venerdì 24 dicembre 2010

Prendiamo le distanze da chi prende le distanze! Sui fatti del 22 Dicembre a Palermo


Lo scorso 22 dicembre Palermo ha visto una nuova grande giornata di mobilitazione in cui migliaia di studenti sono tornati di nuovo in piazza contro la riforma Gelmini e il governo Berlusconi.
Dopo il grande assalto dei palazzi del potere a Roma dello scorso 14 dicembre, gli studenti palermitani hanno tenuta alta la bandiera del movimento, assaltando il palazzo della regione siciliana che alla stregua del parlamento nazionale è dimora di mafiosi e parassiti.
Nel pomeriggio un secondo corteo ha bloccato la vita economica della città paralizzando il centro storico e colpendo simbolicamente con vernice e spray banche e grossi esercizi commerciali come la Rinascente.
Smentiamo categoricamente la versione dei principali quotidiani che hanno parlato di “corteo di violenti la mattina” e di “corteo pacifico di pomeriggio” come scritto da Repubblica, non ci sono ne buoni ne cattivi, il movimento studentesco è unico e attua pratiche condivise. In questo senso sono giuste e rivendichiamo tutte le pratiche e le azioni di questo movimento, dall’assalto alla sede regionale, ai cassonetti ribaltati in questi giorni, ai blocchi selvaggi della città e dei suoi centri nevralgici, agli attacchi simbolici a banche, Mondadori, Rinascente ecc.ecc.
Tutto questo è stato messo in atto dal movimento studentesco che nonostante le sue molteplici anime si è trovato d’accordo su queste pratiche radicali.
Tutto ciò è stato possibile perché dal movimento dell’onda del 2008 il movimento attuale ha imparato dagli errori ed è cresciuto, ha imparato a tenere fuori i partiti e i sindacati istituzionali (leggi di regime) anche di falsa sinistra come PD e CGIL ma non solo.
In questo senso provocano un forte senso di sdegno le dichiarazioni di individui squallidi, come le organizzazioni di cui fanno parte, che vistosi relegati in un angolo dagli studenti adesso tentano di risalire alla ribalta complice la stampa compiacente.
Le dichiarazioni di mdu-udu-giovani pd-cgil-sel-unipablock che condannano gli scontri avvenuti la mattina del 22 dicembre davanti la sede regionale siciliana e il lancio di oggetti contro la questura di Palermo additando un piccolo gruppo di “violenti e facinorosi” sono semplicemente vergognose, "E' veramente triste e sconfortante assistere alla mortificazione del movimento operata da frange estremiste che poco hanno a che vedere con la popolazione studentesca", afferma Giovanni Pagano, segretario dei Giovani Democratici di Palermo. Quando mai i Giovani Democratici di Palermo hanno fatto parte del movimento? Si vedono nelle facoltà solo nei periodi elettorali…

Queste dichiarazioni non solo sono vergognose, ma sono anche in linea con quelle del Ministro dell’Interno Maroni e con il governo in generale.
Un governo che difende i mafiosi e i vari dell’Utri, non può permettersi di parlare di “avamposti della lotta alla mafia” riferendosi alla questura.
I veri avamposti della lotta alla mafia sono i movimenti sociali che praticano l’antimafia sociale quotidianamente, non i luoghi del potere che arrestano e allo stesso tempo sono collusi. La lotta contro la mafia è indivisibile dalla lotta contro lo stato, la stessa questura che qualche mese fa ci ha mandato contro decine di sbirri in divisa e in borghese, arrestandoci per un semplice volantinaggio antifascista. La stessa questura che manda i suoi servi a reprimere le proteste sociali in città merita questo e altro ancora.

Gli estranei all’interno del movimento sono proprio i partiti di falsa sinistra come pd e sel che vorrebbero egemonizzare per i propri sporchi fini il movimento, i parassiti politici che quando al potere c’è il centro destra giocano a fare l’opposizione per fini elettorali e quando sale al potere il centro-“sinistra” che mette in atto le stesse politiche anti-popolari del centro-destra difendono l’operato del loro governo.
Estremisti? No, semplicemente non dimentichiamo. Non dimentichiamo i governi D’Alema e Prodi, non dimentichiamo la legge Treu che ha introdotto la precarietà nel nostro paese, non dimentichiamo i ministri dell’istruzione Berlinguer e Fioroni, non dimentichiamo le bombe sulla ex-Yugoslavia ecc ecc.
E lo sciopero generale che paventava la CGIL a Roma il 16 ottobre dopo che la piazza lo richiedeva a gran voce interrompendo più volte l’intervento del suo segretario Epifani? L’attuale segretario del sindacato più grande in Italia, la Camusso, ha dichiarato proprio il 22 che “secondo la CGIL attualmente non ci sono le condizioni per proclamarlo”!!! Di quanti altri disoccupati, cassaintegrati e precari la signora Camusso ha bisogno ancora perché ci siano “le condizioni” per proclamare uno sciopero generale?
Per tutto ciò dovrebbe essere chiaro come mdu, e udu ( i giovani della cgil) e i giovani del pd insieme alle loro organizzazioni madri siano nemici ed estranei al movimento, invitiamo gli studenti a prendere le distanze da questi loschi figuri! Che si facciano le loro carriere politiche e le loro scalate sociali lontani dal movimento studentesco.
Ma purtroppo non finisce qui…
In queste settimane di mobilitazione ne abbiamo viste veramente di tutti i “colori”: i giovani del PDL, il partito della Gelmini, che raccattando altri neofascisti si riciclano “in studenti in movimento” facendo finta di protestare contro la riforma del loro governo e prendendo in giro pochi studenti a parte ancor meno idioti che ci credono veramente. Abbiamo visto la “sinistra” di palazzo che dopo essere stata giustamente esclusa dal movimento, criminalizza e prende le distanze dal movimento.
Fin qui niente di nuovo, fascisti e riformisti sono sempre stati funzionali al potere e alla classe dominante.
Come se non bastasse anche chi sembrerebbe più interno al movimento, mercoledi 22 a Palermo si è messo contro le pratiche degli studenti scesi in piazza il pomeriggio, alcuni delegati e militanti della Confederazione Cobas hanno infatti strillato istericamente contro gli studenti che giustamente imbrattavano vetrine di banche e Rinascente. Cosa ancor più grave la dichiarazione a mezzo stampa della delegata del Cobas Confederazione Rina Ansaldi che farfuglia di partiti politici che dovrebbero essere più vicini alle richieste dei giovani ( ma quali? Gli stessi che ci fanno subire le loro politiche, che “prendono le distanze” e che ci condannano?) e ancora una volta ennesima dichiarazione di presa di distanze dagli “altri” studenti della mattina.
Un consiglio per tutti questi soggetti politico-sindacali più o meno istituzionali, la prossima volta statevi a casa!

Ormai gli studenti non si fanno strumentalizzare come nel 2008!
La riforma è legge, la lotta continua contro questo governo!
Sciopero generale dal basso!

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