Clamoroso flop della “marcetta su Roma” organizzata da
Casapound, tollerata e protetta da governo e polizia.
Nonostante le dichiarazioni propagandistiche (“siamo
10.000”), hanno radunato in tutta Italia poco più di un migliaio di teste
approssimativamente rasate.
Ma gli è andata male anche come accoglienza, nonostante una
quantità spropositata di polizuitti schierati a loro difesa, persino con truppe
a cavallo (basta guardare le foto, non è difficile vedere la differenza con le
nostre manifestazioni).
Mentre sfilavano in via Merulana (era stata loro vietata
Piazza Vittorio, cuore multietnico di Roma) si sono presi alcune uova cadute da
un palazzo. Poco più di uno sberleffo, ma comunque un segno di sgradimento
esplicito.
In piazza dell’Esquilino, invece, si erano dati appuntamento
gli antifascisti, a partire dall’Anpi e da numerose organizzazioni della
sinistra e del movimento romani. Una partigiana ha intonato “Fischia il vento”
a pugno alzato, trascinando tutta la piazza, ferma in presidio, ma ben più
nutrita della sfilatina scortata dei fascisti che passava a qualche centinaio
di metri di lì.
Dalle parti della stazione Termini, invece, in via Bixio,
un’auto – un “Ncc”, ma con fascisti a bordo – è stata fatta oggetto di qualche
pietra, un segnale stradale divelto e colpi di casco, riportando seri danni
alla vetreria. L’autista, nel tentativo di frenare la dura critica dei sassi,
ha provato a dire che si trattava di “turisti tedeschi”. E invece erano i membri
della band nazi-rock che avrebbe dovuto intrattenere i “rapati” alla fine del
corteo.
In piazza Esquilino, intanto, venivano esposti due grandi
striscioni: “Contro ogni fascismo, io non dimentico”, in ricordo di Renato
Biagetti (ucciso a Focene dai fascisti esattamente dieci anni fa) “Roma Libera,
no ai fascisti vecchi e nuovi”. Più fantasiosi ed espliciti i cartelli:
“Derattizziamo Roma”, “Unici stranieri, gli sbirri nei quartieri”, “Roma
meticcia antifascista, necessaria””Casapound not welcome”.
Poi ci si è mossi in corteo fino a piazzale Tiburtino, dove
la manifestazione si è conclusa; ma non senza far circolare il consiglio di
muoversi in grandi gruppi verso le fermate della metropolitana e degli altri
mezzi pubblici.
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