martedì 19 novembre 2013

COMUNICATO DEL COLLETTIVO AUTONOMO STUDENTESCO CASTEDDU SULLA STRAGE DI STATO IN SARDEGNA

Siamo stanchi e incazzati.
Stanchi di piangere le vittime degli incendi d'estate e delle alluvioni d'autunno. Stanchi di osservare famiglie distrutte e decine di anni di lavoro spazzati via da tragedie che continuano a esserci presentate come "inevitabili" e che invece non lo sono.

Siamo incazzati proprio perché questo disastro poteva e doveva essere evitato. Perché poco più di un mese fa l’Ordine dei Geologi aveva lanciato l’allarme: "306 comuni dell’isola, cioè l’81% del totale, sono a elevato rischio idrogeologico" e niente è stato fatto.
Siamo incazzati perché lo Stato italiano è sempre presente in Sardegna per potenziare le infrastrutture carcerarie e militari e non interviene mai in tutela del territorio e della gente (ricordiamo i canadair assenti quest'estate). E queste sono le conseguenze!

Siamo incazzati perché oggi come ieri i politicanti di turno verranno a versare lacrime piene di ipocrisia raccontandoci che è stata una "catastrofe naturale" inevitabile come il terremoto a L'Aquila, una "fatalità" come per i migranti annegati a largo di Lampedusa.

Ma noi sappiamo che questa, come quelle precedenti, sono le solite bugie di chi ha le mani sporche del sangue delle vittime di quella che noi definiamo senza paura l'ennesima STRAGE DI STATO.

Se fossero state prese le precauzioni che il presidente regionale dell'Ordine dei Geologi Davide Boneddu aveva definito "prioritarie", oggi non saremmo qui a contare i morti a decine!

Siamo stanchi e incazzati.
E per questo vogliamo lanciare un messaggio:
il 22 Novembre, data di sollevazione generale sarda, scendiamo in piazza anche per loro, per le vittime dell'alluvione.
Esistono dei responsabili. Persone con nome e cognome che siedono in Consiglio Regionale, che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della gente e che invece preferiscono continuare a promuovere nuova cementificazione, nuova devastazione del territorio, nuove basi per nuove "catastrofi".

Il 22 Novembre scendiamo in piazza per gridare a questa gente tutta la nostra rabbia e tutto il nostro desiderio di giustizia e vendetta contro un sistema politico ed economico che è il solo, vero, grande responsabile della strage provocata dall'alluvione.

22 Novembre - Sollevazione Regionale a Cagliari

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