Il vero grande obiettivo dell’istruzione sarebbe infatti quello di formare teste pensanti, che sappiano criticare e scegliere. Un obiettivo ormai difficile da raggiungere, perché, nonostante la scuola pubblica non sia mai stata considerata un elemento importante ne dalla destra ne dalla sinistra, con questo governo non solo la si prosciuga finanziariamente, mentre alle private vengono continuamente sganciati soldi, ma la smantella tassello dopo tassello, puntando sempre di più verso una scuola-azienda, che ci prepari a produrre per il sistema senza alzare mai la testa! E molti altri mezzi, quali quelli di comunicazione quasi completamente monopolizzati da Berlusconi, incrementano questa situazione che porta le masse ad uno stato di stand-by celebrale.
Tale situazione comporta l’accettazione di qualsiasi ingiustizia che questo governo commette continuamente. Ad esempio il pacchetto sicurezza di Maroni che è un palese attacco alla libertà umana,dove norme quali le ronde e il reato di clandestinità sono state firmate senza troppi problemi, dove l’accanimento alla questione sicurezza mostri il lato xenofobo e razzista di questo governo. Un lato che troviamo riflesso anche in una piccola città come Ravenna dove il sindaco (di “sinistra”) oltre essersi fatto fotografare mentre rovesciava due birre a Marina di Ravenna, si è dato da fare contro l’abusivismo in spiaggia e per ripulire la zona stazione con il progetto dei giardini Speyer; non a caso scelti come punto di ritrovo per la nostra manifestazione,nella quale sosteniamo e invitiamo alla partecipazione della manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 17 ottobre.
Sosteniamo ancora una volta i precari e in generale i lavoratori in lotta che trovandosi di fronte ad uno dei più grandi licenziamenti di massa dell’ultimo decennio si sono autorganizzati rivendicando i diritti che i sindacati confederali continuano a snobbare spianando così la strada ai padroni.

Studenti medi ravenna

RITROVO MERCOLEDI’ 14/10/’09 ORE 8:30 GIARDINI SPEYER(STAZIONE)

Per info : 3383671484
ANCHE PER PARTECIPARE ALLA
MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA DI ROMA!!!

SEGUE COMUNICATO STUDENTI MEDI RAVENNATI

Comunicato nr.1

La manifestazione studentesca promossa dal collettivo degli studenti medi di Ravenna di oggi, 14/10/2009 ha voluto dare un messaggio ben chiaro e preciso,nonostante la partecipazione sia stata inferiore rispetto lo scorso anno, sono stati lanciati messaggi politici ben definiti quali l’essersi stufati di un’opposizione inesistente che alimentando l’indifferenza tra le masse spiana la strada alla destra di Berlusconi , facendo modo così che vengano accettate norme come lo scandaloso pacchetto sicurezza, il DDL dello scudo fiscale, lo stato repressivo di polizia che ABBATTE in modo esplicito ogni tipo di protesta. Si è voluto parlare di “gelmini” in maniera più profonda,pensando a questa controriforma come uno dei tanti tasselli che compongono questo sistema, di modo da far capire che non basta accanirsi contro la riforma, bisogna accanirsi contro il governo,e VOLERNE IL ROVESCIAMENTO!
A proposito del pacchetto sicurezza è stato lanciato un importantissimo appello invitando a partecipare tutti gli studenti alla manifestazione nazionale antirazzista che sarà a roma questo sabato. Ed è stata paragonata alla questione del pacchetto sicurezza la situazione della nostra città, denunciando le maniere repressive del sindaco con la proposta (che per fortuna non è stata attuata) del recinto ai giardini speyer, e soprattutto i fatti riguardanti la repressione verso i giovani, c’è infatti da dire che questo sindaco di “sinistra” ami molto tenere Ravenna controllata stile “1984”, piazzando telecamere ogni 10 metri e organizzando posti di blocco della polizia ogni 500 metri, naturalmente il tutto nelle zone frequentati da giovani. Lanciato questo appello il sindaco ci ha spontaneamente accolto per discutere apertamente con lui e per il prossimo venerdi organizzeremo un dibattito aperto a tutti gli studenti assieme appunto al sindaco.
La repressione e la rabbia alimentano la voglia negli studenti di ricominciare e migliorare AUTORGANIZZANDOSI, le lotte che sono state in parte portate avanti l’anno scorso!
Lo ribadiamo: CONTRO QUESTO GOVERNO NON SI TACE, NESSUNA GIUSTIZIA? NESSUNA PACE!

