martedì 20 luglio 2010

CAMPEGGIO DELLA GIOVENTU' RIBELLE


L’organizzazione è il punto di partenza, senza organizzazione non si può vincere alcuna lotta.Convinti di ciò i giovani di Red Block lanciano nuovamente la pratica del campeggio come mezzo organizzativo e formativo per i giovani ribelli
Questo governo che non assicura ai giovani un futuro è lo stesso governo che non è neanche in grado di garantire un presente alle masse proletarie costrette ad arrivare a stento a fine mese e a essere sfruttate per un lavoro con salario ridotto e tempi stressanti.
Le fabbriche chiudono, gli operai licenziati, continua disoccupazione, riforme sull’istruzione che impongono il modello sociale della classe dominante, razzismo e fascismo dilagante avanzato dal governo, doppia oppressione della donne sono questi i campanelli d’allarme che porteranno l’Italia ai livelli della Grecia.
Consci di tutto ciò il nostro campeggio serve per organizzarsi, organizzarsi per un prossimo autunno ricco di lotte sociali, da quelle studentesche a quelle dei disoccupati, dei lavoratori, degli operai e delle masse stanche che subiscono gli effetti della crisi.
Tre saranno le giornate di formazione:
- Lotte giovanili e studentesche; Antifascismo;
- Quartieri popolari; Lotte operaie e giovani precari;
- Come i giovani e i lavoratori greci rispondono alla crisi del capitale;
Rivoluzioni nel mondo, le guerre popolari;
E poi le conclusioni:
- “Necessità di organizzare la gioventù proletaria e ribelle”.
Il campeggio si terrà nel sud Italia, in Sicilia, terra in cui le contraddizioni del sistema capitalista sono sempre più evidenti e peggiorano le condizioni di vita delle masse.
discussioni e proiezioni video, non mancherà nel tempo libero musica e svago tra compagni: piscina, mare, tornei di calcio e pallavolo.

red block
Palermo

lunedì 19 luglio 2010

Grenoble terza notte di rivolta


Riportiamo dal blog quotidiano di Proletari Comunisti (http://www.proletaricomunisti.blogspot.com/):

L'uccisione da parte della polizia del 24enne Karim Boududa nella banlieu di Villeneuve in Grenoble ha scatenato una nuova rivolta giovanile nella notte di venerdì 16 luglio. I giovani con il cappuccio calato sulla faccia si sono riuniti nella sera "con mazze, bastoni, benzina " e hanno cominciato a bloccare le strade con bus messi di traverso, quindi alcune vetture sono state date alle fiamme
E' una nuova rivolta contro la polizia, l'oppressione, lo sfruttamento
E' dentro il nuovo ciclo di rivolte avviatosi con la grande ribellione del novembre 2005, che non si è mai spento , ma che è riapparso in fiammate diverse volte nelle banlieus parigine e non solo
Questa in corso a Grenoble è una vera battaglia con tutti i mezzi a disposizione dei giovani e che conta sul controllo del territorio per mettere in scacco la polizia superarmata
La polizia ora spara, ma questo non fa che innanzare il livello di scontro
La polizia di sarkozy nella mattinata di sabato dichiarava
"siamo venuti per ristabilire l'ordine e l'autorità dello stato" , la risposta è stata altre due notti di rivolta
proletari comunisti appoggia e sostiene la rivolta nelle banlieus, ritiene queste rivolte di carattere proletario, giovanile e di massa
in occasione della rivolta del 2005, abbiamo fatto molto, inviato giovani, fatta inchiesta, presi contatti, fatto un importante meeting a parigi, per l'analisi strategica di esse nella viose della guerra popolare nei paesi imperialisti
gli atti attualissimi di questo meetimg sono contenuti nella rivista
marxista-leninista-maoista la nuova bandiera che invitiamo a richiederci, leggere, diffondere, discutere

proletari comunisti
19-7-2010

sabato 17 luglio 2010

FESTIVAL METAL ANNULLATO IN SICILIA PER PRESSIONI DELLA CHIESA LOCALE

Ancora una volta la Chiesa Cattolica dimostra la sua natura profondamente reazionaria, retrograda, ipocrita e medievale.
Questa volta la crociata tesa a difendere i “sacri valori cristiani” e il clima da caccia alle streghe si è rivolto verso un festival metal che doveva svolgersi ad Alcamo in provincia di Trapani dal 22 al 24 Luglio.
Il festival sarebbe stato il primo festival metal nell’estremo sud Italia e avrebbe portato nel piccolo comune del trapanese grossi nomi di fama internazionale e nazionale come Napalm Death, Caliban, Extrema e Necrodeath solo per citarne un paio, sarebbero accorsi fans da tutta la regione e non solo.
Sarebbe stato un precedente per gli amanti del genere non doversi sobbarcare centinaia di km per potersi vedere un festival e avrebbe sicuramente fatto del bene alla città di Alcamo sia in termini di immagine che in termini economici.

