Ieri a Palermo c'è stata la prima manifestazione studentesca per far sentire il no degli studenti al governo Renzi, la manifestazione è stata organizzata dagli studenti medi.
Diversi sono gli istituti scesi in piazza, per un totale di
circa un migliaio di studenti. Il concentramento è stato a piazza Verdi alle
ore 9, dove è stato allestito un banchetto da parte nostra con dei libri e
opuscoli (anche se con qualche difficoltà per il forte vento), in attesta che
cominciasse il corteo, qualche studente si è avvicinato ai libri chiedendo informazioni e interessandosi.
Partito il corteo gli studenti hanno iniziato a fare slogan contro il governo Renzi mostrando tutto il loro dissenso alla "buona scuola" e alcuni istituti come il Cannizzaro e il Garibaldi hanno anche urlato: Contro la scuola dei padroni, Tutto è subito!
Noi abbiamo fatto un intervento con volantino che riportava
un articolo sulla commemorazione ipocrita del governo Renzi, sulle vittime dei
naufragi subiti di migranti che cercano di arrivare nelle nostre coste. Rivolto,
dice il governo Renzi, alle nuove generazioni. Quando in realtà è proprio
quest'ultimo che finanzia e contribuisce alle guerre imperialiste che provocano
questi morti nel mare.
E' stata portata in piazza durante la manifestazione anche
la locandina di Red Block contro la "buona scuola" di Renzi. In fine
il corteo proseguendo verso Via Dante ha accesso qualche fumogeno, entrando in
Via XX settembre per poi fermarsi nella sede provinciale di confindustria, dove
c'è stato un lancio di uova e vernice rossa, protestando contro ogni forma di
sfruttamento.
Il collettivo Garibaldi ha proseguito verso il proprio
istituto per incitare i propri compagni di scuola a manifestare contro un
modello di scuola sempre più al servizio dei padroni, urlando con il megafono
slogan contro la "buona scuola" e l'alternanza scuola-lavoro.
Durante il corteo abbiamo discusso con gli istituti:
Cannizzaro, Einstein e Garibaldi, di unirci come gioventù rivoluzionaria per
creare un blocco rosso nei futuri cortei. Argomento trattato sul colore della
bandiera che deve stare in piazza, per dire che è il rosso del proletariato che
ci rappresenta e per combattere il qualunquismo che gira intorno ad alcuni
istituti.
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