Esaltare la “novità” socialista, affermare l’“originalità” proletaria,
produrre buoni esempi
Per creare una letteratura e un’arte socialiste nuove dobbiamo produrre opere
esemplari e i compagni dirigenti devono vegliare personalmente su ciò. Soltanto
elaborando siffatti esempi e attraverso un’esperienza coronata da successo in
questo settore i nostri argomenti si riveleranno validi e saremo in grado di
rafforzare le posizioni che abbiamo conquistato.
Dobbiamo avere il coraggio di spianare un nuovo cammino, di esaltare la
“novità” socialista e di affermare “l’originalità” proletaria. Il compito fondamentale
della letteratura e dell’arte socialiste è di sforzarsi di dar vita a eroici personaggi
operai, contadini o soldati armati del pensiero di Mao Tse-tung. Il presidente Mao
ha detto: “Delle due cose, l’una: o si è uno scrittore o un artista borghese e allora
non si esalta il proletariato, ma la borghesia; oppure si è uno scrittore o un artista
proletario e allora si esalta non la borghesia, ma il proletariato e tutto il popolo
lavoratore”. Così la lotta di classe tra il proletariato e la borghesia sul fronte
letterario e artistico si accentra su questo problema: quale classe esaltare, in quale
classe scegliere gli eroi, gli uomini di quale classe porre in posizione preminente
nelle opere letterarie e artistiche? In ciò consiste la linea di demarcazione tra la
letteratura e l’arte delle differenti classi.
Le belle qualità degli eroi operai, contadini o soldati armati del pensiero di Mao
Tse-tung riassumono il carattere di classe del proletariato. Noi dobbiamo sforzarci
di creare immagini eroiche di operai, di contadini e di soldati. Dobbiamo creare
dei tipi e non attenerci a personaggi e ad avvenimenti reali. Ascoltiamo il
presidente Mao: “La vita, quando si riflette nelle opere letterarie e artistiche, può
e deve essere più sublime, più intensa, più concentrata, più tipica, più vicina
all’ideale e, quindi, deve possedere un carattere di maggiore universalità rispetto
alla realtà quotidiana”. Ciò significa che i nostri scrittori devono concentrare e
sintetizzare i materiali offerti dalla vita e accumulati durante un lungo periodo per
creare differenti generi di personaggi tipici.
Per creare con successo dei personaggi eroici, dobbiamo combinare il realismo
rivoluzionario con il romanticismo rivoluzionario, non il realismo critico con il
romanticismo borghese.
Gli scrittori delle forze armate devono considerare un compito glorioso la
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descrizione delle guerre rivoluzionarie, la propaganda delle idee del presidente
Mao sulla guerra popolare e la creazione di eroi delle guerre rivoluzionarie.
Quando scriviamo sulle guerre popolari, dobbiamo prima di tutto avere chiaramente
compreso la natura delle guerre: la nostra è giusta, quella del nemico è
ingiusta. Le nostre opere devono mostrare l’asprezza della nostra lotta e la
grandezza del nostro sacrificio, manifestando l’eroismo e l’ottimismo rivoluzionario.
Mentre descriviamo la crudeltà della guerra, non dobbiamo soffermarci sui
suoi orrori. Mentre descriviamo l’asprezza della lotta rivoluzionaria, non dobbiamo
spingere i dettagli delle sue sofferenze molto lontano. La crudeltà di una
guerra rivoluzionaria e l’eroismo rivoluzionario, la difficoltà della lotta rivoluzionaria
e l’ottimismo rivoluzionario sono unità degli opposti, ma noi dobbiamo
cogliere chiaramente l’aspetto principale della contraddizione: altrimenti, se noi
poniamo l’accento in maniera sbagliata, la tendenza del pacifismo borghese farà
la sua comparsa. Mentre descriviamo la guerra rivoluzionaria popolare, si tratti
all’inizio di una guerra partigiana completata da una guerra mobile o si tratti fin
dall’inizio di una guerra mobile, dobbiamo far risaltare correttamente il rapporto
tra le forze regolari, i partigiani e la milizia popolare, il rapporto tra le masse armate
e le masse non armate poste sotto la direzione del partito.
Non è cosa facile creare buoni esempi di letteratura e di arte proletaria.
Strategicamente dobbiamo disprezzare le difficoltà di questo compito, ma tatticamente
dobbiamo tenerle in seria considerazione. Creare una buona opera è un
lavoro arduo e i compagni che dirigono questo lavoro non devono mai adottare un
atteggiamento burocratico o disinvolto a questo riguardo, ma devono lavorare con
accanimento, dividendo le soddisfazioni e le difficoltà degli scrittori. Essi devono
quanto più è possibile lavorare con materiale di prima mano. Non devono temere
né l’insuccesso, né gli errori, ma riconoscerli e lasciare che i loro autori si correggano.
Essi devono basarsi sulle masse, ascoltare le loro opinioni e affidarsi a loro, passare
attraverso una pratica ripetuta per un lungo periodo onde migliorare continuamente
il loro lavoro e sforzarsi di integrare il contenuto politico rivoluzionario alla migliore
forma artistica possibile. Nel corso della pratica, essi devono fare in tempo utile il
bilancio della loro esperienza, impadronendosi gradualmente delle leggi delle
diverse forme d’arte. Altrimenti sarà loro impossibile creare buoni esempi.
Esistono numerosi temi storici e temi contemporanei rivoluzionari importanti,
i quali esigono che si proceda urgentemente alla loro descrizione in modo
sistematico e pianificato e che si formi, nel fare ciò, un nucleo di scrittori e di artisti
veramente proletari.
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