Siamo stanchi e incazzati.
Stanchi di piangere le vittime degli incendi d'estate e delle alluvioni
d'autunno. Stanchi di osservare famiglie distrutte e decine di anni di lavoro
spazzati via da tragedie che continuano a esserci presentate come
"inevitabili" e che invece non lo sono.
Siamo incazzati proprio perché questo disastro poteva e doveva essere evitato.
Perché poco più di un mese fa l’Ordine dei Geologi aveva lanciato l’allarme:
"306 comuni dell’isola, cioè l’81% del totale, sono a elevato rischio idrogeologico"
e niente è stato fatto.
Siamo incazzati perché lo Stato italiano è sempre presente in Sardegna per
potenziare le infrastrutture carcerarie e militari e non interviene mai in
tutela del territorio e della gente (ricordiamo i canadair assenti quest'estate).
E queste sono le conseguenze!
Siamo incazzati perché oggi come ieri i politicanti di turno verranno a versare
lacrime piene di ipocrisia raccontandoci che è stata una "catastrofe
naturale" inevitabile come il terremoto a L'Aquila, una "fatalità"
come per i migranti annegati a largo di Lampedusa.
Ma noi sappiamo che questa, come quelle precedenti, sono le solite bugie di chi
ha le mani sporche del sangue delle vittime di quella che noi definiamo senza
paura l'ennesima STRAGE DI STATO.
Se fossero state prese le precauzioni che il presidente regionale dell'Ordine
dei Geologi Davide Boneddu aveva definito "prioritarie", oggi non
saremmo qui a contare i morti a decine!
Siamo stanchi e incazzati.
E per questo vogliamo lanciare un messaggio:
il 22 Novembre, data di sollevazione generale sarda, scendiamo in piazza anche
per loro, per le vittime dell'alluvione.
Esistono dei responsabili. Persone con nome e cognome che siedono in Consiglio
Regionale, che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della gente e che invece
preferiscono continuare a promuovere nuova cementificazione, nuova devastazione
del territorio, nuove basi per nuove "catastrofi".
Il 22 Novembre scendiamo in piazza per gridare a questa gente tutta la nostra
rabbia e tutto il nostro desiderio di giustizia e vendetta contro un sistema
politico ed economico che è il solo, vero, grande responsabile della strage
provocata dall'alluvione.
22 Novembre - Sollevazione Regionale a Cagliari
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