domenica 18 settembre 2016

La scuola è iniziata e noi diamo il benvenuto agli studenti per un nuovo anno di lotta! Ribellarsi è giusto!

Ecco che ha inizio il nuovo anno scolastico, ma gli studenti si preparano per un anno di fuoco contro il modello borghese di scuola e cioè la "buona scuola" di Renzi. Messa sempre più al servizio del capitale per formare la nuova forza lavoro, pronta ad entrare in fabbrica per il profitto dei padroni. Ma come vediamo il profitto dei padroni oltre che sfruttare la classe operaia la uccide, ultimo esempio la morte dell'operaio egiziano Abd Esselem a Piacenza, ucciso dai padroni delle logistiche.
Oltre al fatto che nelle scuole di questo sistema niente funziona, dallo studio ai servizi e alla sicurezza, scuole che con un soffio crollano, perché il governo impegnato ad utilizzare i soldi per la guerra e i loro interessi di classe, regalando molti soldi ai padroni. Scuole che non garantiscono come possiamo vedere l'assistenza ai disabili, ma la rendono attiva solo le lotte degli assistenti che non possono fermarsi per garantire la continuazione delle proroghe.
Cosa c'è da prendere da questo tipo di scuola?
Nel suo insieme proprio niente, e per questo gli studenti quest'anno più di altri anni sono chiamati a scatenare tutta la loro rabbia verso questo modello di scuola che come detto in precedenza è al servizio di una determinata classe e cioè quella borghese.


A Palermo gli studenti medi hanno aperto l'anno scolastico attaccando nella città degli striscioni per dire che un nuovo anno di lotta si apre, contro la "buona scuola" di Renzi.




Quindi siamo stanchi di coloro che dicono che puoi cambiare il sistema semplicemente con l'arte, la cultura e la legalità. Tutte cose studiate ad hoc per spostare l'attenzione da un'altra parte, quando invece coloro che ci parlano (il governo) di legalità fanno parte della criminalità organizzata, vedi mafia capitale.
La cultura deve essere proletaria, e non dei padroni, e quindi bisogna condurre una vera rivoluzione all'interno delle scuole. Perché come ci insegna la grande rivoluzione culturale proletaria, non esiste l'arte al servizio dell'arte, perché essa rappresenta sempre una determinata classe e linea politica.

 Citazione di Mao sull'argomento:

Nel mondo contemporaneo tutta la cultura, tutta la letteratura e l'arte appartengono a determinate classi e si riferiscono a determinate linee politiche. L'arte per l'arte, l'arte al di sopra delle classi, l'arte al di fuori della politica o indipendentemente da essa, nella realtà non esiste. La letteratura e l'arte proletarie sono parte dell'intera causa rivoluzionaria del proletariato; come ha detto Lenin, sono <<una piccola ruota e una piccola vite>> dell'intero meccanismo rivoluzionario

<<Discorsi pronunciati alla Conferenza di Yenan sulla letteratura e l'arte>> (maggio 1942), Opere scelte, vol. III.


Auguriamo agli studenti un anno di prosperosa lotta all'interno e fuori le scuole contro un modello di scuola sempre più al servizio dei padroni.

Ribellarsi è giusto!                               Red Block









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