Quali sono quindi le motivazioni per annullare un festival organizzato in grande stile e che aveva ottenuto anche il patrocinio del Comune di Alcamo?

Secondo le parole del Vescovo di Alcamo Francesco Miccichè, riportate da un articolo di Repubblica del 15 Luglio, le motivazioni sarebbero :” messaggi negativi,di violenza sfrenata e disinibita"."Avrebbe giovato accordarsi alla deriva di un marketing aggressivo in cui,dietro il paravento della musica,si celano gli interessi commerciali di grandi sponsor che sullo sballo e l'alcol da bere a fiumi, oltre che su un falso anticonformismo nichilista,creano lauti guadagni?" prosegue il vescovo “"E' questo il de profundis dell'umanità, cosi come spudoratamente viene osannato nel comunicato che presenta il rave, che si vuole sottolineare?".
Chi conosce bene la storia sa che proprio la Chiesa Cattolica di cui il vescovo che parla è un importante esponente, si è macchiata nei secoli di crimini indicibili, è stata protagonista o ha appoggiato con la sua benedizione genocidi di popoli interi, esempio emblematico gli indios dell’America, nel secolo appena trascorso è stata sempre al fianco delle dittature fasciste dall’Italia alla Germania, dalla Spagna alla Grecia dei colonnelli. Anche Papa Wojtyla considerato da molti un “papa diverso” è tristemente famoso per aver visitato e stretto la mano calorosamente al dittatore cileno Pinochet.

Molti diranno che questa è storia passata, che adesso la chiesa non dispone più di un potere temporale e cosi via…

Allora viene da rispondere in primis al vescovo che ipocritamente parla di “messaggi negativi, di violenza sfrenata e disinibita”, forse non è a conoscenza delle violenze sessuali che avvengono nelle parrocchie e nelle strutture gestite dalla chiesa in tutto il mondo contro minorenni?
Non è a conoscenza del fenomeno dei “preti pedofili” (come giustamente dicono nel loro comunicato i ragazzi di Officine Festival, gli organizzatori del festival)?
E dei legami tra mafia, chiesa e potere politico?
E a proposito dei lauti guadagni… come si permette il vescovo a giudicare il guadagno che può venire da una manifestazione culturale del genere dove chi la organizza butta anima e sangue principalmente per la passione che nutre e adesso invece grazie all’azione di chiesa e politica si parla di 150mila€ di perdita per la cooperativa formata da 50 giovani che hanno organizzato l’evento musicale.
E i guadagni della Chiesa? A partire dall’esenzione del pagamento delle tasse su tutti gli immobili che possiede e in generale, regalo che il regime fascista fece alla chiesa cattolica con i Patti Lateranensi del 1924.
E le radiazioni prodotte da Radio Vaticana in Lazio che hanno risvolti negativi sulla salute dei residenti vicino le antenne, è anche accertato che facilitano la nascita di tumori.
E potremmo continuare per molto…
Ancora una volta la chiesa è appoggiata dal potere politico che sostanzialmente si trova in sintonia con i “valori” che essa propugna e ne attua politicamente i voleri (vedi anche il caso dei crocifissi nelle scuole), in questo caso è il sindaco di Alcamo Giacomo Scala che prontamente ritira il patrocinio all’iniziativa e ne vieta lo svolgimento adducendo fantomatici problemi di viabilità e ordine pubblico.
Semplicemente ridicolo, in tutto il mondo si svolgono manifestazioni musicali analoghe, addirittura nel piccolo paesino di Wacken (3.000 anime), Amburgo,Germania si svolge ormai da 20 anni il più grande festival metal del mondo dove accorrono ogni anno più di 30.000 metallari da tutto il mondo (satanisti secondo il vescovo), come mai non è successo mai niente nonostante i “satanisti” siano ospitati in un comune in cui la popolazione rappresenta un decimo dell’utenza del festival?
Poi ci si lamenta che i giovani si allontanano dalla “politica”, cosa fa questa politica per i giovani a parte distribuire disoccupazione, precarietà e annullare pure festival musicali e negando la cultura in genere?
Se per politica si intende andare a votare ritualmente i soliti personaggi anche travestiti da volti nuovi e permettergli di poggiare il culo sulle loro poltrone allora noi che facciamo politica quotidianamente, quella vera al di fuori dei palazzi, diciamo: è bene che i giovani si allontanino da questa politica e bene che non vadano a votare ne a destra ne a “sinistra” !
Ormai dovrebbe essere chiaro dopo tanti governi di destra e altrettanti di “sinistra” che nella sostanza fanno i loro interessi e non quello dei giovani e dei lavoratori.
Non a caso qualche anno fa a Ravenna nella “rossa Emilia Romagna” il sindaco di “sinistra” aveva vietato una manifestazione musicale per gli stessi motivi.