STUDENTI MEDI RAVENNATI

mercoledì 21 ottobre 2009

STUDENTI E OPERAI UNITI NELLA LOTTA... RIFLESSIONI POST CORTEO


Il 9 ottobre a Palermo ha avuto luogo il corteo regionale dei metalmeccanici in sciopero indetto a livello nazionale dalla FIOM (federazione italiana operai metalmeccanici) sezione operaia della CGIL.
Premettiamo che la nostra partecipazione non è stata a sostegno della linea sindacale della FIOM che giudichiamo sbagliata e perdente per gli operai, ma a sostegno degli operai in lotta.
Contrariamente alle cifre fantastiche sparate dagli organizzatori e dai centri sociali cittadini, la partecipazione al corteo è stata scarsa :complessivamente 1000 persone, divise quasi equamente tra studenti e operai.
Dire precisamente i numeri non è sinonimo di perfezionismo, ma è utile per chi vuole fare seriamente un’analisi sulle dinamiche e sulle le cause di una tale partecipazione operaia limitata, nonostante ci siano eccome i motivi per scendere in piazza contro padroni e governo.
Il primo dato da sottolineare è che senza la presenza studentesca il corteo sarebbe stato un flop.
La partecipazione studentesca è stata importante perché ha rappresentato l’unione del fronte di lotta studentesco contro la riforma Gelmini con il fronte di lotta operaio contro le politiche del governo volte a finanziare banche e padroni e fare pagare interamente la crisi internazionale del capitale agli operai.
Conto salato che per gli operai si traduce in migliaia di licenziamenti e casse-integrazioni.
Anche la lotta degli studenti è contro il governo, innanzitutto perché la riforma contestata è una riforma di questo governo che si traduce nell’esclusione del diritto allo studio per i figli dei proletari e degli operai con l’innalzamento progressivo delle rette scolastiche e delle tasse universitarie nonché del peggioramento qualitativo dell’istruzione a causa dei tagli.
A ciò si aggiunge il modello di scuola autoritario e fascista che vogliono imporre agli studenti.
Vedere la riforma Gelmini come un provvedimento a se stante sarebbe parziale come visione , essa è invece un tassello che è parte integrante della politica del governo Berlusconi.
Politica che è antioperia, antiproletaria, antipopolare, antistudentesca, razzista e fascista.
Gli operai rappresentano le fondamenta della società in cui viviamo, senza il loro lavoro nelle fabbriche la società non avrebbe la ricchezza che ha ma che viene rubata al 99 per cento dalla borghesia lasciando solo le briciole ai lavoratori. Se gli operai si fermano di produrre, si ferma tutta la società, ma cosa che fa paura ai padroni e al governo, diminuiscono anche i profitti dei padroni.
Gli studenti d’altro canto sono l’intellighenzia di ogni paese e ne rappresentano il futuro.
Per questo la fusione degli operai e degli studenti non è un mero slogan, ma ha un significato sostanziale e fa paura ai padroni perché rappresenta un’unione esplosiva e rivoluzionaria.
La storia ci insegna che i periodi rivoluzionari o le grandi stagioni di lotta sono stati vittoriosi quando gli operai e gli studenti hanno marciato fianco a fianco., con coscienza della lotta che stavano facendo contro i padroni.
Tornando alla manifestazione del 9, come si diceva 500 studenti scesi a fianco di 500 operai.

