sabato 10 gennaio 2009

BASTA CON LA REPRESSIONE

Oggi 2/2 siamo qui per manifestare la nostra solidarietà militante ai 13 compagni della “rete del sud ribelle” colpiti dalla repressione dello Stato borghese. È sempre più chiaro che ciò che la casta politica esalta come democrazia sia invece un moderno fascismo che avanza utilizzando sistematicamente la repressione e lo stato di polizia, non importa se ci sia al potere il centro-destra o il centro-“sinistra”, la classe dominante è sempre la stessa: la borghesia. Chiunque voglia lottare fino in fondo per i propri diritti viene tacciato di essere terrorista, un devastatore o un saccheggiatore. Quando invece il vero terrorista è lo Stato che per mezzo dei suoi servi entra nelle nostre case con lo scopo di intimidirci.
Lo Stato è devastatore e saccheggiatore sociale, per difendere il profitto dei padroni reprime i lavoratori che si ribellano contro le condizioni di lavoro ben oltre i limiti della sicurezza e lo sfruttamento, reprime i giovani che non vogliono avere un destino di precarietà, affianca la Chiesa Cattolica nella crociata contro le donne attaccando il diritto d’aborto. I veri terroristi sono i padroni che licenziano i lavoratori più combattivi. Questa casta politica non è in grado e non vuole risolvere i problemi sociali non ultimo quello dello smaltimento dei rifiuti in Campania dove ancora una volta l’unica risposta che arriva dalle istruzione è quella del manganello contro la popolazione che protesta. Le giornate di Napoli e Genova 2001 hanno dimostrato che in Italia esiste un largo fronte di opposizione a questo sistema basato sullo sfruttamento composto da giovani,proletari,donne e lavoratori che quando si uniscono e si organizzano per lottare fanno paura al sistema che subito è pronto a reprimere. Infatti in un brevissimo arco di tempo, mentre mafiosi e parassiti affollano le aule parlamentari, sono state elargite pesantissime condanne contro compagni in tutta Italia: 7 anni a chi manifestava a Firenze contro la guerra dei Balcani, più di cento anni a chi manifestava a Genova contro il G8. Quella ad opera del pm Fiordalisi è l’ultima di tutte queste montature giudiziarie terminate con condanne, ma ricordiamo che tutt’ora ci sono processi in corso contro i compagni che lottano, uno tra tutti quello nei confronti dei compagni dello “slai cobas per il sindacato di classe” accusati anch’essi di essere terroristi per essere quotidianamente a fianco dei lavoratori che lottano.

La nostra unica risposta all’ondata repressiva può essere solo quella di intensificare,unire e organizzare tutti i fronti di lotta contro il nemico comune.


L’unica alternativa a questo stato di barbarie e di sfruttamento è il governo operaio e delle masse popolari.


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