Noi raccogliamo l’appello di Officine Festival, è giusto che i giovani siciliani facciano sentire la propria voce con tutti i mezzi che ci sono a disposizione: petizioni on-line e lettere di protesta ai giornali per diffondere la notizia, lettere di protesta all’amministrazione comunale ma anche al vescovo per fare pressioni, azioni legali contro il comune per le perdite subite come ha annunciato Officine Festival.
Noi proponiamo che a tutto ciò si aggiunga la mobilitazione in prima persona a partire da chi è stato colpito da una simile azione di censura medievale fino a chiunque si senta indignato dal fatto che ancora nel 2010 il bigottismo regni sovrano colpendo concretamente anche un evento culturale.
Perché non organizzare un corteo proprio ad Alcamo magari in uno di quei giorni in cui si doveva svolgere il festival?
Vedremo se il sindaco ed il vescovo avranno il coraggio di sostenere le loro motivazioni di fronte i diretti interessati.
Vedremo se saremo più numerosi noi o questi fantomatici parrocchiani stile Ku Klux Klan che volevano organizzare le veglie davanti lo stadio comunale…

Ribellarsi è giusto!

redblock@alice.it
www.redblock-it.blogspot.com

giovedì 15 luglio 2010

SCONTRI A BELFAST TRA CENTINAIA DI GIOVANI INDIPENDENTISTI E POLIZIA

Nel cuore dell'Europa imperialista, dietro la retorica dell'unione dei popoli europei all'interno dell'UE una parte del popolo irlandese che vive nell'Ulster (Irlanda del Nord) è tuttora assoggettato al dominio coloniale inglese.
La "questione irlandese" cosi come la "questione basca" non accenna ad essere risolta, anzi come si è visto dagli scontri di Lunedi scorso una nuova generazione di giovani indipendentisti è scesa in campo a centinaia per reclamare ciò che è loro di diritto: la propria terra, il diritto all'autodeterminazione. Lo Sinn Fein, il partito storico indipendentista ormai si è venduto da anni al governo britannico e agisce da vera e propria forza collaborazionista nel governo dell'Ulster accanto agli unionisti. La politica collaborazionista e capitolazionista dello Sinn Feinn si è palesata ancor più durante la sigla degli accordi di pace del 1998 dove lo Sinn Feinn ha sostanzialmente rinunciato all'indipendenza e all'unione dell'Ulster con il resto della repubblica irlandese e ha disarmato L'IRA (Irish Republican Army).
Tra i partiti che si sono rifiutati di firmare questo infame accordo di pace che nulla porta agli irlandesi ci sono L'IRSP (Partito Socialista Repubblicano Irlandese) ed il 32CSM (Movimento per la Sovranità delle 32 Contee).
Esistono anche due fazioni dell'IRA che non hanno aderito all'accordo di pace : l'INLA ( Esercito Irlandese di Liberazione Nazionale) e la Rira (Vera Ira).
In questo quadro dopo il tradimento dello Sinn Feinn e un decennio di "relativa calma" sembra che il movimento indipendista stia risorgendo e si stia riorganizzando.
Red Block saluta con gioia la rivolta dei giovani indipendentisti irlandesi contro lo stato di polizia britannico che ancora una volta ha permesso che avvesse luogo l'oscena marcia unionista (i sostenitori del dominio britannico in Ulster) passante vicino i quartieri cattolici e nazionalisti: una vera e propria provocazione.
Tutti i popoli oppressi hanno il diritto di ribellarsi contro l'invasore, dall'Irlanda ai Paesi Baschi, dalla Palestina al Tamil Eelam e cosi via.
La lotta per l'indipendenza nazionale può essere vittoriosa soltanto se alla sua testa viengono poste le istanze della classe operaia e lavoratrice del popolo oppresso che ne guidi la battaglia. il mero nazionalismo senza tener conto delle istanze di classe è destinato al fallimento così come dimostrano alcune esperienze anche recenti non ultima quella delle Tigri di Liberazione del Tamil Eelam o come dimostrano le dirigenze capitolazioniste dello Sinn Feinn in Irlanda e dell'ANP in Palestina.