Analizziamo meglio la componente studentesca:

in generale possiamo dire che c’era una parte di studenti che ballava dietro 2 sound systems e che sicuramente neanche si è “accorta” degli operai e invece altri studenti che hanno preferito stare realmente e non solo a parole tra gli operai.
Purtroppo la maggior parte degli studenti ha preferito ballare sentendosi in discoteca o ad un concerto, mentre “solo” una cinquantina di studenti ha animato il corteo intonando per tutto il percorso slogan contro le politiche del governo e lanciando simbolicamente qualche uovo al palazzo del comune.
Come dire pochi ma buoni….
Questo è stato confermato alla manifestazione stessa, dove lo spezzone combattivo degli studenti ha inciso molto di più dei 450 “ballerini”, la prova è stata l’apprezzamento di molti operai che hanno ringraziato quegli studenti per la loro presenza così come l’intonazione di un paio di slogan insieme.
(Sarà un caso, ma le uniche due foto del corteo sul sito della fiom sicilia dove spuntano gli studenti sono entrambe dello spezzone studenti in lotta Umberto I, Galilei, Einstein,Meli…).
Il 9 ottobre quella è stata la vera unione degli studenti e degli operai entrambi in lotta!
L’unione che anche tragicamente ha unito Vito Scafidi (morto nella sua scuola perché il tetto della sua aula gli è crollato addosso a causa dei tagli che da più di quindici anni i governi eseguono a colpi di riforme e controriforme) e gli operai che muoiono sui posti di lavoro (circa 4 al giorno in Italia) sempre a causa delle politiche dei governi del capitale che per il profitto dei padroni di fabbrica non investono sulla sicurezza degli stabilimenti.
Chi balla e si sballa ai cortei non ha diritto di parlare né di lotta né di operai, e dovrebbe evitare di utilizzare meschinamente per i propri fini di visibilità la lotta degli operai a difesa del proprio posto di lavoro e del proprio pane quotidiano.
Invece bisogna forgiare nella lotta quotidiana nei posti di lavoro, nelle università e nelle scuole l’unione rivoluzionaria tra operai e studenti con l’obiettivo di rovesciare questo governo di fascisti,truffaldini, criminali,veline in poche parole la feccia del nostro paese e aprire la strada alla rivoluzione!

Red Block Palermo

martedì 13 ottobre 2009

SOLIDARIETA' AGLI ANTIFASCISTI DI PISTOIA

I giovani di Red Block esprimono massima solidarietà antifascista ai due compagni arrestati.
Chiudere tutti i covi delle fecce fasciste!
Contro il moderno fascismo che avanza ribellarsi è giusto!

Creare RAF( reti antifasciste) ovunque!

Riportiamo il comunicato dei compagni del Partito dei CARC:

