Di seguito il comunicato del C.A.S.
Oggi 3 Marzo noi,
studenti e studentesse di Bologna, abbiamo deciso di occupare l’Ufficio
Scolastico Regionale per contestare ancora una volta la ricorrente
somministrazione delle prove invalsi, per conseguenze della Buona Scuola come
alternanza scuola-lavoro, comitati di valutazione e i presidi sceriffi. Le
uniche risposte che hanno saputo darci sono state parole vuote e uno scarico
continuo di responsabilità senza proposte di soluzioni!
Per la distribuzione e la realizzazione delle invalsi
vengono spesi milioni di euro che potrebbero essere destinati a questioni più
urgenti nell’ambito scolastico. Inoltre non sono altro che una limitazione per
lo studente, che viene classificato con domande a crocette anche sulla sua
famiglia, che oggettivamente non servono a nulla per capire che livello ha
raggiunto nella sua istruzione. Sono prove che non fanno altro che classificare
le scuole in istituti di serie “A” ed istituti di serie “B” dando dei
finanziamenti a delle scuole che non ne hanno bisogno perché già ad un buon
livello, negandoli a scuole a cui servirebbero per crescere nella formazione
didattica.
L’anno scorso, nel giorno delle prove c’è stato un
assenteismo di massa nella maggior parte delle scuole italiane, mostrando il
dissenso non solo da parte degli studenti delle scuole superiori ma anche dai
genitori di bambini delle elementari e medie. Per questo oggi abbiamo fatto
questa azione, per dimostrare che siamo contro a questo modello di scuola
azienda, che tramite l’alternanza scuola-lavoro ci fa uscire dai nostri
istituti con una formazione povera e che porta solo ad etichettare gli studenti
e a classificare le scuole! Ci fanno perdere 200 ore di scuola per andare a
fare degli stage, non pagati, piuttosto che continuare ad apprendere reali
saperi che ci possono essere più utili durante la nostra carriera scolastica e
nella nostra vita. Con questi stage siamo ridotti a manodopera gratuita,
eseguendo lavori che non c’entrano niente con l’indirizzo della scuola che
frequentiamo. È l’ennesimo tentativo di trasformare la scuola in un azienda e
privare gli studenti dei propri diritti.
Noi non ci stiamo a tutto questo, crediamo che uno studente
possa essere libero di andare a scuola senza essere obbligato a lavorare e che
non debba essere etichettato da inutili prove ministeriali!
Inoltre in seguito a questa iniziativa vogliamo lanciare
un’assemblea studentesca mercoledì 16 marzo alle Laura bassi per continuare a
parlare di questi problemi che viviamo ogni giorno a scuola e continuare a
organizzare mobilitazione!
Collettivo Autonomo Studentesco Bologna
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