A sostegno delle lotte di liberazione nazionale!
Morte all'Imperialismo!
Viva la gioventù indipendentista e proletaria irlandese!
Che nascano partiti comunisti rivoluzionari in ogni paese per farla finita con le classi dominanti!

martedì 6 luglio 2010

ONORE AL COMPAGNO AZAD!


Dal blog di proletari comunisti : http://www.proletaricomunisti.blogspot.com/

con grande tristezza annunciamo la morte del compagno Azad, portavoce del Partito Comunista dell'India (maoista) quello che segue è il comunicato ufficiale ricevutoComunicato stampa del Partito comunista dell’India (maoista),

Comitato Centrale, Ufficio Regionale Nord. 3 luglio 2010

Non è stato uno scontro a fuoco! È un assassinio a sangue freddo per mano della polizia dell’Andhra Pradesh! Saluto rosso a martiri compagni Azad (Cherukuri Rajkumar) e Hem Pandey (Jitender)!!
*Azad era stato arrestato insieme a Hem Pandey a Nagpur il 1° luglio
*Il primo luglio intorno alle undici del mattino la famigerata sezione speciale della polizia dell’Andhra Pradesh, nota per sparizioni e assassini a sangue freddo, ha arrestato nella città di Nagpur il compagno Azad, membro dell’Ufficio Politico e portavoce del PCI(maoista) e il compagno Hem Pandey, membro del comitato di zona, mentre dall'area di Dandakarnaya andavano a incontrare un compagno che avrebbe dovuto riceverli. Il compagno Azad aveva raggiunto Nagpur verso le 10 insieme a Hem Pandey, dopo un lungo viaggio. Grazie a informazioni dettagliate, i sicari fuorilegge della APSIB li hanno sequestrati, trasferendoli poi, probabilmente in elicottero, nella giungla di Adilabad vicino il confine col Maharashtra e lì sono stati uccisi a sangue freddo.
*rendiamo il nostro omaggio rosso ai nostri amati compagni e giuriamo vendetta a questi assassini
**La vita del compagno Azad
*Il compagno Azad era uno dei più vecchi dirigenti del nostro PCI(Maoista). Nato in Andhra Pradesh da famiglia benestante del distretto di Krishna, studiò alla Sainik School di Korukonda nell’attuale distretto di Vizianagaram. Nel 1974 il compagno Surapuneni Janardhan, guida leggendaria del movimento studentesco, lo introdusse nell’Unione degli Studenti Rivoluzionari. Brillante studente al Regional Engineering College, che in quei giorni era indicato come il Radical Engineering College, completò i suoi studi di ingegnere chimico e per direttiva del Partito si trasferì a Vishakhapatnam. Fino al 1984 fu il secondo presidente dell’Unione degli Studenti Rivoluzionari, in quel periodo catalizzatore delle mobilitazioni di tanti studenti e movimenti popolari in tutto l’Andhra Pradesh. Divenne membro del comitato locale dell’unità Vizag del PCI(ML) (People’s War). Percorse l’India in lungo e largo per organizzare il Seminario sulla questione delle nazionalità che si tenne a Madras (ora Chennai) nel 1981. Nel 1982 si trasferì a Karnataka, dove fu uno dei fondatori del partito, e lavorò come segretario del Comitato di Partito in quello stato. Entrò nel Comitato Centrale dopo il plenum del 1990, membro eletto dello stesso CC nella conferenza di partito di tutta l’India nel 1995 e da allora membro dell’Ufficio Politico, incarichi che ha mantenuto dopo anche dopo la formazione del PCI Maoista nel 2004, da allora portavoce del CC.Era noto per la vita semplice e il duro lavoro, per le letture voraci e le brillanti analisi della situazione, per la cristallina articolazione della sua logica acuta e la fine abilità organizzativa, contribuì enormemente al movimento rivoluzionario in molti campi. Scrisse molto per People’s March, People’s War, organo teorico del PCI (Maoista) e per il Maoist Information Bulletin. Fu autore di un’acuta critica degli intellettuali dell’Andhra Pradesh, disillusi e sfiduciati verso il movimento rivoluzionario dopo gli eventi del 1990 e il collasso dell’imperialismo sovietico e dei regimi satellite.Con la sua morte il movimento rivoluzionario indiano perde un compagno esemplare, una stella luminosa che ha servito il movimento per oltre 35 anni.Poco prima del suo ultimo viaggio, una nota rivista gli fece recapitare delle domande per un’intervista. Rispose che era in partenza e che avrebbe risposto appena possibile.
* Non è Sukhdev ma il compagno Hem Pandey di Uttarakhand che è stato assassinato dall’APSIB