LIBERTA’ PER ELISABETTA CIPOLLI, PER ALESSANDRO DELLA MALVA, PER ALESSANDRO ORGANI

Alle 19 di domenica la digos ha fatto irruzione, senza mandato, presso il Circolo 1° Maggio di Pistoia dove si stava svolgendo un’assemblea regionale per organizzare le mobilitazioni contro le ronde fasciste.
Dopo l’identificazione dei 25 compagni/e presenti, hanno proceduto ad una minuziosa ma inconcludente perquisizione e portato tutti in questura per “accertamenti”.
La beffa dell’identificazione è durata otto ore! In questo tempo sono state compiute diverse illegalità dimostrando l'intenzione persecutoria e intimidatoria della PS contro quanti si organizzano e si mobilitano contro la riabilitazione del fascismo e il pacchetto sicurezza: hanno assunto un comportamento illegale (perquisizioni senza mandato, fermi pretestuosi) per intimidire, provocare e reprimere quanti si ribellano, si organizzano contro la mobilitazione reazionaria, lo sdoganamento del fascismo, il pacchetto sicurezza e le ronde e cercano di orchestrare una montatura politica per “pilotare” la sentenza del processo di Massa contro i compagni della Ronda Proletaria Antifascista del 25 luglio.
Alessandro della Malva, segretario della Federazione Toscana del Partito dei CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo), già denunciato e imputato al processo di Massa e già sottoposto a obbligo di firma e la sua compagna, sono stati chiusi in una stanza al piano terreno mentre gli altri “fermati” sono stati portati tutti insieme in una stanza ai piani superiori.
A due minorenni presenti è stato negato il diritto di incontrare i genitori, alla compagna Elisabetta hanno negato il diritto di reperire un farmaco di cui aveva urgentemente bisogno oltre a ritardare ignobilmente l’arrivo dell’ambulanza.
Immediata la mobilitazione dei compagni della Toscana di varie forze e organismi, singoli e associazioni che per tutta la notte hanno presidiato la questura lanciando slogan e pretendendo la liberazione dei compagni fermati. Il presidio è durato fino all’alba quando la questura ha provato a salvarsi la faccia compiendo tre arresti per il solo motivo di giustificare un’operazione di vera e propria rappresaglia.
La Federazione Toscana del Partito dei CARC esprime la piena solidarietà ai compagni arrestati e a tutti i compagni vittime della repressione e punta il dito contro quelle autorità, istituzioni e partiti che pur dichiarandosi antifascisti non hanno mai fatto nulla per impedire l’apertura di veri e propri covi fascisti dove si fomenta l’odio razziale e la violenza.
Ci appelliamo ai comunisti, ai sinceri democratici, agli antifascisti affinché si mobilitino contro gli arbitri e gli abusi della digos e della PS e in solidarietà dei compagni fermati e arrestati.
La mobilitazione delle ultime ore è stata una prima risposta che ha visto diverse componenti del movimento comunista e antifascista scendere in campo per la solidarietà di classe. Con più forza ci mobiliteremo nelle prossime ore: teniamo alta la mobilitazione per la liberazione dei compagni.

Libertà per Alessandro, Elisabetta e Alessandro!
Chiudere i covi fascisti!


Scrivete a:
Alessandro della Malva
c/o Carcere di Pistoia Via dei Macelli 13
Tel. 0573 975111 fax 0573 22718
e-mail: cc.pistoia @giustizia.it
Elisabetta Cipolli
Alessandro Orfano
c/o Carcere di Sollicciano Via Minervini, 2/r50018 - Scandicci (Firenze)

giovedì 8 ottobre 2009

IERI GIUSTIZIA PARTIGIANA... OGGI ANTIFASCISMO MILITANTE

http://www.flickr.com/photos/cau_napoli/sets/72157622364248981/show/
CLICCA SUL LINK PER VISUALIZZARE LE FOTO DEL CORTEO ANTIFASCISTA
A NAPOLI DEL 30 SETTEMBRE

C’è chi dice che il fascismo è una storia vecchia, parte del passato che mai potrebbe tornare grazie alla democrazia che vige nel nostro paese, e invece concretamente l’odore marcio del fascismo che si fa strada a calci e pugni lo si sente già da tempo non solo tra le file dei militanti neofascisti come forza nuova, casapoud, cuore nero, ecc … ma anche nel cuore dello stato italiano, che oltre a rinnegare la sua stessa costituzione permettendo alla manovalanza squadrista di agire liberamente nel territorio propagandando e praticando azioni fasciste, odio razziale, omofobia e quant’altro, porta avanti politiche antipopolari, autoritarie, securitarie e fasciste.

Mercoledì 30 settembre in ricordo delle 4 giornate di Napoli, 5.000 antifascisti in corteo tra gli applausi e il sostegno concreto degli abitanti dei quartieri napoletani hanno tenuto alto l’onore antifascista difeso in passato dai partigiani e ancora oggi necessario.
Il corteo che si dirigeva verso la sede dei neofascisti di Casapound Italia ad un certo punto è stato bloccato dalle forze del (dis)ordine che hanno difeso (come già successo) i militanti fascisti dividendo in due fronti il corteo e caricandolo
Tuttavia i compagni non hanno esitato ed hanno dato la giusta risposta alle cariche lanciando pietre, bottiglie, fumogeni e scontrandosi frontalmente con le forze repressive.
Aldilà del corteo già nei giorni scorsi alcuni compagni di Napoli avevano portato avanti una campagna di denuncia verso questi fascisti che da poco operano anche a Napoli, Casapound Italia, dicendo apertamente chi sono quei “bravi ragazzi” che a parole dicono di aiutare le masse popolari ma nella prassi compiono vere e proprie azioni squadriste e non rinnegano affatto il passato fascista in Italia dagli anni ’20 ai ’40;
Ciò che è successo Mercoledì a Napoli non è di certo un fatto nuovo, ricordiamo il 28 Febbraio a Bergamo durante la manifestazione d’apertura di una nuova sede di forza nuova dove gli antifascisti sono stati repressi violentemente dallo stato di polizia che militarizzando tutta la città ha difeso i militanti di forza nuova armati di cinghie, bastoni e spranghe;

