La domenica delle Palme a Cosenza diventa una domenica di
“passione” costellata da due colori: il rosso e il nero. I movimenti cittadini
e un gruppo di esponenti di CasaPound provenienti da Lamezia Terme sono venuti
a contatto questa mattina nei pressi di piazza XI Settembre. CasaPound avrebbe
voluto allestire un banchetto nel centro città; gli attivisti delle realtà
cosentine hanno visto in questa scelta una vera e propria provocazione. “Con i
loro slogan di morte, i saluti romani e le provocazioni contro i tantissimi
migranti che in questi giorni passano per la nostra città, volevano rovinare il
meraviglioso clima di accoglienza che regna nella fiera di San Giuseppe”, è
scritto in una nota del Centro sociale Rialzo.
Durante i tafferugli, un attivista è scivolato e si è
procurato una lesione alla mascella medicata dai
medici del pronto soccorso dell’ospedale Annunziata.
“Conosciamo bene il vero volto del signor Gianturco e del
fantomatico movimento “Sovranità”. Sappiamo bene che cosa rappresenti il gruppo
politico di cui è leader a Lamezia: CasaPound. – continua la nota – Si ergono a
difensori degli ospedali pubblici, ma sono i diretti continuatori dei
responsabili dei campi di concentramento dove milioni di esseri umani furono
ridotti a cavie; sostengono di voler tutelare gli interessi degli italiani ma
loro gli italiani li hanno mandati al macello nella guerra di sterminio, 70
anni fa. In una parola: sono fascisti! E in quanto tali, al di là di ogni
possibile camuffamento, rimangono i principali nemici della democrazia e della
dignità umana. Diverse volte, negli ultimi anni, abbiamo visto questi
personaggi tentare di sfilare impunemente nella nostra città, approfittando
dell’ignoranza e della mancanza di memoria che purtroppo attanagliano il nostro
tempo. Cosenza li ha sempre respinti. Negli ultimi mesi, questi soggetti si
sono resi protagonisti di aggressioni ai danni di migranti e studenti, piccole
e grandi provocazioni contro le associazioni che tra Cosenza e il resto
dell’area urbana si battono per i diritti sociali e a difesa dell’ambiente”.
“Gianturco – ha concluso il Centro sociale Rialzo – ha
approfittato del malcontento diffuso che regna in territori come quello
lamentino. Così è riuscito a passare inosservato, ha ottenuto il consenso di
molte persone disperate e addirittura il riconoscimento di soggetti
istituzionali che, oggi come 70 anni fa, fingono di ignorare la pericolosità
dei movimenti xenofobi e apertamente razzisti. Oggi si è presentato a Cosenza
con la macchina del comune di Lamezia Terme, pagata a spese dei contribuenti,
scortato dal solito manipolo di picchiatori che però le hanno prese e le
prenderanno sempre nella città dei Bruzi. I fascisti di “Sovranità”, alleati di
Salvini e della sua campagna di odio contro i più deboli, cercano di diffondere
anche qui le solite parole d’ordine populistiche. A Cosenza troveranno sempre
un muro. Le organizzazioni neofasciste e neonaziste non passeranno. Le
bloccheremo con ogni mezzo necessario”.
Nessun commento:
Posta un commento