*Il compagno Hem Pandey, 30 anni, veniva da un villaggio nei pressi di Pithoragarh nello stato Uttarakhand. Compì i suoi studi in storia all’Università di Nainital, dove consegui il dottorato. Da studente fu membro attivo dell’AISA, lentamente comprese il carattere pseudo rivoluzionario della politica dell’AISA e si avvicinò ai gruppi più radicali, per entrare poi nel PCI(ML) (PW) nel 2001. Organizzò i contadini nei villaggi montani del distretto di Almora, facendosi interprete delle loro innumerevoli istanze, compresi i problemi emersi per la riserva naturale di Binsar. Dalla voce dolce, occhialuto, magro ed energetico, il compagni Hem Pandey seppe conquistare il cuore del popolo di quella regione. Nel 2005 gli furono affidati compiti più importanti, che svolse con pazienza e tenacia. La sua fame di conoscere cose nuove, di leggere sempre di più, e lo zelo con cui metteva per iscritto le sue idee sono motivo di emulazione per tutti i rivoluzionari. Scrisse articoli per diverse riviste sotto diversi pseudonimi. Richiediamo alle organizzazioni per i diritti umani di esigere che la polizia dell’Andhra Pradesh restituisca il corpo del compagno Hem Pandey a sua madre che vive a Haldwani, stato di Uttarakhand, sua unica parente.* APSIB, controfigura indiana del Mossad
*L’Andhra Pradesh Special Intelligence Bureau, addestrato in parte dal Mossad, ha conquistato in india la stessa fama dei suoi maestri. Si muove oltre i confini del suo stato perpetrando impunemente sequestri e assassini a sangue freddo, il tutto con la benedizione di Manmohan Singh Sonia Gandhi e P. Chidambaram. Questa cricca fascista ha stretto i suoi tentacoli su tutta l’India, ricorrendo sempre più spesso all’assassinio di rivoluzionari, facendosi beffe della sentenza dell’Alta Corte dell’Andhra Pradesh secondo cui ai sensi della sez. 302 del CP indiano, tutti gli scontri a fuoco devono essere registrati come omicidi. Prima o poi questi assassini saranno presi a bersaglio dalle masse rivoluzionarie.
* Chidambaram si aspetta che il PCI(Maoista) si sieda a trattare con chi ha le mani sporche del sangue dei compagni Azad e Hem Pandey?
*Il PCI(Maoista) non ha mai contestato o protestato per i casi di morte in effettivi scontri armati. È la polizia dell’Andhra Pradesh che ricorre alle bugie goebbelsiane, cui non credono più nessuno. Il PCI(M) è per la verità di cui rendere conto al popolo e ammette sempre i fatti. Non c’era alcun piano che prevedesse che Azad andasse nella giungla di Sarkepally in Adilabad. Azad era diretto a discutere con i nostri compagni, tra le altre cose, delle proposte concrete di una nota personalità quale Swamy Agnivesh di incontri specifici per un reciproco cessate il fuoco. Aveva con sé una lettere confidenziale scritta ad Azad da Swamy Agnivesh, datata 26 giugno 2010. Chidambaram si aspetta ora che il PCI(M) si sieda a discutere con chi ha le mani sporche del sangue dei compagni Azad e Hem Pandey? Ci chiede ripetutamente di abiurare le violenza, mentre la polizia dell’Andhra Pradesh assassina compagni inermi con la sua benedizione, non è come il diavolo che canta i salmi?
* Le menzogne della polizia
*Qual era la necessità che Azad andasse ad Abilad se lì non esiste alcun movimento o organizzazione? Che gli abbiano trovato un AK 47 è una spudorata menzogna. Azad è sceso da un treno nella stazione di Nagpur intorno alle 10 insieme al compagno Hem Pandey ed è stato catturato disarmato dall’APISB. Il governo rispetta l’art. 21 della sua stessa Costituzione? Rispetta i dettami della Convenzione di Ginevra per cui le “persone disarmate” non devono essere colpite? Non pura ipocrisia e fandonia che il governo da una parte vari misure contro la tortura mentre dall’altra la polizia tortura ogni minuto i detenuti? La polizia dell’Andhra Pradesh ripete fino alla nausea la storiella degli scontri armati, sfornata per i media innumerevoli volte. Il diritto alla vita garantito dalla Costituzione è deriso e il diritto a essere mostrati entro 24 ore dall’arresto si è trasformato nella certezza di essere assassinati entro 24 ore dall’arresto, così da non dover dar conto a parenti e amici.Facciamo appello alle organizzazioni dei diritti civili, ai democratici, ai patrioti perché colgano l’occasione per investigare a fondo su questo falso scontro armato quale esempio delle esecuzioni extragiudiziali che hanno luogo in questo paese e mostrino al popolo la verità
Ajay,
Portavoce,PCI (Maoista)