La lotta antifascista dunque non è soltanto la lotta contro gli squadristi fascisti ma anche contro lo stato che avanzando verso un moderno fascismo non fa altro che difendere ed aiutare la propria manovalanza e contemporaneamente reprimere chi si ribella a questo stato di cose.
Per una lotta più costante è necessario quindi organizzare reti antifasciste (RAF) in tutte le città per cacciare i fascisti e dargli ciò che si meritano …

Contro il fascismo sempre più violenza ora e sempre resistenza!

Red Block

ASSOLTI E PROMOSSI

Articolo a cura di Stefano Ghio

Non c'è niente da fare: non si fa in tempo a festeggiare per una sentenza limpida e giusta - quella della Consulta che ha bocciato l'infame lodo Alfano per incostituzionalità - che subito ne arriva una di segno opposto, riguardante i fatti del luglio 2001 a Genova.Per l'irruzione e la mattanza avvenuta la notte del 22 luglio 2001 all'interno della scuola Armando Diaz di piazza Merani a Genova, l'allora capo della polizia, Gianni De Gennaro, e l'allora capo della Digos genovese, Spartaco Mortola, sono stati assolti dall'accusa di avere indotto l'allora questore del capoluogo ligure, Francesco Colucci, a testimoniare il falso per salvare il c... ai due e ai loro sottoposti; per inciso, l'ex questore verrà processato per questo motivo, ma sembrerebbe che la falsatestimonianza sia stata una sua idea!E così tutti i pezzi grossi delle "forze dell'ordine" presenti quella notte se la cavano senza strascichigiudiziari: anzi, tutti quelli che parteciparono al massacro di ragazzi inermi che stavano riposando sono stati promossi, persino quei due loschi personaggi che fabbricarono e portarono sul posto le molotov che servirono come pretesto per la sanguinosa irruzione.Intanto, il 9 ottobre si apre il processo di appello ai 25 presunti black block accusati di "devastazione e saccheggio": in primo grado sono stati condannati a complessivi 108 anni di carcere.Se la magistratura facesse il suo dovere in maniera imparziale, dovrebbe emettere la medesima condanna per coloro che ordinarono la mattanza alla scuola Diaz: purtroppo non sarà mai così, perché i giudici sono sempre e solo dalla parte della giustizia borghese, quella che condanna solo i proletari mentre assolve le colpe della borghesia e dei suoi servi.

