giovedì 16 giugno 2016

50° Anniversario dell GRCP - INNALZIAMO LA GRANDE BANDIERA ROSSA DEL PENSIERO DI MAO TSE-TUNG; PARTECIPIAMO ATTIVAMENTE ALLA GRANDE RIVOLUZIONE CULTURALE SOCIALISTA (18 aprile 1966) -- 7° e ultima parte


Utilizzare il pensiero di Mao Tse-tung per rieducare i quadri e riorganizzare gli scrittori e gli artisti

Per portare a fondo la Rivoluzione culturale socialista dobbiamo rieducare i quadri responsabili della letteratura e dell’arte e riorganizzare gli scrittori e gli artisti. Già nel periodo della lotta sui monti Chingkang sotto la direzione dello stesso presidente Mao e delle brillanti direttive della risoluzione della conferenza di Kutien14, l’Esercito rosso degli operai e dei contadini creò un distaccamento rosso di scrittori e di artisti. Durante la Guerra di resistenza contro il Giappone, avendo il nostro partito e il nostro esercito acquisito una più grande forza politica e militare, il nostro distaccamento di scrittori e di artisti fece anch’esso notevoli progressi. Nelle basi d’appoggio e nelle forze armate formammo un numero notevole di letterati e artisti rivoluzionari. In particolare dopo la pubblicazione dei Discorsi alla conferenza di Yenan sulla letteratura e l’arte essi si attennero a una linea giusta, s’integrarono agli operai, ai contadini, ai soldati e giocarono un ruolo attivo nella rivoluzione. Tuttavia dopo la Liberazione, quando entrammo nelle grandi città, alcuni non resistettero all’influenza deleteria delle idee borghesi e vi si avvicinarono. I letterati e gli artisti che in quel tempo si unirono alle forze armate portarono con sé l’influenza delle diverse idee borghesi sulla letteratura e l’arte. Un piccolo numero di essi non si trasformò mai e si attenne con ostinazione alla posizione borghese. La nostra arte e la nostra letteratura sono arte e letteratura proletarie, arte e letteratura del partito. Ciò che ci distingue prima di tutto dalle altre classi, è la nostra fedeltà allo spirito del partito proletario. Noi dobbiamo comprendere a fondo che i portavoce delle altre classi sono anch’essi fedeli al loro spirito di partito, che è fortemente radicato. Nei principi che reggono la nostra creazione artistica e letteraria come pure nella nostra linea organizzativa e nel nostro stile di lavoro, dobbiamo restare fedeli allo spirito del partito proletario e combattere la corruzione dovuta alle idee borghesi. Dobbiamo tracciare una linea di demarcazione netta tra le nostre idee e le idee borghesi; non dobbiamo tollerare alcuna coesistenza pacifica con esse. 267 I letterati e gli artisti delle nostre forze armate affrontano diversi problemi ma,per lo più, la questione è di acquisire una comprensione più profonda e di ricevere più indicazioni per accedere a un livello più elevato. Dobbiamo considerare le opere del presidente Mao come le nostre direttive più qualificate, studiare coscienziosamente e assimilare i suoi insegnamenti sulla letteratura e sull’arte ed essere particolarmente attenti nel metterle in pratica e nell’applicare in modo creativo quanto apprendiamo nel pensiero e nell’azione per arrivare a possedere veramente a fondo il pensiero di Mao Tse-tung. Dobbiamo applicare le direttive del presidente Mao e “andare per un lungo periodo, senza riserve e spassionatamente, tra le masse degli operai, dei contadini e dei soldati, nel crogiuolo della lotta, alla sorgente unica e prodigiosamente ampia e ricca”, dobbiamo fonderci con gli operai, con i contadini e con i soldati, trasformare il nostro pensiero, elevare il livello della nostra coscienza politica e servire con passione i popoli dell’intera Cina e del mondo, senza nessuna velleità di acquisire fama o profitti, né avere paura della durezza dello sforzo o della morte. Studiare le opere del presidente Mao, lavorare per la rivoluzione e trasformare il nostro pensiero deve costituire il compito di tutta la nostra vita. Soltanto così possiamo mettere in pratica le direttive del compagno Lin Piao: essere pronti a uscire vittoriosi da qualsiasi dura prova nel nostro pensiero, nella nostra vita e nelle nostre attività professionali. Soltanto così il nostro lavoro letterario e artistico serve meglio gli operai, i contadini e i soldati, serve meglio il socialismo e aiuta a consolidare e a elevare la capacità combattiva delle nostre forze armate. Un nuovo successo della grande Rivoluzione culturale socialista si profila e prende ora la forma di un movimento di massa. Questa grande corrente rivoluzionaria spazzerà via i rifiuti di tutte le vecchie idee borghesi sulla letteratura e sull’arte, inaugurerà una nuova era nell’arte e nella letteratura socialiste proletarie. In questa eccellente situazione rivoluzionaria, dobbiamo essere fieri di essere completamente rivoluzionari. La nostra rivoluzione socialista è una rivoluzione per eliminare tutte le classi sfruttatrici e tutti i sistemi di sfruttamento, per estirpare tutte le idee delle classi sfruttatrici, nocive al popolo. Dobbiamo avere piena fiducia e coraggio per iniziare quello che non è mai stato tentato prima. Dobbiamo elevare ancora più in alto il grande vessillo rosso del pensiero di Mao Tse-tung e, sotto la guida del Comitato centrale del partito, del presidente Mao e della Commissione militare del Comitato centrale del partito, dobbiamo partecipare attivamente alla Rivoluzione culturale socialista, portarla inflessibilmente a termine; dobbiamo sforzarci di creare una letteratura e un’arte socialiste nuove, degne del nostro grande paese, del nostro grande partito, del nostro grande popolo, del nostro grande esercito.

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