venerdì 2 luglio 2010

G8-G20 A TORONTO: NUOVA MANIFESTAZIONE CONTRO LA REPRESSIONE E LA BRUTALITA' POLIZIESCA


Nonostante l'enorme distanza geografica Red Block è vicino ai lavoratori e ai giovani ribelli che hanno manifestato il proprio dissenso a Toronto in occasione del G8-G20.
Siamo vicini ai compagni del PCR-Canada in prima linea nella battaglia contro lo stato imperialista Canadase.

Da Atene a Toronto i lavoratori e i giovani ribelli sono uniti contro la classe sfruttatrice i cui rappresentanti si incontrano in queste occasioni per continuare a sfruttare e dividere profitti e fette di mercato mondiale.

I popoli oppressi dall'imperialismo si sollevano e non indietreggiano di un passo dalla Palestina, all'Irak all'Afghanistan finanche dentro il ventre dell'Europa imperialista in Euskal Herria e Irlanda del Nord.

Sempre più popoli prendono la via della rivoluzione e della Guerra Popolare Dall'India alle Filippine, dal Perù al Nepal alla Turchia...

L'imperialismo prova a contrastare e a reprimere questa fresca ondata di ribellione rivoluzionaria ma non ha legittimità storica, è questione di tempo l'imperialismo ed il capitalismo sono già sistemi obsoleti che devono essere gettati nella pattumiera della storia.


Viva la ribellione giovanile!

Viva la ribellione dei popoli oppressi!

Viva le Guerre Popolari!

Viva il Marxismo-Leninismo-Maoismo!


Messaggio del Partito Comunista Rivoluzionario Canada a proletari comunisti-PCm Italia:


Vi ringraziamo per la vostra solidarietà, che è un'espressione genuina di internazionalismo proletaario. Oggi a Montreal, 1000 persone hanno manifestato contro lo stato di polizia e la repressione. Le bandiere rosse erano issate i alto e lo spirito era buono. Una viva battaglia ideologica è in corso attualmente circa la leggittimità della "violenza" e il diritto del popolo a ribellarsi. C'è stato un buon video sull'azione in strada del 26 Giugno a Toronto, si può vedere il nostro spezzone e le bandiere rosse.


:http://www.youtube.com/watch?v=nOjGdvju-po


Viva il Marxismo-Leninismo-Maoismo


PCR-Canada.


