domenica 6 marzo 2016

Gli studenti di Bologna occupano l'ufficio scolastico regionale contro la "buona scuola" di Renzi, contro lo sfruttamento dell'alternanza scuola-lavoro, e cioè manodopera a costo zero per i padroni!


Di seguito il comunicato del C.A.S.

Oggi 3 Marzo noi, studenti e studentesse di Bologna, abbiamo deciso di occupare l’Ufficio Scolastico Regionale per contestare ancora una volta la ricorrente somministrazione delle prove invalsi, per conseguenze della Buona Scuola come alternanza scuola-lavoro, comitati di valutazione e i presidi sceriffi. Le uniche risposte che hanno saputo darci sono state parole vuote e uno scarico continuo di responsabilità senza proposte di soluzioni!

Per la distribuzione e la realizzazione delle invalsi vengono spesi milioni di euro che potrebbero essere destinati a questioni più urgenti nell’ambito scolastico. Inoltre non sono altro che una limitazione per lo studente, che viene classificato con domande a crocette anche sulla sua famiglia, che oggettivamente non servono a nulla per capire che livello ha raggiunto nella sua istruzione. Sono prove che non fanno altro che classificare le scuole in istituti di serie “A” ed istituti di serie “B” dando dei finanziamenti a delle scuole che non ne hanno bisogno perché già ad un buon livello, negandoli a scuole a cui servirebbero per crescere nella formazione didattica.

L’anno scorso, nel giorno delle prove c’è stato un assenteismo di massa nella maggior parte delle scuole italiane, mostrando il dissenso non solo da parte degli studenti delle scuole superiori ma anche dai genitori di bambini delle elementari e medie. Per questo oggi abbiamo fatto questa azione, per dimostrare che siamo contro a questo modello di scuola azienda, che tramite l’alternanza scuola-lavoro ci fa uscire dai nostri istituti con una formazione povera e che porta solo ad etichettare gli studenti e a classificare le scuole! Ci fanno perdere 200 ore di scuola per andare a fare degli stage, non pagati, piuttosto che continuare ad apprendere reali saperi che ci possono essere più utili durante la nostra carriera scolastica e nella nostra vita. Con questi stage siamo ridotti a manodopera gratuita, eseguendo lavori che non c’entrano niente con l’indirizzo della scuola che frequentiamo. È l’ennesimo tentativo di trasformare la scuola in un azienda e privare gli studenti dei propri diritti.

Noi non ci stiamo a tutto questo, crediamo che uno studente possa essere libero di andare a scuola senza essere obbligato a lavorare e che non debba essere etichettato da inutili prove ministeriali!

Inoltre in seguito a questa iniziativa vogliamo lanciare un’assemblea studentesca mercoledì 16 marzo alle Laura bassi per continuare a parlare di questi problemi che viviamo ogni giorno a scuola e continuare a organizzare mobilitazione!

Collettivo Autonomo Studentesco Bologna

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