giovedì 15 luglio 2010

SCONTRI A BELFAST TRA CENTINAIA DI GIOVANI INDIPENDENTISTI E POLIZIA

Nel cuore dell'Europa imperialista, dietro la retorica dell'unione dei popoli europei all'interno dell'UE una parte del popolo irlandese che vive nell'Ulster (Irlanda del Nord) è tuttora assoggettato al dominio coloniale inglese.
La "questione irlandese" cosi come la "questione basca" non accenna ad essere risolta, anzi come si è visto dagli scontri di Lunedi scorso una nuova generazione di giovani indipendentisti è scesa in campo a centinaia per reclamare ciò che è loro di diritto: la propria terra, il diritto all'autodeterminazione. Lo Sinn Fein, il partito storico indipendentista ormai si è venduto da anni al governo britannico e agisce da vera e propria forza collaborazionista nel governo dell'Ulster accanto agli unionisti. La politica collaborazionista e capitolazionista dello Sinn Feinn si è palesata ancor più durante la sigla degli accordi di pace del 1998 dove lo Sinn Feinn ha sostanzialmente rinunciato all'indipendenza e all'unione dell'Ulster con il resto della repubblica irlandese e ha disarmato L'IRA (Irish Republican Army).
Tra i partiti che si sono rifiutati di firmare questo infame accordo di pace che nulla porta agli irlandesi ci sono L'IRSP (Partito Socialista Repubblicano Irlandese) ed il 32CSM (Movimento per la Sovranità delle 32 Contee).
Esistono anche due fazioni dell'IRA che non hanno aderito all'accordo di pace : l'INLA ( Esercito Irlandese di Liberazione Nazionale) e la Rira (Vera Ira).
In questo quadro dopo il tradimento dello Sinn Feinn e un decennio di "relativa calma" sembra che il movimento indipendista stia risorgendo e si stia riorganizzando.
Red Block saluta con gioia la rivolta dei giovani indipendentisti irlandesi contro lo stato di polizia britannico che ancora una volta ha permesso che avvesse luogo l'oscena marcia unionista (i sostenitori del dominio britannico in Ulster) passante vicino i quartieri cattolici e nazionalisti: una vera e propria provocazione.
Tutti i popoli oppressi hanno il diritto di ribellarsi contro l'invasore, dall'Irlanda ai Paesi Baschi, dalla Palestina al Tamil Eelam e cosi via.
La lotta per l'indipendenza nazionale può essere vittoriosa soltanto se alla sua testa viengono poste le istanze della classe operaia e lavoratrice del popolo oppresso che ne guidi la battaglia. il mero nazionalismo senza tener conto delle istanze di classe è destinato al fallimento così come dimostrano alcune esperienze anche recenti non ultima quella delle Tigri di Liberazione del Tamil Eelam o come dimostrano le dirigenze capitolazioniste dello Sinn Feinn in Irlanda e dell'ANP in Palestina.

A sostegno delle lotte di liberazione nazionale!
Morte all'Imperialismo!
Viva la gioventù indipendentista e proletaria irlandese!
Che nascano partiti comunisti rivoluzionari in ogni paese per farla finita con le classi dominanti!

Nessun commento:

Posta un commento