Manifestazione contro la repressione e in solidarietà con gli arrestati del G20Giovedi , 1 ° luglio – 12*** nuovo appuntamento: Carré Saint –Louis***(St-Denis & Rue du Square St-Louis, metro Sherbrooke)In risposta alla violenza della polizia, agli attacchi contro la nostra resistenza e agli arresti senza precedenti di manifestanti anti -G20, la convergenza delle lotte anticapitaliste - CLAC 2010 - invita tutti i movimenti sociali a mobilitarsi in solidarietà con le vittime dell’apparato repressivo da parte della polizia militare.Oltre 900 arresti sono stati effettuati durante il fine settimana a Toronto attraverso sequestri, segnalazioni politiche, irruzioni nelle abitazioni e nei luoghi di alloggio, violenza, brutalità, intimidazioni e vessazioni. È il più grande numero di arresti nella storia del Canada, fatti a scapito di quei manifestanti che non hanno fatto altro che esprimere il proprio disaccordo con la politiche capitaliste, securitarie, sessiste, colonialiste e anti- sociali del G20 e dei grandi finanzieri di questo mondo.MANIFESTAZIONE GIOVEDI’ 1° luglio al MONTREALLa CLAC 2010 condanna la repressione poliziesca su una scala senza precedenti verificatosi in Canada, a Toronto, durante il vertice G20. Alla violenza della polizia si aggiunge l’annuncio di una serie di misure di austerità economica (riduzione dei disavanzi, aumenti delle tasse, tagli ai servizi sociali), che sono tutte violenza economica diretta contro le popolazioni. I lavoratori e i dipendenti sono tenuti a pagare il conto per l'ultima crisi finanziaria , mentre le banche e il settore finanziario, che sono responsabili e che non solo hanno beneficiato di 20.000 miliardi dollari di piani di stimolo, ma non vedono imporsi nessun nuovo regolamento.I 900 arresti arbitrari e politici a Toronto non hanno precedenti nella storia del Canada, quasi tre volte di più rispetto ad ottobre 1970. La polizia ha violato i diritti fondamentali delle persone detenute per ore senza accuse formali, senza poter ricorrere ad un avvocato, senza cibo o acqua. Gli ufficiali sono colpevoli di scasso senza un mandato, segnalazioni, intimidazioni e molestie, sequestro di persona, uso di forza eccessiva sui manifestanti e giornalisti. Vediamo bene che lo stato di polizia e la violenza economica vanno insieme.Ogni giorno, in tutto il mondo muoiono persone a causa diretta delle politiche sociali ed economiche portate avanti dalle élite raggruppate in questo istanza illegittima che è il G20. Le riduzioni del deficit annunciate con orgoglio peggiorerà le condizioni di vita di milioni di persone. Stephen Harper ha d’altronde ricordato che l' obiettivo era quello di soddisfare e rassicurare i mercati finanziari. Nulla in materia di ambiente, le briciole per la salute delle donne, niente per le conseguenze sociali della crisi economica, di cui gli immigrati sono le prime vittime. Tutto ciò per consolidare il capitalismo, un sistema economico che favorisce una piccola minoranza a scapito della stragrande maggioranza.Durante il fine settimana all'interno del centro di detenzione a Toronto, le donne arrestate tra il 17 e 25 hanno sperimentato discriminazioni sessuali, minacce e molestie sessuali da parte della polizia . Una donna che in seguito si è espressa davanti ai media è stata testimone di donne traumatizzate da intimidazione e violenze sessuali da parte di agenti di polizia nella stessa prigione. Altri detenuti si sono fatti minacciare di stupro e stupro di gruppo da parte della polizia che diceva loro che questo gli avrebbe tolto la voglia per sempre di partecipare ad azioni politiche. Inoltre, molte lesbiche, gay e trans sono stati collocati lontano da altri prigionieri politici, in una cella che è stata loro riservata.Ciò che abbiamo visto a Toronto aveva l’obbiettivo di far tacere il dissenso e criminalizzare i movimenti sociali. Sono tattiche ben note per dividere i popoli, rompere la resistenza e imporre politiche regressive. Abbiamo raggiunto una nuova tappa verso l'intensificazione della repressione poliziesca e nele concessioni richieste dalle masse popolari.La CLAC 2010 terrà una manifestazione Giovedi, 1 ° luglio 2010 a mezzogiorno al Carrè ST LOUIS, di fronte alla metropolitana Sherbrooke a Montreal.Invitiamo tutti i movimenti sociali progressisti, delle famiglie e dei loro figli a questo grande evento che si concluderà con un "piccolo blocco".La convergenza delle lotte anti- capitalista di Montreal 2010 (CLAC 2010) è una rete di gruppi e individui che si sono riuniti per consolidare le loro rispettive lotte a livello locale e di mobilitare le loro comunità per il G8 e G20.