Torino, 08 ottobre 2009

lunedì 5 ottobre 2009

STUDENTI MEDI PALERMITANI IN PIAZZA PER LO SCIOPERO DEGLI OPERAI METALMECCANICI


Contro il Governo Berlusconi Studenti e Operai Uniti Nella Lotta !!
Venerdì 9 Ottobre in occasione dello sciopero nazionale degli operai metalmeccanici scenderanno
in piazza i lavoratori dei più importanti stabilimenti produttivi siciliani come quelli della Fincantieri
di Palermo e della Fiat di Termini Imerese colpiti da numerosi licenziamenti e casse integrazioni
per opera delle politiche del governo Berlusconi che attacca sempre più la classe operaia.
Questa è una buona occasione anche per gli studenti per scendere in piazza contro la riforma del
ministro Gelmini e la sua cosiddetta “scuola del dovere”.
Contro:
• la fascistizzazione nelle scuole e la “disciplina da caserma” per mezzo di sanzioni come il 5
in condotta e il controllo spasmodico delle assenze con la proposta del ministro Gelmini di
cartellino da timbrare all’ingresso ed sms automatico ai genitori in caso di assenza.
• I tagli di personale ATA e docente che minano alla qualità dell’istruzione e alla sicurezza
nelle scuole tramite il sovraffollamento nelle aule che spesso superano i 30 studenti.
• L’attacco ai diritti degli studenti come la libertà di parola ed espressione nelle scuole e i
tentativi di liquidare le assemblee d’istituto: diretta conquista delle lotte studentesche.
Non vogliono che si faccia politica a scuola… e dove dovrebbe farsi se non a scuola che dovrebbe
essere il luogo di apprendimento con il fine che ogni individuo acquisisca una coscienza critica e
impari a pensare da se e quindi a “fare politica” cioè a esprimersi su tutto ciò che vuole?
La risposta che dobbiamo dare è la lotta radicale!
Rispondere colpo su colpo ai tentativi del governo di ridurci a idioti senza cervello e servi del
sistema!
• Autorganizzandoci dal basso al di fuori dei partiti di destra e di sinistra istituzionali che
hanno contribuito a tutto ciò.
• Fondare collettivi degli studenti in tutte le scuole, come primo luogo di dibattito e
organizzazione all’interno delle scuole per fare valere i propri diritti.
• Scendendo nelle piazze ancora più numerosi del movimento dell’Onda dell’anno scorso
perché quest’anno ci sia una “nuova ondata per spazzare via il governo Berlusconi e le
sue riforme moderno fasciste, anti studentesche e antipopolari e aprire la strada alla
rivoluzione”.
Invitiamo tutti gli studenti a scendere in piazza per difendere il nostro diritto allo studio per una
scuola e un sapere pubblico e laico, al fianco degli operai che più di tutti nella società stanno
pagando l’attuale crisi del sistema capitalista subendo licenziamenti e casse integrazioni,
ma rispettando gli operai in lotta per il proprio posto di lavoro: scendiamo in piazza con la giusta
rabbia e combattività senza scadere in buffonate e pagliacciate come discoteche ambulanti o
concerti all’aperto con il fine di “sballarsi”: non è questo il luogo giusto!
Venerdì 9 Ottobre Concentramento manifestazione ore 9:30 Piazza Marina PALERMO
Collettivo “Studenti in lotta” UmbertoI xinfo: epicmanu@hotmail.it;
“Studenti in lotta G.Meli” xinfo: antonio-gentile@hotmail.it
“Studenti in lotta Einstein” xinfo: andrealv@alice.it
“Studenti in lotta G.Galilei” xinfo: frax_91@hotmail.it / 3275664351

giovedì 1 ottobre 2009

1 OTTOBRE 1949- 1 OTTOBRE 2009 SESSANTESIMO ANNIVERSARIO FONDAZIONE DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE

1 OTTOBRE 1949 : PROCLAMAZIONE REPUBBLICA POPOLARE CINESE


1 OTTOBRE 1949 : ESERCITO POPOLARE DI LIBERAZIONE SFILA A PIAZZA TIEN AMMEN



ISPIRATA DAGLI INSEGNAMENTI DI MARX LENIN E MAO

NEL XXI SECOLO UNA NUOVA GENERAZIONE DI RIVOLUZIONARI

E' ALLA TESTA DI GUERRE POPOLARI RIVOLUZIONARIE NEL MONDO



BASE ROSSA DEL PARTITO COMUNISTA INDIANO (MAOISTA)

BASE D'APPOGGIO DEL PARTITO COMUNISTA DEL PERU - SENDERO LUMINOSO


GUERRIGLIERI DEL NUOVO ESERCITO DEL POPOLO IN UNA BASE ROSSA DEL PARTITO COMUNISTA DELLE FILIPPINE


BATTAGLIONE FEMMINILE ESERCITO POPOLARE DI LIBERAZIONE DIRETTO DAL PARTITO COMUNISTE DEL NEPAL (MAOISTA)



PAESI IMPERIALISTI: I MAOISTI NEL FUOCO DELLA LOTTA DI CLASSE